Dislocation

DeRango : 22,33 • DeEtà™ : 3006 giorni

Voto:
Mi piace da matti tutto, ma proprio tutto quello che ha fatto il semidio in carrozzina, ma lo devo prendere a piccole/medie dosi, lo so.
Voto:
Mah, nel 92 lavoravo da annieanni e Pezzali/Repetto mi facevano abbastanza cagare, pur avendoli visti anche in concerto (coriste Paola e Chiara, penzumpo'...).
Ora invece Pezzali da solista mi fa cagare se possibiledi più.
Per non parlare di quel gundunassu di Repetto che dopo non aver concluso nulladinulla nella vita ora scrive libri e pontifica quasi filosofeggiando.
Ma mi piace molto il tuo modo di "prendere" un disco, di descriverlo attraverso fatti personali e cazzipropri.
Ed attento a @[IlConte] ... parla sempre di figa ma è notoriamente attratto dal lato passivo del sesso gaio, lo chiamano Saponetta e, se hai frequentato un locale-docce in uno spogliatoio sai perché.
Voto:
Mi hai davvero messo addosso un'irriducibile, irrefrenabile voglia di non ascoltarlo.
Grazie!
Voto:
Poco da discutere su artiste di tale calibro, anche se al brevissimo elenco mi andrebbe d'aggiungere una Patti Smith, una Baez, che so, una Siouxsie, una Grace Slick e ne scordo certo una mezza dozzina ancora, anche forse una Debbie Harry che da frontman di un gruppo di ragazzi non s'è mai fatta trovare impreparata... Tutte, e su fronti diversi, con modi di fare e d'agire differenti, in grado di supportare l'esser femminino e la fermezza d'intenti.
Chi dice "donne con le palle" sia immediatamente passato per le armi ed i suoi resti siano dispersi ai quattro venti, dati in pasto alle fiere.
Oggidì, in tal campo, buio completo o quasi, diciamo nebbia fitta.
Voto:
Anch'io preferisco Zuffanti, per forma, ispirazione e sintassi, ma mi fido comunque di Pardo e della Crac, di cui ho trovato anche cosette su Cilio, per dire... Mi sa che me lo accatto.
Voto:
Avendo avuto tredici anni nel 76 mi son passato tutta tutta tutta l'imbarcatura punk_new wave almeno fino all'82, quando lo Stato mi fece presente che gli dovevo sacrificare un anno di vita, perciò jeans neri, magliette dei Bauhaus e degli Uvox, docmartens, deedondedooor, belalugosisdeed, oh, oh, oh, dislochesciooonn, tutti me li son visti.
Sigh.
Voto:
Niente da dire, gruppo basilare, vera colonna della musica italica tutta.
Nel campo che poi si sarebbe chiamato "prog" ho sempre preferito loro Le Orme, quindi il Banco e poi La Premiata, e pure i Trolls periodo Concerto Grosso/Searching for a land/Ut davano ilbianco in scioltezza. Anche considerando che in Italia abbiamo goduto di una schiera di proggaioli che levati, anche di caratura internazionale, perfino, altroché, perbacco, ohibò.
Voto:
Sul cheesecake siam d'accordo, puah doppio.
Come dici tu, lo zio Pino, dopo un esordio tutto cantautoriale ed incerto, ha sparato una raffica di sei dischi, tra il 79 e l'85, uno più bello dell'altro, tra cui, per me, il suo apice, Bella 'mbriana, in un momento in cui, volenti o nolenti, lui rappresentava la crema della musica italica, l'unico, o quasi, a potersi confrontare coi mostri sacri stranieri, nel rock, nella fusion,nel blues, confrontandosi con musicisti di enorme calibro ("Pat Metheny m'a fatt cagà sotto..." Parole sue...) e ricevendo da tutti, proprio tutti loro, parole di sincera stima.
A metà anni 80, mi sa, Pino intravide una via al mantenimento della carriera che gli permetteva di limitare molto gli sforzi (non aveva più nulla da dimostrare a nessuno ed il cuore gli faceva brutti scherzi...) e si limitò al compitino semplice semplice, con prodotti sempre perfettini, molto ben confezionati ma assolutamente vuoti, senza ispirazione né feeling... La lira gli arrivava lo stesso, l'impegno era notevolmente minore e tutti (???) contenti...
Va da sé che, dopo la metà degli '80, il maggior picco artistico coincisa col maggio rsuccesso di pubblico, e fu la rentrée col gruppo originale per rifare e celebrare Nero A Metà...Non a caso...
Poi ha fatto la fine che ha fatto, e magari ci piace pensare di lui che avrebbe avuto un ritorno di fiamma e di ispirazione, chissà, chissà...
Ci restano quei sei dischi, mica poco,perdio.
Voto:
Avevo sentito da qualche parte del pezzo mancante a Vengo Anch'io, notevole.
La predilezione del primo Jannacci per i brasiliani, Vinìa in testa, lo pone, per me, in una luce se possibile più splendente di quella in cui di solito lo immagino avvolto.
Opera degna di trovarsi tra le sue tre fa podio, nonostante sia un'antologia.
Voto:
Prima di tutto bentornato al prode @[Trofeo] , un abbraccio!
Poi... Mah... Credo che tutta, dico tutta, la carriera solista di Pelù si sia barcamenata tra insopportabili atteggiamenti da rockstar provinciale d'antan e sforzi di petto per emettere suoni realmente rock, ruvidi e basici, che in realtà si sono concretizzati in produzioni pettinate e molto vorreimanonriescopiùdicosì...
Ho avuto la ventura di ascoltare quest' opera grazie ad un collega fondamentalista dei Litfiba e ne ho incassato la stessa sensazione di sempre, quella sopra descritta.
E poi, chi sono io per criticare le emissioni gassose di un ex rocker da casa di riposo sorpreso tra un cambio di pannolone ed un semolino bollente?