Dislocation

DeRango : 22,33 • DeEtà™ : 3006 giorni

Voto:
Belin, frae, ninte da dì, tüttu u l'è au seu postu, u l'è tüttu perfettin...
G'ho daetu quatru stellinn-e perché nu me piajan guaei e spiegasuin cansun-pe-cansun e preferisciu atri moddi de fà critica a ünn-opera d'arte, ma a l'è ünn-a beliscima recensiun.
E brau!
Voto:
Ingrandisci questa immagine

Ellossò.
Voto:
La fama di Ronno certo non aveva bisogno di un elemento parziale ed incompleto come questo,il meglio l'ha espresso dove e come sappiamo, certo non da guitar hero, da solista virtuoso ma, questo è sicuro, da onesto e talentuoso intagliatore di riff e di accordi vigorosi ma non volgari, semplici ma non banali e, soprattutto, sempre al servizio della canzone,mai un rigo di eccesso o di inutilità.
Un buon terzo del successo del Bowie periodo glam il Duca Bianco lo doveva a lui, lo si sapeva, Bowie stesso lo diceva.
Ed è Vangelo.
Grazie al prode @[pier_paolo_farina] per larece che ci ricorda che non sempredeviessere in prima fila per dimostrare quanto vali...
Ah, Clapton...
Eh.
Voto:
Confa, io stesso, no, dico, ecco, io me stesso, intendo me medesimo, beh, non avrei saputo dirlo meglio.
Grazie.
PS:
I Bitols vanno ascoltati più e più volte nel pur breve periodo.
Ancora, di meglio, non hanno inventato niente.
Voto:
Io, au contraire, adoro l'elettronica, amo Moz quando canta, meno quando parla.
Johnny e Bernie pure, li amo, coi gruppi originali e con gli Electronic.
Ed adoro l'eletta schiera di collaboratori che negli anni li hanno accompagnati.
Neil Tennant, Chris Lowe e Karl Bartos.
Per dire.
Voto:
Uh, che caratterino...
Ma.
Voto:
Dopo l'imprescindibile triade con Roversi, Dalla trovò fiducia in sé stesso e compose parole (pensava di non saperlo fare...) e musica di quella gemma unica per ispirazione, composizione e produzione che era "Com'è profondo il mare" che fece da apripista alla splendida cinquina che esso stesso apriva, seguita da "Lucio Dalla", "Dalla", il "QDisc" (stratagemma usato per inserirvi canzoni non comprese in "Dalla", degli avanzi che avrebbero costituito l'ossatura di qualunque altro disco di qualunque altro cantante del momento, altro che avanzi...) ed infine quel "1983", più rarefatto e misterioso degli altri... Poi Lucio sarebbe scivolato in una specie di mestiere forgiando dischi di un certo valore, mettendoli al passo con le mode pop e tecnologiche del momento (sintetizzatori a gogo... e lui amava i synth...) ma rendendoli tutti un po' freddini, alla ricerca di un brano trainante ed altri anche pregevoli ma, appunto, un po' freddini e programmati... oggi si direbbe più pop, no?
In questo disco è micidiale la tripletta d'apertura, roba che in altri luoghi ne varebbero tratto altrettanti singoli...
Brano preferito "Il parco della luna", savasandir.
Voto:
Tony Effe chiiiii?
Andiamo oltre, obbligo di carità
umana...
Troppo spesso, complici le radio mainstream ed altro, si pensa allo zioPino come all'autore di belle ma melense ballatone sentimentali, senza pensare che, caso pressoché unico nei nostri lidi, si tratta di un signore che, fra il '79 e l'84, fu autore di una micidiale cinquina di album che, ad ogni uscita, alzarono l'asticella dellla qualità della musica, comprendente liriche, musicalità, ispirazioni, mélange di generi anche diversissimi tra loro, uniti ad un tasso tecnico sempre migliore, a tratti impressionante... L'insistenza iniziale di esprimersi in napoletano stretto fu ripagata dal pubblico che, a parte casi umani che per questo lo criticavano, sempre lo seguì fedelmente, da lui abbondantemente ripagato con tournées partecipatissime ed indimenticabili.
Dopo il 1983 tanto mestiere, meno fatica e tanto mestiere, passando alla cassa dopo tanto aver seminato.
L'album di cui parla @[JpLoyRow] è da cinque stelle tout court, senza se e senza ma, superato, però, a mio parere, prima da "Vai Mo' " eppoi da quel monumento equestre che è "Bella 'mbriana", dove tutto è condensato, digerito, riemesso in circolo con vesti sempre nuove e sempre diverse...
Gli apici tecnici raggiunti in questo "Nero a metà", pur notevolissimi, furono agilmente superati nei due dischi che lo seguirono, quelli già detti poc'anzi, e dalle personalità che vi parteciparono, dalla band stellare e "classica" (De Piscopo-Esposito-Zurzolo-Amoruso-Se nese) a quella composita italoammerigana di Bella'mbriana che arrivò a comprendere gentucola qualunque, tipo Wayne Shorter od Alphonso Johnson, per dire...
Il tasso tecnico aumentava di pari passo all'apice emozionale, con decise sterzate verso jazz e fusion, già mostrate in Nero a Metàma lì bilanciate da tanto blues claptoniano...
Bravo JPper aver dissotterrato un simile capolavoro, peccato solo che ti sia limitato aduna descrizione un po' pedissequa ma poco emozionale, poco personale, poco empatica...
Parer mio, eh?
Ti abbraccio.
Voto:
Ailovmiusic, sarò franco...
Fatti una vita.
Esci.
Conosci persone.
È quasi Natale.
Voto:
Mi è sempre sembrato un sincero ed onesto artigiano del pop (espresso nel senso meno deteriore possibile...), attento ai particolari e sensibile q.b.
Non davvero regolarissimo di testa.
Promosso.