Caspasian Bannato

DeRango : 7,28 • DeEtà™ : 2435 giorni

 Ce lo teniamo stretto stretto con tutta quell’energia che ad ogni ascolto offre, che ad ogni passaggio stimola, che ad ogni frequentazione ci fa gongolare per la sua immediatezza.

 Aloni western morriconiani appaiono come miraggi in mezzo ai cactus e la polvere è la spezia principale.

La recensione descrive con nostalgia e passione l'esperienza di ascolto di "AB-CD: Greatest Hits" degli Abecedarians, una compilation degli anni ’80 che unisce atmosfere western a un rock sofisticato e limpido. L'autore celebra il valore della band californiana e la loro musica pulita, ipnotica e coinvolgente, evidenziando la qualità sonora e il legame con il periodo di transizione dai vinili ai compact disc. Il disco emerge come un incontro emozionante con un rock raffinato ma accessibile, caratterizzato da forti suggestioni visive e narrative. Scopri il fascino senza tempo degli Abecedarians con questa imperdibile compilation!

 "Non c'è rivisitazione ma catarsi del lavoro di Carroll."

 "Il sogno si salda con la realtà razionale e tenta di dare un passaggio allo shock della rivelazione che non siamo questo corpo ma siamo qui."

La recensione evidenzia come Jan Švankmajer, con 'Alice', riesca a trasporre in cinema l'essenza complessa e simbolica dell'opera di Lewis Carroll attraverso una tecnica di stop-motion intensa e visionaria. Il film è letto come una catarsi esistenziale che fonde sogno e realtà, offrendo allo spettatore un'esperienza onirica e psicologica intensa. Non una semplice rivisitazione, ma una profonda esplorazione della psiche e della condizione umana. Scopri l’universo onirico e simbolico di Švankmajer con 'Alice', un’esperienza visiva unica.

 La portata del chaos fattosi riverbero violento è un mischione di iperboli disturbanti, ma se si è abbracciata la strada dell’arrendevolezza si percepirà come armonia celeste un rumore che razionalmente rompe il cazzo ma che astralmente si fa apprezzare.

 L’angoscia impersonale prodotta da questi detriti sonori è pari all’affascinante disagio suscitato subliminalmente dalla visione delle “boccacce” scalpellate da Messerschmidt.

La recensione esplora con passione il mini LP omonimo di Twin Stumps, evidenziandone il carattere sfidante e magnetico. L'ascolto è descritto come un viaggio nel caos sonoro, accompagnato da una copertina ispirata alle intense sculture di Franz Xaver Messerschmidt. L'opera viene apprezzata per la sua originalità e capacità di suscitare emozioni forti, evitando melodie facili e proponendo una musica che stimola una riflessione profonda e sensazioni di disagio affascinante. Immergiti nel caos sonoro unico di Twin Stumps e scopri un'esperienza musicale fuori dagli schemi.

 La schizofrenia colta che propongono i BPEOPLE non può passare inosservata.

 "Song to the children" si rivolge al sogno dell’incontro col nostro Dio interiore.

La recensione descrive l'album 'B-People' come un'opera intrisa di schizofrenia colta, che fonde umoralità punk e introspezione wave. I brani si susseguono con intensità emotiva e melodie barocche, esplorando temi di evasione e consapevolezza interiore. Il progetto si rivela un viaggio sonoro e psicologico che segna con forza la scena underground di inizio anni '80. Scopri il viaggio sonoro unico dei B-People e immergiti nell'intensità punk-wave!

 "L'intero album è stato realizzato da una visione puramente positiva della vita, filtrata da una base puramente negativa: negativismo positivo."

 "Quattro suite che non ti danno tregua, che ti gettano senza pietà né speranza in una zona di non pensiero dove il muro dell'inconsapevolezza viene frantumato."

La recensione esplora l'album "The Cruel Peace" dei Gore, sottolineando la sua complessità musicale e tematica. Il disco bilancia brutalità e spiritualità, creando un'esperienza intensa che sfida l'ascoltatore. Le quattro suite offrono uno scontro tra bene e male, luce e oscurità, con un approccio innovativo e profondo. L'album viene descritto come un viaggio da affrontare con apertura mentale e coraggio, capace di lasciare un segno duraturo. Scopri la potenza di 'The Cruel Peace' e lasciati travolgere da questo capolavoro oscuro!

 Lo zucchero è dolce ma fa male, le rose crescono meglio col concime organico.

 Si rimane con in mano un bicchiere di acqua ionizzata e declorurizzata... che ci rassicurano nel loro scartavetrare il cerume accumulato nelle orecchie.

La recensione celebra l'album "100 Years of Pulchritude" dei 100 Flowers come un originale mix di pop, punk e suoni sperimentali. L'opera fonde diverse influenze in modo unico, offrendo una nuova estetica musicale che sfida le convenzioni. La ristampa della produzione del gruppo viene vista come un regalo per gli appassionati, capace di rinfrescare e risvegliare l'ascoltatore. Un lavoro che unisce divertimento e profondità riflessiva. Ascolta 100 Flowers e lasciati sorprendere dal loro pop punk unico!

 Suonare l'inettitudine della vita, corrispondere con le note lo stato di presa per il culo della condizione umana.

 Synth art surf punk schizzato dentro la centrifuga di una lavatrice che sporca i panni 'puliti'.

La recensione celebra Human Hands, gruppo punk nerd degli anni '80 con un sound unico e veemente che si distacca dall'hardcore tradizionale grazie a synth e pop distorto. L'album, pubblicato nel 1982 da Bruce Licher e Independent Project Records, rappresenta un manifesto di dissidenza e marginalità, catturando la frenesia e il disagio di un'epoca. Pur segnato dalla mancata consacrazione commerciale, il disco si rivela un tesoro nascosto da riscoprire. Un mix di intellettualità e ribellione musicale con un'energia contagiosa. Scopri subito l'energia ribelle e il sound unico dei Human Hands!

 Una macchina del tempo di reincarnazioni passate si risveglia e ci proietta nei campi di battaglia, nelle dispute, nei duelli esterni ed interni tendendo, con sommo casino dell’eternità, alla scomparsa.

 La precisione chirurgica nello scavo interiore con strumenti (rock) invasivi è esaltante nel fare constatare la velocità di crescita animica che accelera l’ascolto di questi suoni dilatati.

La recensione celebra l'album 'Different Section Wires' degli Uzeda come un capolavoro noise mediterraneo, figlio di un'intensa ricerca sonora e culturale. L'autore enfatizza la precisione tecnica, la profondità emotiva e l'energia vibrante del quartetto catanese, paragonandolo a pionieri come Steve Albini e John Peel. Il lavoro è descritto come un viaggio tra storia, natura e caos, che stimola una profonda esperienza di crescita e conoscenza personale. Ascolta 'Different Section Wires' e lasciati trasportare dal noise mediterraneo degli Uzeda!

 "Nanni Moretti costruisce il ritratto del serial killer definitivo, il più inquietante di sempre."

 "È il dolore dell’imposizione razionale della felicità, è il dolore del naufragio della speranza..."

La recensione celebra 'Bianca' di Nanni Moretti come un giallo profondamente italiano, caratterizzato da atmosfere mediterranee decadenti e da un ritratto unico di serial killer. Il film esplora la psiche dei personaggi con compassione e introspezione, mettendo a fuoco temi come la felicità, il tempo e la solitudine. Michele, protagonista inquietante e profondamente umano, sfida i cliché del genere, risultando un personaggio memorabile e complesso. La narrazione del film viene riconosciuta per la sua autenticità e il suo impatto emotivo duraturo. Scopri il giallo psicologico più autentico di Nanni Moretti, guarda 'Bianca' e immergiti nelle sue profonde emozioni.

 Il pianto finale sintetizza lo smarrimento momentaneo dell'anima orquando si inizia a subodorare zampilli di vita reale.

 Case vuote, chiavi rubate, solitudini estreme che cercano di farsi compagnia, ombre di sentimenti nell’atto di attuarli per vedere se si riesce a sentire ancora qualcosa di umano.

La recensione analizza con profondità il film Vive L'Amour di Tsai Ming-Liang, un’opera che indaga la solitudine e la sofferenza consapevole dei protagonisti. Il film porta lo spettatore in un viaggio introspettivo fatto di abbandono e ricerca d’identità, esprimendo un dolore intimo e rarefatto. Riconosciuto e premiato con il Leone d'Oro a Venezia, questo capolavoro rappresenta una pietra miliare del cinema asiatico e d’autore. Scopri l'intenso universo emotivo di Vive L'Amour, un capolavoro da non perdere.

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