sfascia carrozze

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 Novanta minuti trascorsi apparentemente nel medesimo intervallo d’un fulmineo schioccar di dita tra arzigogolatissime, eleganti suono-intelaiature.

 Una piacevole e, ahinoi infrequente, felice e pregna d’intima soddisfazione audio-nottata.

La recensione celebra la performance intensa e raffinata di Anouar Brahem e del suo trio a Villamassargia, dove la musica araba tradizionale si fonde con sfumature jazz in un ambiente suggestivo. L'interplay tra i musicisti è descritto come straordinario, con un'atmosfera intima e coinvolgente. Il pubblico, nonostante qualche defezione, ha risposto con applausi entusiasti e un bis finale molto apprezzato. Scopri il magico incontro tra jazz e tradizione araba con Anouar Brahem!

 Qodest cibernetic-uomo è irrimediabilmente, completamente, meravigliosamente pazzo!

 Se e quando gli Alieni decideranno di salvare il pianeta Terra sterminando il genere umano, queste tracce potrebbero essere l'ultimo (dis)humano requiem.

La recensione celebra l'album 'Calabi Yau Space' di Dopplereffekt come un'opera musicale cibernetica e folle, capace di evocare mondi alieni e dimensioni alternative. Le tracce risultano ricche di riferimenti fantascientifici e sonorità evolute, con accenni stilistici a Kraftwerk e ad altri pionieri elettronici. L'autore esprime ammirazione per la complessità e l'originalità della musica, sottolineandone l'unicità nel panorama elettronico. La sensazione dominante è di un ascolto che spinge verso riflessioni esistenziali e tecnologiche. Scopri ora l'universo sonoro unico di Dopplereffekt con Calabi Yau Space!

 Una performance davvero con i contro(cotton)fiocchi.

 RobbaDaMatti!!!1 al pianoforte, hanno offerto una pagina ricca d'umanità e acculturante.

La recensione celebra la performance musicale e letteraria di Carlotto, Fariselli, Gianco e Camardi, unendo narrazione intensa e suggestioni sonore. L'evento al centro sociale ha offerto un mix originale tra jazz, live electronics e reading, ricordando le vicende di Beniamino Rossini. Nonostante il pubblico ridotto, l'esibizione è stata di alta qualità e coinvolgente, con omaggi a brani storici delle Ares. Scopri l'intensa fusione tra musica e narrazione in La Terra della Mia Anima.

 Una valida chance per chi senta l’esigenza di (ri)avvicinarsi a sonore sonorità caratterizzate da forte aggressività e ragguardevole peso specifico.

 Codeste lùrido-scassate, volumino(i)se, riattualizzate circonvoluzioni amphetaminiche mi appaiono quanto de mejo s’é pueda conceder in religiuoso offertorio.

Hope For Men è il secondo album del quartetto statunitense Pissed Jeans, un concentrato di noise rock ispirato agli anni '90 e influenze di Jesus Lizard e Unsane. L'album si caratterizza per un sound aggressivo, scarsa propensione melodica e una esecuzione intensa e fantasiosa. La recensione ne sottolinea la capacità di coinvolgere anche chi non è abituato a questo genere selvaggio, definendolo un valido esempio di revival sonoro d'impatto. Una proposta imperdibile per gli amanti del rock intenso e sperimentale. Scopri l'energia di Hope For Men e immergiti nel noise rock autentico!

 Le globali coordinate suono-spazio-temporali inscenate, tranne qualche inatteso quanto inedito para-cameristico episodio... non differiscono sostanzialmente dal passato.

 L'intervento di Sua (Cure)Maestà Mr. Robert Smith... risulta viepiù pleonastico se non completamente evitabile.

Il debutto solista di Paul Hartnoll, noto per il progetto Orbital, offre un album elettro-house sufficientemente lineare e bilanciato. Pur non innovativo, presenta momenti notevoli come "For Silence" con Lianne Hall e "Aggro" con Joseph Arthur. Alcuni esperimenti risultano meno riusciti, e la partecipazione di Robert Smith appare superflua. Un lavoro equilibrato ma non del tutto convincente nel rappresentare la "condizione ideale" del suono. Ascolta The Ideal Condition e scopri le sfumature dell'elettronica di Paul Hartnoll.

 Seppur appaia nella Sua integrità strutturale lavoro complessivamente non disdegnabile et altresì di caratura ben più intrigante rispetto al chiacchieratissimo esordio.

 Opera vivamente consigliata agli astemi e/o ai salutisti tout-court trincatori di gorgheggiante (ancorchè imbottigliata) aQua.

H2Odio di Alex Infascelli è un film sperimentale che si distingue per la sua audacia stilistica e una colonna sonora monocromatica di Steve Von Till. La distribuzione innovativa attraverso edicole e giornali punta a superare i costi tradizionali. Pur con qualche limite nella gestione di elementi sperimentali, il film risulta intrigante e consigliato agli amanti del cinema alternativo. Scopri il cinema alternativo italiano con H2Odio, ora disponibile in edicola!

 Una struttura filmica dominata e permeata da una immobilità quasi paradossale.

 Il primo quarto d’ora sembra durare una autentica eternità.

Few Of Us di Sharunas Bartas è un'opera intensa e volutamente estenuante, dove il silenzio e la lentezza dominano in un paesaggio naturale incontaminato. Il film, senza dialoghi e con lunghi piani sequenza, riesce a catturare una dimensione sospesa tra realtà e delirio. Presentato a Cannes nella sezione Un Certain Regard, è un esempio emblematico di cinema d'autore che sfida le convenzioni narrative tradizionali. Scopri l'arte del silenzio con Few Of Us, un capolavoro di Sharunas Bartas.

 "Festen è un'opera scorbutica, irriverente e a tratti causticamente esilarante."

 "Il film colpisce per l'efficacia e la sobrietà nel denunciare la bieca bassezza insita nell'animo umano."

Festen è il film d'esordio di Thomas Vinterberg e primo titolo del movimento Dogma 95, noto per la sua rigida estetica e il suo approccio radicale. La pellicola, ambientata in una festa familiare, mette in luce ipocrisie e tensioni nascoste con ironia e causticità. Il film sorprende per la sua sobrietà e la profonda analisi dell'animo umano, confermandosi un classico del cinema indipendente danese degli anni '90. Scopri il rivoluzionario cinema di Festen e il movimento Dogma 95!

 “Heavydale è rigogliosa, densa e caustica come i Trans Am, ma osa ulteriormente.”

 “Un’opera futuribilmente trapassata? Sorpassatamente lungimirante?”

The Esthetik Of Destruction, l'album d'esordio di Kling Klang, propone un heavy experimental krautrock capace di unire vintage synth a sonorità moderne. La recensione sottolinea la forza delle tracce più significative, il richiamo alle atmosfere settantiane e la capacità innovativa del gruppo. Un lavoro che fonde storia e futuro con audacia e personalità. Ascolta Kling Klang e immergiti nel krautrock sperimentale unico e potente!

 «La prospettiva cosmica è sempre interessante. Parliamo sempre in termini di spazio 'là fuori' ma in realtà noi pure siamo 'la fuori' nello spazio» Robert Mazurek

 «Un autentico e possente elisir di lungo ascolto per chi è alla persistente ricerca di nuovi audio-stimoli e soddisfacenti percezioni pentagrammatiche.»

La recensione celebra l'album 'We Are All From Somewhere Else' dell'Exploding Star Orchestra guidata da Rob Mazurek, evidenziandone la ricchezza sonora e l'originalità nel mescolare jazz contemporaneo, improvvisazione e influenze cosmiche. L'opera è descritta come un viaggio musicale denso, fantasioso e spettacolare, capace di soddisfare gli ascoltatori più curiosi e aperti a nuove stimolazioni sonore. La qualità esecutiva e l'integrazione di vari elementi jazz e psichedelici la rendono un ascolto stimolante e affascinante. Scopri ora il viaggio sonoro cosmico dell'Exploding Star Orchestra!