Il primo fake te lo fai quasi sempre per gioco, per scherzo, o magari soltanto per lasciare un commento che non hai il coraggio di firmare con il tuo vero nick name.
Il secondo fake te lo fai per vendetta, perché qualcuno ti ha rovinato una media, perché ti sta antipatico o perché, tutto sommato, un po’ se lo merita. E poi che male c’è? Lo fanno tutti!
Il terzo fake te lo fai perché sei annoiato, ed è divertente andare in giro a fare un po’ di casino. Certo, poco alla volta, tutto diventa più complicato tra password, account e il rischio di farsi beccare.
Ma, in fondo, è solo un gioco… e tu puoi smettere quando vuoi, no?
Non passa molto tempo, e ti connetti senza sapere chi sei veramente. Non ti ricordi più con quale delle tue molteplici personalità fai il simpatico, con quale lasci solo insulti alla mamma, con quale ti masturbi, con quale perseguiti i metallari, con quale…
L’unica cosa che sai veramente è che desideri un po’ di tranquillità, un po’ di quella quotidianità calda e sicura di cui conservi solo il rimpianto. Inizi a sentirti come quelle grandi star che vorrebbero tanto tornare all’anonimato: andare al supermercato, entrare in un bar senza essere guardato da tutti... fare la cacca senza correre il rischio di essere scoperto, smascherato, sputtanato ed esposto al pubblico ludibrio.
Ma sai che ormai è troppo tardi. Chi ha mai visto Jimmy Page alla Lidl?!
Allora ti senti stanco, stanco di tutto.
Stanco degli scherzetti degli editors, dei loro dispetti, stanco di vivere pericolosamente, col rischio di essere bannato ogni giorno per colpa di qualche frignone, stanco di litigare con Pinco, Pallino, Qui, Quo, Qua, Pippo, Pluto e Paperino, la Banda Bassotti, Paperinik, Cattivik e Diabolik, Andreotti, Andrea Sperelli, quello cicciotto dei Neri per Caso, Antonella Clerici, le poppe di Antonella Clerici, i Finley, gli ZZ Top, Robert Johnson, Ben Johnson, Patty Pravo, Jimmy Page in coda alla cassa alla Lidl, quella di "Antò fa caldo", (catto)comunisti, (catto)fascisti, (catto)anarchici, i CCCP, i CSI, i PGR, CGIL, CISL e UIL, la settimana enigmistica, Saw l'enigmista, le bambine di Shining, Danny, Danny Lloyd, i Pink Floyd, Frank Zappa, e tutti quelli che ti vengono in mente che abbiano almeno respirato tre volte nella loro vita...
Ormai è certo: ogni fake aspira a fuggire dal suo ruolo di colonna di DeBaser per vivere in piena tranquillità.
Perché DeBaser è cattivo, i nani sono crudeli, gli editors sono stronzi. E quelli che non ho nominato sono pure peggio.
di più
- Bèl (00)
- Brü (00)
-
(00)
-
(00)