Non siamo di fronte ad un capolavoro, ma questo disco rappresenta un ponte che avrebbe traghettato un genere fino ai giorni nostri.

 La formula vincente è rappresentata dal continuo rincorrersi di paranoia e sconfinata dolcezza delle melodie, di accattivante blues e incombenti distorsioni.

La recensione analizza l'esordio "Death Penalty" dei Witchfinder General, pubblicato nel 1982 e ispirato al passato inquietante di Matthew Hopkins. Il disco rappresenta un ponte tra la New Wave of British Heavy Metal e il doom metal, proponendo un sound che richiama i Black Sabbath ma con una maggiore aggressività. Nonostante qualche mancanza di originalità e l'assenza di una hit memorabile, l'album si distingue per atmosfere oscure e una riuscita fusione stilistica. Il cantato di Zeeb Parkes è efficace anche se meno originale, contribuendo all'identità del gruppo. Scopri il fascino oscuro del metal anni '80 con Witchfinder General!

 La forma-canzone tipica del genere viene, in più occasioni, totalmente snaturata e l’assolo ... diviene parte integrante della composizione.

 Personalmente apprezzo moltissimo le sue tonalità da mollette da bucato sul naso… ma capisco anche che le nuove generazioni ... possano storcere i padiglioni di fronte alla voce potente, ma nasalissima, del barbuto biker.

La recensione celebra "Open The Gates" come un album di svolta nella carriera dei Manilla Road, evidenziando la complessità degli arrangiamenti e la forte componente epica. Viene sottolineata l'originalità degli assoli di chitarra e il carattere unico del cantante Mark Shelton, con un mix di critica ironica e apprezzamento. La copertina, firmata da Eric Larnoy, aggiunge fascino al disco e contribuisce al suo successo. Scopri il capolavoro epico dei Manilla Road, un must per gli amanti del metal autentico!

 È il 1989 quando il sipario nero viene rialzato, questa volta per un disco thrash. E, per l'ennesima volta, è capolavoro.

 Il sound della band viene totalmente immerso nel dramma vampiresco.

La recensione celebra l'album 'Nosferatu' degli Helstar come un capolavoro thrash metal che fonde sapientemente tecnica, atmosfera e mito vampirico. Il disco viene descritto come un'opera equilibrata tra violenza e poesia, con stranianti digressioni musicali e una performance vocale di James Rivera al massimo livello. Nonostante un calo nella seconda parte, l'album rimane un'opera di grande spessore, purtroppo sottovalutata all'epoca. Il disco è ancora oggi rilevante e sorprendentemente attuale. Ascolta 'Nosferatu' per scoprire un capolavoro thrash dal fascino oscuro e senza tempo!

 "Deception Ignored è un disco nato al momento sbagliato e nel posto sbagliato, figlio della frustrazione, dell’amaro in bocca e delle promesse disattese."

 "Nulla, o quasi, è prevedibile. La stessa aggressività non è più un concetto diretto e immediato: si è di fronte al prodotto di una mente delirante."

La recensione ripercorre l'evoluzione dei Deathrow fino a 'Deception Ignored', album ambiguo e innovativo, ma carico di frustrazioni e discontinuità compositiva. Pur essendo apprezzato dalla critica e dal pubblico, il disco riflette tensioni e limiti causati da cambi di formazione e scelte discografiche. Il lavoro è un esperimento audace nel thrash metal, difficile ma con momenti di grande creatività e complessità. Scopri il lato più complesso e ambizioso del thrash metal con Deathrow e 'Deception Ignored'.

 "...oh! ...ma questi sanno suonare!?! ...eccomemai?!"

 Un ottimo prodotto, ben suonato e arrangiato, lontano dal topos 'che cavolo è sta roba?!'

Il disco d'esordio "Go And Live.. Stay And Die" dei Vendetta si distingue nella scena thrash metal tedesca degli anni '80 per la sua tecnica superiore e gli arrangiamenti curati. Pur con qualche richiamo a sonorità già sentite, offre varietà, riff intelligenti e una produzione più che dignitosa. I cantanti e la sezione ritmica brillano in un album equilibrato che esprime aggressività e melodia. La band, attiva dal 1984 e ancora in attività con una line-up rimodellata, rimane un punto di riferimento per gli appassionati del genere. Ascolta ora il classico thrash tedesco dei Vendetta e riscopri un gemma tecnica e riffata!

 “Dreamweaver è un capolavoro: lontano sia dal thrash di matrice tedesca che da quello Bay Area.”

 “Ogni canzone sembra non bastare a contenere la furia compositiva del quintetto.”

La recensione celebra "Dreamweaver" (1989) dei Sabbat come un capolavoro thrash inglese, unico per l'epoca in UK, caratterizzato da riff aggressivi, testi pagani e un forte impatto vocale di Martin Walkyer. Il disco rappresenta il vertice creativo della band prima della loro prematura dissoluzione, con un songwriting raffinato e un concept ispirato al romanzo "La via del Wyrd". Nonostante una produzione non perfetta, l'album resta indispensabile per gli appassionati di thrash e metal storico. Scopri il capolavoro thrash UK e lasciati trasportare dal mito di Dreamweaver!