The Beatles: Revolver
Nastro Audio Ce l'ho ★★★★★
Per la prima volta si trovano nella discografia del gruppo di Liverpool, elementi di rock psichedelico che diverranno predominanti in seguito, disse il tecnico di studio Geoff Emerick: «Dal giorno in cui uscì, Revolver cambiò per tutti il modo in cui si facevano i dischi, nessuno aveva mai udito niente di simile...»
I brani veramente lisergici, che fanno considerare "Revolver" un vero prototipo del rock psichedelico, sono quelli di Lennon:
- I'm Only Sleeping - con nastri di chitarra registrati al contrario; - She Said She Said - che si ispira a un trip di LSD; - Doctor Robert - in cui si parla di un "dottore lisergico"; e soprattutto - Tomorrow Never Knows - pezzo psichedelico per eccellenza, ispirato al Libro dei morti della cultura tibetana, il pezzo è basato sul solo accordo di Do Maggiore. (cit. liberamente tratte da wiki)
  • madcat
    11 set 17
    Secondo me piccoli elementi lisergici erano già presenti in Rubber Soul (Norwegian Wood, Nowhere Man, Girl, If i Needed Someone, senza dimenticare la cover), senza contare che fu proprio Rubber Soul il loro primo disco pensato come un'opera unica e non come raccolta di singoli brani
La rivista Rolling Stone lo ha inserito al primo posto della lista dei 500 migliori album.
  • Stanlio
    11 set 17
    Personaggi e oggetti in copertina:
    Partendo dalla fila più alta, da sinistra, sono presenti: Sri Yukteswar (guru), Aleister Crowley (occultista), Mae West (attrice), Lenny Bruce (comico), Karlheinz Stockhausen (compositore d'avanguardia), W.C. Fields (comico), Carl Gustav Jung (psichiatra), Edgar Allan Poe (scrittore), Fred Astaire (ballerino e attore), Richard Merkin (pittore contemporaneo americano), una "Varga Girl" (illustrazione di Alberto Vargas), Huntz Hall (attore), Simon Rodia (creatore delle Watts Towers) e Bob Dylan (musicista). Lo spazio vuoto fra la "Varga Girl" e Hall era originariamente occupato da Leo Gorcey, successivamente eliminato per aver chiesto un compenso in danaro.

    Ricostruzione della copertina al Beatles Museum, Liverpool:
    In seconda fila troviamo: Aubrey Beardsley (illustratore e dandy del XIX secolo), Sir Robert Peel (politico), Aldous Huxley (scrittore), Dylan Thomas (poeta), Terry Southern (scrittore), Dion DiMucci (cantante), Tony Curtis (attore), Wallace Berman (artista), Tommy Handley (comico), Marilyn Monroe (attrice), William Burroughs (scrittore), Sri Mahavatar Babaji (guru), Stan Laurel (Stanlio) (comico), Richard Lindner (artista), Oliver Hardy (Ollio) (comico), Karl Marx (filosofo politico), Herbert George Wells (scrittore), Sri Paramahansa Yogananda (guru), Sigmund Freud (psicanalista) e il profilo di una persona anonima.

    In terza fila: l'ex-Beatle Stuart Sutcliffe, un'altra persona anonima, Max Miller (comico), la Petty Girl (dell'artista George Petty), Marlon Brando (attore), Tom Mix (attore), Oscar Wilde (scrittore), Tyrone Power (attore), Larry Bell (artista), David Livingstone (esploratore), Johnny Weissmuller (attore), Stephen Crane (scrittore), James Dean (attore), Issy Bonn (comico), George Bernard Shaw (scrittore), Horace Clifford Westermann (scultore), Albert Stubbins (calciatore del Liverpool), Sri Lahiri Mahasaya (guru), Lewis Carroll (scrittore), Lawrence d'Arabia.

    Infine, in prima fila: la statua di cera di Sonny Liston (pugile), un'altra Petty Girl, le statue di cera di George Harrison e John Lennon, Shirley Temple (attrice), le statue di cera di Ringo Starr e Paul McCartney, Albert Einstein (scienziato), i quattro Beatles, Bobby Breen (cantante), Marlene Dietrich (attrice), un soldato americano, Diana Dors (attrice), Shirley Temple (per la seconda volta).
    Sopra la testa della Dors in origine si trovava il viso di Gandhi, escluso per volere di Sir Joseph Lockwood, dirigente EMI, preoccupato delle possibili ripercussioni negative sul mercato indiano.

    Diversi personaggi che erano stati scelti all'inizio non apparvero nel collage finale.
    Fra essi, Brigitte Bardot, René Magritte, Alfred Jarry, Friedrich Nietzsche, Gesù Cristo e Adolf Hitler, gli ultimi due depennati per paura di provocare controversie.
  • DanyMorrison
    24 giu 18
    Comunque al primo posto avrei inserito Rubber Soul. Sgt. Pepper al terzo.
The Beatles: The Beatles
Nastro Audio Ce l'ho ★★★★★
Noto ai più come "White Album".
I Beatles erano reducui dalla trasferta in India e dall'esperienza della meditazione trascendentale nel ritiro di Rishikesh, sotto la guida del guru Maharishi.
L'ashram di Rishikesh fu determinante per la crescita compositiva e strumentale dei quattro musicisti: la serenità e il tempo libero, che concedevano loro spazi di creatività e tempi per comporre nuove canzoni, e l'assenza di elettricità che li costrinse a utilizzare le chitarre acustiche, raffinandone le competenze strumentali e imparando da Donovan (altro discepolo del Maharishi) la tecnica del finger-picking (che sarebbe stata usata in più di una traccia dell'album) contribuirono in maniera fondamentale alla realizzazione del disco. (cit wiki)
The Beatles: 1962-1966
Nastro Audio Ce l'ho ★★★★★
Meglio conosciuto come The Red Album, il doppio album è una raccolta di canzoni uscite nel periodo, tra il 1962 e il 1966.
  • Stanlio
    11 set 17
    Disco 1 Lato A (Ottobre 1962 - Maggio 1964):
    Love Me Do – 2:23
    Please Please Me – 2:03
    From Me to You – 1:57
    She Loves You – 2:22
    I Want to Hold Your Hand – 2:26
    All My Loving – 2:08
    Can't Buy Me Love – 2:13

    Disco 1 Lato B (Giugno 1964 - Agosto 1965):
    A Hard Day's Night – 2:34
    And I Love Her – 2:31
    Eight Days a Week – 2:45
    I Feel Fine – 2:19
    Ticket to Ride – 3:10
    Yesterday – 2:05

    Disco 2 Lato A (Agosto 1965 - Dicembre 1965):
    Help! – 2:19, - 2:48 (US), (la versione americana contiene l'intro della colonna sonora di James Bond)
    You've Got to Hide Your Love Away – 2:11
    We Can Work It Out – 2:16
    Day Tripper – 2:49
    Drive My Car – 2:27
    Norwegian Wood (This Bird Has Flown) – 2:05

    Disco 2 Lato B (Dicembre 1965 - Agosto 1966):
    Nowhere Man – 2:44
    Michelle – 2:42
    In My Life – 2:27
    Girl – 2:31
    Paperback Writer – 2:31
    Eleanor Rigby – 2:08
    Yellow Submarine – 2:37
The Beatles: 1967-1970
Nastro Audio Ce l'ho ★★★★★
Meglio conosciuto come The Blue Album, è una raccolta di canzoni uscite nel periodo tra il 1967 e il 1970.
  • Stanlio
    11 set 17
    Tutti i brani sono stati scritti da John Lennon e Paul McCartney, eccetto dove segnato.

    Disco 1 Lato A (Febbraio 1967 - Settembre 1967):
    Strawberry Fields Forever – 4:10
    Penny Lane – 3:03
    Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band – 2:02
    With a Little Help from My Friends – 2:44
    Lucy in the Sky with Diamonds – 3:28
    A Day in the Life – 5:33
    All You Need Is Love – 3:48

    Disco 1 Lato B (Ottobre 1967 - Ottobre 1968):
    I Am the Walrus – 4:37
    Hello Goodbye – 3:31
    The Fool on the Hill – 3:00
    Magical Mystery Tour – 2:51
    Lady Madonna – 2:17
    Hey Jude – 7:08
    Revolution – 3:24

    Disco 2 Lato A (Novembre 1968 - Agosto 1969):
    Back in the U.S.S.R. – 2:43
    While My Guitar Gently Weeps (Harrison) – 4:45
    Ob-La-Di, Ob-La-Da – 3:05
    Get Back – 3:14
    Don't Let Me Down – 3:33
    The Ballad of John and Yoko – 3:05
    Old Brown Shoe (Harrison) – 3:18

    Disco 2 Lato B (Settembre 1969 - Maggio 1970):
    Here Comes the Sun (Harrison) – 3:05
    Come Together – 4:20
    Something (Harrison) – 3:03
    Octopus's Garden (Starkey) – 2:51
    Let It Be – 3:52 (modificata rispetto alla versione originale di 4:01)
    Across the Universe – 3:48
    The Long and Winding Road – 3:38
The Jimi Hendrix Experience: Are You Experienced
Nastro Audio Ce l'ho ★★★★★
Versione USA remixato in formato stereo con Hey Joe sul lato A.
Nel 1987 veniva considerato il quinto miglior album nella storia del Rock.
La band in quel 1967 era formata da Jimi Hendrix alla chitarra e voce, Mitch Mitchell alla batteria e Noel Redding al basso.
The Jimi Hendrix Experience: Axis: Bold as Love
Nastro Audio Ce l'ho ★★★★★
Poco prima del completamento dell'album, Hendrix dimenticò i nastri master del lato A in un taxi, non vennero mai ritrovati. Quindi si dovette procedere a un veloce remixaggio del lato A, questo non piacque molto a Jimi, che successivamente dichiararò di non essere molto soddisfatto, mentre il bassista del gruppo, Noel Redding, dichiarò invece che quest'album secondo lui era il migliore tra i tre pubblicati. (ehm, valli a capì sti musicisti...)
  • hjhhjij
    7 set 17
    Be, anche loro hanno i propri gusti.
  • madcat
    7 set 17
    Comunque la storia della cover mi ha sempre fatto spaccare (almeno, penso sia vera, la storia degli Indiano d'America/Indiani
  • madcat
    7 set 17
    *Indiani d'America
  • Stanlio
    7 set 17
    non ne so nulla Mady, che storia è?
  • madcat
    7 set 17
    Praticamente Hendrix chiese un artwork che richiamasse gli Indiani, lui intendeva gli indiani d'America, chi si occupava dell'artwork pensava che si riferisse agli Indiani, e si ritrovò quindi l'Artwork che tutti conosciamo, per caso quindi in totale coerenza con lo "spirito" del tempo
The Jimi Hendrix Experience: Electric Ladyland
Nastro Video Ce l'ho ★★★★★
Piratato in due cassette.
Qui i tre componenti base della band: Jimi Hendrix - chitarra solista, ritmica, slide e acustica, voce, pianoforte, tastiere, basso, percussioni, kazoo
Mitch Mitchell - batteria, percussioni, voce
Noel Redding - basso, chitarra, voce
vengono affiancati da Jack Casady - basso in Voodoo Chile
Steve Winwood - organo in Voodoo Chile
Larry Faucette - conga in Rainy Day, Dream Away e in Still Raining, Still Dreaming
Mike Finnigan - organo in Rainy Day, Dream Away e in Still Raining, Still Dreaming
Fred Smith - corno in Rainy Day, Dream Away e in Still Raining, Still Dreaming
Buddy Miles - batteria in Rainy Day, Dream Away e in Still Raining, Still Dreaming
Chris Wood - flauto in 1983... (A Merman, I Should Turn to Be)
Al Kooper - pianoforte in Long Hot Summer Night
Mike Mandel - pianoforte
Dave Mason - chitarra, voce
The Sweet Inspirations - voce
  • hjhhjij
    7 set 17
    Il disco in cui suonarono anche i Traffic, nientemeno.
The Jimi Hendrix Experience: Smash Hits
Nastro Audio Ce l'ho ★★★★★
Smash Hits è stata la prima raccolta dei successi della band britannico/statunitense.
The Jimi Hendrix Experience: Electric Ladyland
Nastro Audio Ce l'ho ★★★★★
The Neville Brothers: Yellow Moon
Nastro Audio Ce l'ho ★★★★★
C’è stato un tempo in cui, anche in Italia, la favola di famiglia dei Neville Brothers veniva raccontata su ogni periodico specializzato, celebrata in (quasi) ogni negozio di dischi, divulgata sotto le sembianze maniacali ed economiche di cassettine autoregistrate.

Erano i tempi di "Yellow Moon", anno di grazia 1989...

Un piacevole souvenir, anche se rimane un po’ di amarezza per quelle che oggi sembrano promesse non mantenute. (cit.rockol.it)
The Neville Brothers: Brother's Keeper
Nastro Audio Ce l'ho ★★★★★
Qui teniamo un'ottima ecensione scritta da novalis per DeBaser il 18 luglio 2007 verso mezzogiorno...
The Shadows: Apache
Vinile Ce l'ho ★★★★★
"Apache" fu dedicato nel 1960 all'omonima tribù nativo-americana.

All'inizio si sente un rullo simile a quello dei tamburi di pelle animale dei nativi, poi la chitarra elettrica parte ripetendo due volte le note d'introduzione, dopodiché anche gli altri partono con il motivo uguale a quello dei nativi quando camminano verso una guerra.
Le note centrali vengono ripetute più volte, simili a quelle iniziali, ma più veloci o più lente allo stesso tempo.
Le note conclusive sono le stesse dell'introduzione, ma il pezzo si chiude classicamente con un pizzico brusco di chitarra senza far ripetere, per due volte complete, le note. (cit. wiki)
«Come tutta questa congerie di fatti, di personaggi, di mitologie, di inquietanti persistenze riesca a fondersi in un romanzo avvincente è cosa che desta stupore e ammirazione».
(Antonio D'Orrico, Corriere della Sera)
Tullio Avoledo: Mare di Bering
Cartaceo Ce l'ho ★★★★★
«Una volta aperta la prima pagina, non si riesce a smettere di leggerlo».
(la Repubblica)

«Tullio Avoledo ti inchioda al muro per raccontarti ogni volta la migliore delle storie possibili».
(La Stampa)

Un futuro prossimo ma non troppo, un mondo simile al nostro ma diverso dal nostro, un'Unione europea che sembra il risultato finale delle peggiori ipotesi secessioniste, una società dominata da femmine rampanti.
È questo lo scenario in cui la vita del venticinquenne Mika Ganz, che sbarca il lunario preconfezionando tesi di laurea... (Einaudi)
Ultravox: Rage in Eden
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
“Rage In Eden” assume spesso la densità di un canto religioso, spoglio però di archi e colonne, di luce e odori d'incenso.

La luce che filtra è quella del giorno, a qualsiasi ora, ma senza mai un raggio diretto di sole.

Il filtro è il grigio colore del vetro.

Il luogo fisico è la pietra fredda del cimitero.

I quattro musicisti scelgono dei momenti feroci per masticare disperazione.

La loro bravura è glaciale come il ricordo della morte di Lennon o di Marilyn (“I Remember - Death In The Afternoon”).

E tutto è sistematicamente vagliato dall'uso gelido delle tastiere e dalle percussioni elettroniche.

C'è più meditazione e meno improvvisazione, la registrazione dell’album ha richiesto tre mesi.

Billy Currie si sente sempre di più con i suoi influssi classicheggianti, tra Ciajkovskij e Bela Bartók, e col calore della sua viola.
(cit. P. De Bernardin)
Ultravox: Quartet
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
La produzione artistica è curata da George Martin ex produttore dei Beatles dal '63 al '70.

Sicuramente è molto difficile rimanere a galla in Inghilterra, dove le mode e i ritmi si susseguono senza sosta.

Però “Quartet” ci riesce in pieno, pescando dove gli altri sono passati oltre: nella semplicità.

Son cambiati í testi delle canzoni e il loro abbigliamento.

Forse parte del merito va alla dosata produzione di George Martin, fatto è che il sound ha subito un notevole miglioramento (saranno state sicuramente quelle “visioni nel blu”).

Gli Ultravox si scrollano l’anzianità di dosso con un sol gesto: “Quartet”.

Ultima cosa da notare: la registrazione, come il disco, è ottima.

È digitale.

(cit. G. Jandelli)
Ultravox: Ultravox!
Nastro Audio Ce l'ho ★★★★★
I M P E R D I B I L E

è il primo album del gruppo inglese pubblicato nel 1976 e vede come produttore niente popò di meno che mr. Brian Eno
Ultravox: Vienna
Nastro Audio Ce l'ho ★★★★★
In quest'album Midge Ure subentra a John Foxx che abbandona la band, per dedicarsi all'attività solista.
Ultravox: Lament
Nastro Audio Ce l'ho ★★★★★
Di quest'album c'è l'ottima recensione scritta da Indio per il DeBasio il 11 luglio 2008 verso mezzogiorno
Umberto Eco: Il Nome Della Rosa
Cartaceo Ce l'ho ★★★★★
- Umberto Eco con alle spalle un gran numero di saggi ebbe l'idea di scrivere un romanzo nel '78, quando un editore gli disse di voler curare la pubblicazione di una serie di brevi romanzi gialli.
- Eco affermò che se mai avesse scritto un romanzo giallo, sarebbe stato un libro di 500 pagine con protagonisti dei monaci medievali.
- Quello che sembrava uno scherzo, prese forma nella mente dell'autore quando si creò l'immagine di un monaco avvelenato in una biblioteca mentre stava leggendo.
- Dal romanzo fu tratto l'omonimo film diretto da Jean-Jacques Annaud nel 1986, con Sean Connery e Christian Slater.
Nato come sei lezioni delle "Charles Eliot Norton Lectures", c/o l'Università di Harvard, si occupa di retorica dei processi narrativi con esempi tratti da Italo Calvino, Achille Campanile, Carolina Invernizio, Gustave Flaubert, Ian Fleming, le teorie sull'intelligenza artificiale di Roger Schank, Gérard de Nerval, l'atto di lettura secondo Wolfgang Iser, Mickey Spillane, Edgar Allan Poe, Alexandre Dumas e la topografia parigina, Alessandro Manzoni, nonché alcuni film hollywoodiani, i concetti di mondo possibile e di opera aperta, il falso e i Protocolli dei Savi di Sion e il problema generale della credibilità dei testi narrativi e di modalità e aspettative con cui si leggono i romanzi come fossero attraversamenti di un bosco ("Il bosco è una metafora per il testo narrativo; non solo per testi fiabeschi, ma per ogni testo narrativo").
cit. wikipedia
Umberto Eco: La bustina di minerva
Cartaceo Ce l'ho ★★★★★
"La bustina di Minerva" è una rubrica iniziata sull'ultima pagina dell'"Espresso" nel marzo del 1985 e continuata con regolarità settimanale sino al marzo 1998, quando è diventata quindicinale, le "Bustine" sono state selezionate e raccolte in questo libro.

Si spazia da riflessioni sul mondo contemporaneo, alla società italiana, alla stampa, al destino del libro nell'era di Internet, sino ad alcune caute previsioni sul terzo Millennio e a una serie di "divertimenti" o raccontini.

La raccolta dà il senso alla rubrica che, come vuole il titolo, intendeva raccogliere quegli appunti occasionali e spesso extravaganti che talora si annotano nella parte interna di quelle bustine di fiammiferi che si chiamano appunto Minerva.
(ibs.it)
Umberto Eco: Sulla letteratura
Cartaceo Ce l'ho ★★★★★
Il libro del 2002 contiene 18 saggi, la maggior parte dei testi sono stati scritti tra il 1990 e il 2002; fanno eccezione "Le sporcizie della forma", scritto originariamente nel 1954, e "Il mito americano di tre generazioni antiamericane" del 1980:
1. Su alcune funzioni della letteratura
2. Lettura del Paradiso
3. Sullo stile del Manifesto
4. Le brume del Valois
5. Wilde. Paradosso e aforisma
6. A portrait of the artist as a bachelor
7. Tra La Mancha e Babele
8. Borges e la mia angoscia dell'influenza
9. Su Camporesi: sangue corpo, vita
10. Sul simbolo
11. Sullo stile
12. Les sémaphores sous la pluie
13. Le sporcizie della forma
14. Ironia intertestuale e livelli di lettura
15. La Poetica e noi
16. Il mito americano di tre generazioni antiamericane
17. La forza del falso
18. Come scrivo
Umberto Eco: Il pendolo di Foucault
Cartaceo Ce l'ho ★★★★★
- ... è suddiviso in dieci segmenti che rappresentano le dieci Sephirot.
Il romanzo è ricco di citazioni esoteriche alla Cabala, all'alchimia e alla teoria del complotto, così tante che il critico letterario e romanziere Anthony Burgess ha suggerito che sarebbe stato utile un indice.

- ... l'io narrante, è dapprima studente e poi giovane professionista dell'editoria a Milano.
Attraverso una serie di eventi, trova nel mito dei Cavalieri templari la sua vera raison d'être culturale e professionale.
Da tale mito tuttavia si diramano una serie di filoni che corrispondono alla parte più occulta o a quella più reietta della cosiddetta civiltà occidentale.
Attraverso la scoperta di questi filoni facciamo la conoscenza degli altri personaggi del romanzo, alcuni buoni, altri meno, ma tutti interessati a qualcosa. (wikipedia)
Umberto Eco: L'isola del giorno prima
Cartaceo Ce l'ho ★★★★★
Nell'estate del 1643 un giovane piemontese naufraga, nei mari del sud, su di una nave deserta.
Di fronte a lui un'Isola che non può raggiungere.
Intorno a lui un ambiente apparentemente accogliente.
Solo, su un mare sconosciuto, Roberto de la Grive vede per la prima volta in vita sua cieli, acque, uccelli, piante, pesci e coralli che non sa come nominare.
Scrive lettere d'amore, attraverso le quali si indovina la sua storia: una lenta e traumatica iniziazione al mondo secentesco della nuova scienza, della ragion di stato, di un cosmo in cui la terra non è più al centro dell'universo. (ibs.it)

- Tutto il libro riporta situazioni psicologiche, teorie filosofiche, concezioni del mondo in contrasto dialettico e la conclusione di Eco è che la sua narrazione non abbia una fine degna d'essere narrata. (wikipedia)
Üstmamò: Stard'Üst
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Quasi tutto il lavoro è stato ispirato dalla stella cometa che era visibile durante la realizzazione del disco.
Üstmamò: Tutto Bene
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Per quanti non li avessero conosciuti in precedenza occorre sottolineare che, sebbene la definizione di pop unita con l`uso dell`elettronica possa essere forviante, gli Ustmamò fortunatamente non hanno assolutamente niente a che vedere con i vari Subsonica, Monovox ecc...

Il gruppo di Mara Redeghieri e Luca Rossi, infatti, è dotato di una grande creatività e raffinatezza ed è in grado di sfruttare l`elettronica con grandissima intelligenza e discrezione, lasciandola molto spesso solo sullo sfondo per dare spazio all`uso di diversi strumenti, dalle chitarre acustiche ed i metallofoni, alle chitarre elettriche, fino ad arrivare persino agli archi, oltre a saper spaziare da sonorità e ritmiche più tipicamente pop ad atmosfere quasi acustiche ed alternare arrangiamenti complessi e ricchi di suoni ad altri molto minimalisti. (cit. kronic.it)
Victor Hugo: I miserabili
Cartaceo Ce l'ho ★★★★★
Questo è un romanzo storico/sociale, venne pubblicato nel 1862 ed è suddiviso in 48 libri, considerato uno dei romanzi cardine del XIX secolo europeo, fu fra i più popolari e letti della sua epoca.
Victor Hugo: L'uomo che ride
Cartaceo Ce l'ho ★★★★★
Parti del romanzo descrivono l'opulenza e il parassitismo della nobiltà, in contrasto con la povertà in cui versa il popolo.
In particolare Hugo si sofferma sul fatto che i nobili inglesi siano definiti lord che nella lingua inglese significa oltre che padrone, anche "Signore" in senso religioso, "Dio".
E in effetti i sudditi nella lingua inglese vengono definiti anche subjects, cioè "sottomessi", ma anche in senso lato "cittadini", "persone".

Il protagonista è a sua volta un nobile, figlio di un nobile severamente punito per essere stato "democratico" e "repubblicano", quindi vicino al popolo sofferente.
L'autore porta a conoscenza del pubblico la lotta avvenuta nella realtà fra nobili di elevata caratura morale vicini alle persone e al popolo e nobili conservatori che in quel periodo storico opprimevano la popolazione per godere di enormi privilegi. (cit. wiki)
Vincenzo Cerami: Un borghese piccolo piccolo
Cartaceo Ce l'ho ★★★★★
Il romanzo racconta di un impiegato ministeriale, prossimo ad andare in pensione.
Un anno dopo è stato tratto il film omonimo diretto da Mario Monicelli con Alberto Sordi nella parte del protagonista.
Vincenzo Cerami: Ragazzo di vetro
Cartaceo Ce l'ho ★★★★★
Il ragazzo di vetro è Stefano, studente di liceo, che la lente di Cerami ferma sulla soglia dell'età adulta.
Egli si muove tra le sabbie mobili di sensazioni in conflitto fra loro, che esplodono e si annullano di continuo.
La sua paura del nulla è simile, ma di segno contrario, a quella sperimentata da Aschenbach nella «Morte a Venezia», il libro che Stefano apre come un breviario nelle giornate oziose di una vacanza estiva.
Lo domina un'ansia di assoluto, un bisogno furente di buttare all'aria, di cancellare ciò che è pallido e mediocre.
(da ibs.it)
Vincenzo Cerami: Johnny Stecchino
Cartaceo Ce l'ho ★★★★★
E' il romanzo scritto da Roberto Benigni e Vincenzo Cerami dalla sceneggiatura del film omonimo, diretto da Benigni, ed uscito nelle sale nel 1991 poco prima della pubblicazione del libro.
Vincenzo Cerami è narratore, sceneggiatore, librettista, drammaturgo: chi meglio di lui può aprire ai lettori le porte del laboratorio creativo dello scrittore e svelarne meccanismi, trucchi, espedienti?
In queste pagine, già di grande successo, l'autore spiega le leggi nascoste che producono la naturalezza del racconto, le tecniche per costruire dialoghi convincenti, gli effetti che si possono ottenere scegliendo di narrare in prima o terza persona etc.
Oltre ai capitoli già editi su come scrivere romanzi, racconti e sceneggiature cinematografiche... (cit. ibs.it)
Vincenzo Cerami: Fantasmi
Cartaceo Ce l'ho ★★★★★
«È un libro questo che induce a sfogliare le pagine all'indietro e non in avanti.
Non si sfogliano velocemente le pagine per sapere come vada a finire, ma quelle che si sono appena lette, perché non c'è una sola storia ma tante storie...
Solo alla fine si scopre che la storia è una sola, con i ritmi di una sonata in quattro movimenti»

- Umberto Eco -
Vladimir Nabokov: La difesa di Lužin
Cartaceo Ce l'ho ★★★★★
La difesa di Lužin, primo capolavoro di Nabokov, è la storia di un conflitto insanabile tra genio e normalità, volontà e predestinazione, ragionevole esistere quotidiano e leggi del Fato, geloso delle prerogative che gli competono.
Ed è anche – lo rivela già il titolo, che allude a un’immaginaria mossa inventata dal protagonista – una storia di scacchi.
(da Adelphi)
Vladimir Nabokov: Pnin
Cartaceo Ce l'ho ★★★★★
Nella carrozza semideserta di un treno che corre attraverso la campagna siede un uomo dalla grande testa calva, forte di torace e con un paio di gambette sottili su cui ricadono i calzini allentati di lana scarlatta a losanghe lilla.
Il passeggero solitario altri non è che il professor Timofej Pavlovic Pnin, esule negli Stati Uniti e titolare di un corso di lingua russa all’Università di Waindell, in viaggio per recarsi a tenere una conferenza presso il circolo femminile di un’altra località della sterminata provincia americana. (da Adelphi)
Vladimir Nabokov: Re, donna, fante
Cartaceo Ce l'ho ★★★★★
Nabokov seziona e riassume tre figure e tre gradi della coscienza, tre stadi della percezione di sé e degli altri: dal malessere profondo e ottundente alla gretta volgarità con il suo lessico primitivo, fino a un intreccio più sottile di aspettative e delusioni. (da Adelphi)
Vladimir Nabokov: Intransigenze
Cartaceo Ce l'ho ★★★★★
Nabokov aborriva le interviste. Eppure, soprattutto quando diventò una celebrità, dovette subirne alcune.
Ma il lavoro di quei malcapitati giornalisti si trasformava in puro pretesto per una strepitosa reinvenzione con cui egli si proponeva innanzitutto di cancellare «ogni traccia di spontaneità, ogni parvenza di effettiva conversazione». (da Adelphi)
Vladimir Nabokov: Lolita
Cartaceo Ce l'ho ★★★★★
... tale è l’abitudine alla sciocca regola secondo cui ciò che fa chiasso è inevitabilmente sprovvisto di una durevole qualità letteraria, tanta era allora l’ignoranza dell’opera di Nabokov che solo pochi capirono quel che oggi è un’evidenza dinanzi agli occhi di tutti: Lolita è non solo un meraviglioso romanzo, ma uno dei grandi testi della passione che attraversano la nostra storia... (cit. Adelphi)