Dislocation

DeRango : 22,33 • DeEtà™ : 3006 giorni

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Il vecchio delinquente d'un Miki Mix...
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Ho un paio di edizioni precedenti a questa e tutte e due recavano le stesse stimmate che tu hai constatato, specie un impressionante pressapochismo nel recensire, e di malavoglia, qualsiasi cosa seguisse il 1973, con colpevoli mancanze negli anni 80 e criminali giudizi di molte altre opere.
Negli scritti dei due figuri numerosi sono i pareri che possono risultare dissonanti coi nostri, posto che ognuno ha i suoi e morta lì, ma i due par proprio che lo facciano apposta, quasi a voler stupire a forza...
Quello che colpisce è la voglia, tutta scaruffiana, di stupire gli astanti con giudizi tranchants e spesso campati in aria, le provocazioni a base di stellette mancanti od eccessive a prodotti meritevoli di maggiore (o di minore, a seconda) valore.
Del Gentile, che peraltro, quando lo senti parlare, mostra competenza, conservo ancora un libello targato 1978, mi sa, tempi di che si chamava "Note di pop italiano", redatto con lo stile d'allora, estremamente politicizzato, ma così estremamente da dare fastidio anche a me che, fino all'86, ho trotterellato coi troschisti del tempo. M'infastidiva, ma allora usava molto, che ogni band, ogni solista, nel rock come nel pop (il pop d'allora era altra cosa,...) come nel jazz,la carriera del/dei malcapitato/i fosse vista solo ed unicamente sotto la lente, a volte deformante, della politica, estremizzando quell'adagio che faceva "il politico è personale e viceversa", che tanti fraintendimenti ha originato, nel tempo...
Oggi il nostro non la butta più in politica, certo, tutto cambia, ma quel tono da maestrino elementare di provincia ce l'ha sempre.
E non lamentarti troppo della copertina di quest'edizione da te recensita: l'edizione del 2014 aveva in copertina nientepopodimenocché... Giovanotti con chitarra al seguito, perdio, Giovanotti, di cui, va d asé, si incensavano più opere che quelle di un santo martire della Causa.
ecco.
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Ueinsciorter, il Lord Officiante del Sax Soprano.
Bravo Gionatano.
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Se avessi, indegnamente, scritto io una recensione su quest'opera l'avrei compilata, in pratica, con le stesse parole e, surtout, con gli stessi spasmi emotivi, fatti salvi i tempi, gli anni in cui si sentivano queste note dalle tv a tubo catodico, ho certo qualche stagione più del Gionatano.
Non avrei, però, citato patologie dermatologiche che, mai, mi afflissero, né prima né durante né dopo l'adolescenza.
Ma per il resto, tutto.
Sempre complimenti ed abbracci al prode Gionatano.
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il Disarticolato di Cortona.
Qual altra definizione lo dipinge meglio?
E parlo a livello fisico ed alivello intellettivo.
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Colonna sonora di Fedez?
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Dopo La Pecora questo è il mio preferito del Principe, davvero.
Bravo Withey.
Sfevo solo tredici anni e cominciavo a masticare politica, alla Cellula di quartiere. I più grandi si dividevano tra sostenitori del non ancora Principe e chi stava coi compagni extra, come si diceva.
Bei tempi, dovevo ancora prendermi la prima botta di sfollagente in corteo, certo.
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Ricordo, con una punta di nostalgia, quando recensivi Sferaebbasta.
Ora Ferro.
Il tuo percorso, invero ondivago, m'incuriosisce.
M'in.
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Dico una cosa sola, due punti, aperte virgolette OH!
Paul Weller 66
30 mag 24
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Uno di quegli artisti che non saprei criticare (negativamente) se non sulla base di preferenze di brani, contesti ed epoche del tutto personali, che nulla tolgono ad una carriera stupenda, dove il nostro si è coperto di gloria sui campi della new wave, del pop raffinato più jazzy, del soul bianco, venati ora di elettronica, ora di folk inglese, ora di tuttumpò...
Lunga vita e prosperità, John William Weller.