CosmicJocker

DeRango : 14,60 • DeEtà™ : 3648 giorni

Voto:
Non lo conosco, comunque mi viene da dire che bisognerebbe ascoltare più musica senza testi cantati o declamati o di lingua inventati espressi..

Questo sì che sarebbe """politico""" : lasciar spazio all'immaginazione del prossimo.
Voto:
Saper impastare il silenzio con il suono è davvero il pane degli angeli..
Voto:
Credo che quando dici "corsa senza fine" cogli il punto, per questo mi sento di modificare un po' ciò che direbbe la Hack: "chi vivrà (in fondo) NON vedrà"
Voto:
"A volte tenere un piedino nel passato salva dal pedissequo abbeverarsi alle sole fonti del momento". Sì, sì e ancora sì..
Voto:
Devo ammettere che più che la farfalla mi sta simpatico il calabrone. Che non sa che non potrebbe volare, eppure vola.
Oppure vola proprio perché non sa che non potrebbe volare..
Voto:
L'ascolto mi ha "imbarzottito" in effetti..
Voto:
Ma sul serio c'è ancora qualcuno che dà credito al fantomatico american dream? Cioè che "nella nazione più ricca della Terra, a fianco di tanti benestanti convivono milioni di persone che hanno perso la sicurezza economica" immagino sia evidente da almeno quattro generazioni negli stessi USA; provate, per esempio, a leggervi cosa dice Miller a proposito del sistema americano in "Tropico del Capricorno"  (libro scritto nel '39!).
Poi magari sto film è una bomba, ma io non credo che i nuovi poveri "avevano creduto che l'american dream fosse eterno, ma hanno avuto un brusco risveglio ed ora vagano raminghi negli spazi yankees": hanno avuto un brusco risveglio "semplicemente" perché nel mondo in cui viviamo si può venire stritolati da un momento all'altro dagli ingranaggi di un sistema disumano e tentacolare, ma tutt'altro che imprevedibile.
Voto:
Chiaramente Lev Nikolaevic non si discute, ma nel periodo successivo alla "crisi mostica" l'ho sempre trovato troppo unidirezionale per così dire. Mi pare che speculi sulla vita umana per trovare prove che confermino le sue idee.

Concordo con Čajkovskij quando diceva che “una volta, col semplice racconto di un episodio della vita di tutti i giorni, sapeva suscitare le impressioni più profonde. Adesso commenta testi e pretende un monopolio esclusivo nelle cose di fede e di etica. Il Tolstoj di un tempo, il narratore, era un Dio; l'attuale non è che un sacerdote.”

Per me l'ultimo capolavoro rimane "La Morte di Ivan Ilic" dove non è ancora così sbilanciato verso la missione che si auto-imponeva. Insomma, considerando le opere più importanti a "Resurrezione" dò tre stelle (sottolineamdo che le 3 stelle a Tolstoj sarebbero 5 per molti altri).