CosmicJocker

DeRango : 14,60 • DeEtà™ : 3645 giorni

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"E' ancora troppo facile?": sì.
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Troppo facile così...
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Mi hai incuriosito.. E, tra l'altro, mi hai anche fatto venir voglia di bussare alla porta del buon vecchio Aphex che è da troppo che non vado a trovare..
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Artaud è stato un eretico, un genio, un visionario.
Si può dire, estremizzando un pochino, che tutta la prassi del teatro d'avanguardia del '900 discenda da "Il teatro e il suo doppio" (non lo dico io, lo dice la storia). Con questo testo Artaud non solo ha ricollegato il teatro alle sue radici rituali, subliminali, sociali, ma ha puntellato gli aspetti "energetici" con nozioni molto pratiche: l'eliminazione della dittatura del testo, la statura drammatica (pioniere tra i pionieri, eccettuato Strindberg) che avevano per lui luci di scena, costumi, scenografia, oggetti.
"il teatro e il suo doppio" è un libro che consiglierei a tutti (anche a chi del teatro non frega un cazzo).
Artaud era anche un pazzo furioso (non lo dico io, lo dice la sua storia). Negli ultimi anni della sua vita ha scritto delle "poesie", le cosiddette glossolalie: un pastone di parole onomatopeutiche e senza significato alcuno che, secondo Artaud, avrebbero potuto, se recitate ad alta voce, aprire porte di altri mondi.
La malattia mentale l'aveva bruciato: queste glossolalie non le consiglierei a nessuno (anche a chi si interessa di poesia).
Artaud era un artista dal talento purissimo? Cazzo sì! Era anche un malato di mente sconclusionato? Cazzo sì!
L'importante è discernere. Che cosa otterrei se a una persona che non conosce Artaud parlei per prima cosa degli aspetti più alienati della sua mente?
Mac stimo e la tua intelligenza e la tua sensibilità (e lo sai), ma davvero: se per presentare questo scienziato parti da quelle che mi paiono le sue glossolalie (Artaud sono sicuro fosse in buona fede almeno) e puntelli il tutto dicendo che un eretico prende le cose da un altro mondo (nella prassi scientifica poi!) per "giustificare" le sue "analisi"...
Non posso negare la mia... Riluttanza.
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Che chicca!

Forse anch'io non avrei inserito le note, ma chicca è e chicca rimane..
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Molto bello il pezzo, da cazzoni disarticolati con pandemonio finale..
E, al solito, pagina che rende l'idea..
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Super..
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Mi sa che per certi dischi ci vuole il recensore giusto...
... Ho idea che il tizio in questione approverebbe le frizzoserìe Luludiesche per il suo lavoro...
(il titolo del disco è bellissimo!)..
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Ma ancora nessuno ti ha detto che sei COMPLETAMENTE pazzo?
Comunque il "concept sui pensieri d’amore di un gorilla" dev'essere tanta roba..
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Obmana è un grande anche se ormai l'ho un po' perso di vista.. Questo disco mi manca a dire il vero..