"Patriots è un condensato di synth pop di livello altissimo."

 "La mitica 'Prospettiva Nevski' continua ad essere un capolavoro immane, musicalmente trattenuta e poi esplosiva."

La recensione celebra 'Patriots' come uno dei migliori album di Franco Battiato, sottolineando il perfetto equilibrio tra synth pop e riferimenti culturali. L'autore apprezza particolarmente i brani meno celebri della facciata B, evidenziando il lirismo e la profondità delle citazioni. 'Patriots' emerge come un lavoro chiave nella carriera di Battiato, capace di unire sperimentazione e pop senza cadere nella banalità. Solo 'Venezia-Istanbul' risulta meno convincente secondo il recensore. Ascolta 'Patriots' e scopri il genio musicale di Battiato oggi stesso!

 Corey parla tanto con il pubblico, bacia la bandiera italiana… ricorda che non ha mai dato per scontato il nostro affetto e ogni singolo applauso ricevuto.

 Dietro un grande uomo c’è sempre una grande donna, si dice. In questo caso, la grandezza viaggia parallela.

Il concerto di Corey Taylor all'Alcatraz di Milano ha superato le difficoltà organizzative e di salute precedenti, regalando una serata intensa e coinvolgente. Tra momenti di grande energia e altri più intimi, Taylor ha dimostrato la sua forza artistica e personale. La scaletta varia spazia dal suo progetto solista ai successi di Slipknot e Stone Sour, con il pubblico in festa e partecipe. Nonostante qualche piccolo inciampo, l'atmosfera è stata calorosa, con un artista autentico e grato verso i propri fan. Non perdere l'occasione di vivere l'energia unica di Corey Taylor dal vivo, scopri il tour e i prossimi appuntamenti!

 L’album è uno dei più belli della musica italiana, forse più del live in USA, perché è un album che li contiene tutti.

 Una notte, mentre rientravamo a Milano dopo una serata a Torino, stavo guidando il nostro furgone e mi concentrai su una melodia che avevo in mente.

La recensione celebra 'Storia di un minuto', il primo album della Premiata Forneria Marconi, come un capolavoro del rock progressivo italiano. L'album si distingue per la varietà di atmosfere, i cambi di ritmo e l'influenza del prog inglese, ma con uno stile unico. Viene sottolineato il legame con la scena musicale italiana degli inizi anni '70, e il ruolo fondamentale dell'etichetta Numero Uno. Alcuni brani come 'Impressioni di settembre' e 'La carrozza di Hans' sono evidenziati per la loro maestria. Scopri l’opera che ha segnato il prog italiano, ascolta 'Storia di un minuto' della PFM!

 "Non calpestare i fiori nel deserto mi faceva presagire un ritorno di Pino Daniele e invece fu solo l'ultimo guizzo di un grande che fu."

 "L'anima che a volte ti fa ragionare, anche se hai voglia di lasciarti andare, non si dimentica facilmente."

La recensione rilegge con apprezzamento l'album 'Non calpestare i fiori nel deserto' di Pino Daniele, considerato ingiustamente snobbato. L'autore sottolinea l'eccellente qualità musicale e la perfetta integrazione delle collaborazioni, evidenziando la forza delle canzoni e il ritmo coinvolgente. Un album capace di emozionare e di restituire l'essenza di Pino Daniele. Scopri o riscopri l'album che ha segnato l'ultima grande stagione di Pino Daniele!

 Il cosiddetto vicino di casa può celare qualcosa di incredibile (e magari potrebbe essere qualcuno per niente raccomandabile...).

 Un film di azione serrata e non privo di richiami a temi esistenziali.

Il film "Hit Man - Killer per caso" di Richard Linklater combina una narrazione ricca di azione con riflessioni profonde sulla natura della personalità umana. Protagonista è Gary Johnson, professore di filosofia che si trasforma in un killer per caso, navigando con abilità tra routine e imprevisti. La pellicola sorprende con un ritmo vivace e un intreccio che invita a non fermarsi alle apparenze, offrendo una commistione di commedia e thriller. Un’opera che stimola il pensiero e riconcilia con la magia del cinema. Guarda Hit Man per un mix sorprendente di azione e riflessione!

 "Knopfler dimostra di essere libero di non dover dimostrare nulla a nessuno, dipanando la propria maestria con una voce calda e trame chitarristiche sempre identificabili."

 "Canzoni che scorrono come il fiume in copertina, arrivando laddove solo un navigato storyteller come Knopfler sa condurre, alimentato dal nobile fingerpicking che lo ha sempre distinto."

La recensione celebra One Deep River di Mark Knopfler come un’opera intima e raffinata che unisce blues, country e storytelling autobiografico. L’album conferma la maestria del chitarrista e compositore che, alla soglia dei 75 anni, mantiene viva la propria originalità con melodie e testi coinvolgenti. Tra atmosfere nostalgiche e sonorità ben calibrate, il disco si presenta come un viaggio musicale emotivo e tecnico. Ascolta One Deep River e immergiti nel mondo evocativo di Mark Knopfler.

 Voce strepitosa da cartavetrata con testi duri e crudi che li hanno fatti bandire dalle trasmissioni radio di allora.

 Album che non deve mancare a chi è appassionato di rock italiano e per me vale le classiche 5 stelle.

La recensione celebra il secondo LP dei Jumbo, DNA, scritto da Alvaro Fella con arrangiamenti di gruppo. Viene valorizzata la maturità musicale e la combinazione di momenti acustici ed elettrici, insieme a testi crudi e forti che causarono la censura radiofonica. L'album è considerato un classico del rock italiano e un lavoro roccioso da non perdere per gli appassionati del genere. L'autore esprime affetto e nostalgia, menzionando anche una reunion persa dal vivo. Scopri l'album DNA dei Jumbo, un capolavoro del rock italiano da non perdere!

 Le cose importanti da ricordare sono i dettagli, i dettagli rendono la storia credibile!

 Il cinema di Tarantino è un insieme di scatole cinesi, di narrazioni e citazioni, dentro altre narrazioni e citazioni.

La recensione analizza Jackie Brown come l'unico film non originale di Tarantino, evidenziando quanto esso esprima temi di realismo, malinconia e il passaggio del tempo. L'autore sottolinea la poetica del dettaglio e dell'immedesimazione, elementi chiave nel cinema del regista. Viene mostrata la maturazione artistica di Tarantino a 34 anni e l'importanza della presa di coscienza senza autocommiserazione. Infine, si colloca il film nel contesto più ampio dell'opera tarantiniana. Scopri la profondità nascosta in Jackie Brown, il Tarantino più riflessivo.

 Mi importa solo che c’è. Che adesso ci sono queste nuove, tredici, splendide canzoni.

 In POPtical Illusion si percepisce una vena ironica non presente in Mercy... una voce che lancia strali contro i potenti ma invita a ripartire dagli errori.

La recensione racconta l'impatto emotivo dell'ultimo album di John Cale, POPtical Illusion, evidenziandone la potenza creativa nonostante la complessità del genio dietro la musica. Tra ironia e rabbia, le tredici tracce combinano synth, hip-hop e avant-garde in un lavoro che invita a riflettere sui tempi difficili e a non mollare. L'autore trova conforto nell'ascolto e riconosce l'importanza di Cale come maestro senza tempo. Ascolta ora POPtical Illusion e scopri il genio contemporaneo di John Cale.

 Disperata è la condizione umana e sullo schermo si assiste a una chiara allegoria di essa.

 Un assurdo allegoria della vita, che con un ritmo inesorabile terrorizza lo spettatore.

L'inquilino del terzo piano di Roman Polanski è un thriller psicologico basato sul romanzo di Roland Topor. La storia segue Trelkowski, la cui identità si dissolve mentre viene assediato dai vicini in un palazzo parigino. Il film esplora temi di alienazione, nevrosi e paura, utilizzando un linguaggio visivo ricco di scene surreali e inquietanti. La recensione apprezza la costruzione narrativa e l'intensità emotiva che rendono il film un'opera d'arte intensa e significativa. Scopri il capolavoro psicologico di Polanski, un film che sfida la mente e le emozioni.

 Il disco suona comunque alla grande, è moderatamente variegato nelle soluzioni, ha delle melodie fortissime e costruite alla grande.

 Sembrano una versione discount ed economica di loro stessi, buonissima ma ti accorgi che non è quella originale.

Il nuovo album Karma dei Myrath rappresenta un parziale ritorno al metal rispetto agli ultimi lavori più leggeri, con melodie rafforzate e arrangiamenti sinfonici. Pur conservando influenze arabe, il sound appare più internazionale e accessibile, quasi pop in alcuni passaggi. La tecnica strumentale si distingue soprattutto nel basso e nella batteria. Non è il classico disco metal che i fan più puri attendono, ma resta comunque una proposta valida e orecchiabile. Scopri Karma e lasciati conquistare dal nuovo volto dei Myrath.

 È una società in disfacimento... rassegnata e tremendamente incazzata.

 È un'opera semplice, quasi banale, ma riuscire a inquadrare così bene il lato viscido dell'essere umano è dannatamente difficile.

The Old Oak, l'ultimo film di Ken Loach, offre un racconto crudo e profondo di una comunità britannica in declino. Attraverso il protagonista TJ, Loach esplora temi di egoismo, paura e rabbia contro i rifugiati, ma lascia spazio a una timida speranza. Il film si distingue per la sua sobrietà stilistica e l'assenza di retorica, confermando il talento di un maestro del cinema sociale. Un'opera che invita alla riflessione sulle dinamiche umane e sociali contemporanee. Scopri The Old Oak e immergiti nel potente cinema sociale di Ken Loach.

 "Dreamtime Return è molto più di un semplice album; è una visione senza tempo che trasporta l'ascoltatore in un viaggio interiore ed esteriore."

 "In un'epoca in cui il rumore e la distrazione dominano, Dreamtime Return è un balsamo per l'anima, un richiamo alla calma e alla riflessione."

Dreamtime Return di Steve Roach è un album ambient del 1988 che si distingue per la sua profondità emotiva e l'introspezione sonora. L'opera intreccia elementi della cultura aborigena con paesaggi elettronici suggestivi, creando un viaggio nel tempo e nella natura. Ogni traccia evoca atmosfere rituali, cosmiche e metafisiche, culminando in un messaggio di rinascita. Un capolavoro senza tempo che invita alla calma e alla riflessione interiore. Ascolta Dreamtime Return e immergiti in un viaggio sonoro unico nel tempo e nello spazio.

 C'è una libertà contagiosa nelle canzoni e il cinismo manifestato aiuta ad abbandonar pose.

 Si coglie un’atmosfera protoslava dove Cirillo e Metodo predicavano il Verbo in Boemia e Moravia circondati dal rumore della violenza dell’uomo.

La recensione esplora l'ultimo album 'Hollywood' del gruppo ceco Už Jsme Doma guidato da Miroslav Wanek. La musica è descritta come un mix caotico e originale di prog, punk, folk e noise, con forti riferimenti storici e culturali boemi. L'ascolto richiede apertura mentale e abbandono delle convenzioni per apprezzare la libertà e il cinismo del progetto. Scopri l'album Hollywood e lasciati travolgere dal vortice musicale di Už Jsme Doma!

 "Alessio Bonomo passò alla storia come un'esibizione surreale e indimenticabile a Sanremo."

 "Roba da spaccargli un palo in mezzo agli occhi / O da perdonarli"

La recensione ripercorre l'esibizione controversa e indimenticabile di Alessio Bonomo al Festival di Sanremo 2000 con il brano 'La croce'. Nonostante il forte impatto e lo stile sperimentale, il pezzo non fu compreso dal pubblico e dai critici, segnando una carriera tormentata ma ricca di talento. Un esempio di come la musica sperimentale possa scontrarsi con il mainstream, portando con sé un messaggio forte e originale. Ascolta 'La croce' e scopri l'arte sperimentale che ha segnato Sanremo!

 «È un cazzo di rissa a cui nemmeno i gruppi texani si sono mai avvicinati.»

 «Un lavoro contorto dai suoni industriali dove il gruppo ancora cerca le atmosfere elettroniche che arriveranno negli anni a seguire.»

Electronic Meditation del 1970 di Tangerine Dream è un album coraggioso e sperimentale che anticipa il krautrock berlinese. Con suoni industriali e atmosfere difficili, il lavoro rappresenta un esperimento sonoro unico. La formazione vede tre leggendari pionieri del genere. Pur non essendo un disco facilmente accessibile, è una pietra miliare storica. Scopri l’origine del krautrock con Electronic Meditation!

 «Uno grande come Jannacci in Italia (forse) non ce lo meritavamo.»

 «Un capolavoro. Saranno anche solo dei 45 giri messi insieme a formare un album, ma vabbè, avercene.»

La recensione celebra l'album 'Vengo anch'io no tu no' di Enzo Jannacci, evidenziando la sua importanza come raccolta di singoli di grande valore artistico. Tra canzoni satiriche, come 'Ho visto un re', e brani intensi come 'Il giorno che partì mio padre', l'album si rivela un capolavoro seminale. La recensione sottolinea l'impatto sociale e poetico di Jannacci e il suo talento nel coniugare musica e impegno civile. Pur con qualche brano meno convincente, il disco è considerato tra i migliori dell'artista. Ascolta ora l'album e scopri il genio di Enzo Jannacci!

 Deserti è un disco sincero e senza paura.

 Il ragazzaccio di Via de’Bardi torna con un nuovissimo album solista che fa riflettere e incazzare, sospirare e sorridere.

Dopo la fine del tour con i Litfiba, Piero Pelù ritorna con 'Deserti', un album solista intenso e riflessivo. Il disco affronta temi quali solitudine, fragilità e crisi emotive con una forte carica rock. Tra pezzi potenti e ballad, il progetto esprime coerenza e coraggio artistico, riuscendo a coinvolgere e far riflettere. La presenza di collaborazioni e sonorità variegate arricchisce ulteriormente il lavoro. Scopri l'intensità e la forza di Deserti, il nuovo album solista di Piero Pelù.

 Muddy Waters, leggenda ancora vivente del Blues, trasfigura la sedia su cui è seduto in trono e la chitarra in scettro.

 Quella che vedo è una festa pagana dove il vecchio padre ringrazia sentitamente parte di quella prole composta da mocciosi bianchi che hanno dato visibilità al Blues.

La recensione racconta con passione il concerto del 1981 al Checkerboard Lounge di Chicago, dove Muddy Waters e i Rolling Stones condividono un'autentica jam blues. L'atmosfera intima del piccolo club e la combinazione di talento e storia danno vita a uno spettacolo unico. La recensione evidenzia la relazione tra il padre del Chicago Blues e i leggendari Stones, sottolineandone il profondo rispetto e la comunione musicale. Si apprezzano anche le performance degli artisti di supporto e l'importanza del blues come radice del rock. Scopri l'irresistibile magia del blues con questo storico concerto dal vivo!

 La versione studio della canzone fa vomitare, aspettate di sentire la versione live dell’ESC.

 I vocals del signor Esteriore sono a dir poco irritanti e molesti, è stata una tortura soltanto doverla ascoltare tutta per recensirla.

La recensione ironica esamina 'Celebrate!' di Piero Esteriore & The Musicstars, brano svizzero all'ESC 2004 considerato una delle peggiori canzoni mai sentite. La critica colpisce la base musicale povera, i testi banali e soprattutto le performance vocali irritanti e senza talento. L'autrice si meraviglia del fatto che questo pezzo abbia potuto vincere la selezione nazionale svizzera. Il risultato è una descrizione pungente e divertente di un vero disastro musicale. Scopri il disastro musicale che ha segnato l’Eurovision 2004!