"Lei ti prenderà le mani e ti farà toccare tutto ciò che di viscido, sporco e meschino la vita ha da offrire."

 "Potrai dirti di aver raggiunto il limite solo quando realizzerai di essere davvero pronto a farti ammazzare per lei. Anzi, a farti ammazzare da lei. Ed esserne felice."

La recensione esplora la tormentata relazione tra i protagonisti, catturando la tensione tra amore, menzogna e disperazione. Il film di Truffaut viene celebrato per la profondità emotiva e la complessità dei personaggi, mettendo in luce una narrazione intensa che sfida la ragione e coinvolge profondamente lo spettatore. Scopri ora questo intenso dramma di Truffaut e lasciati coinvolgere dalla passione di Julie!

 "È come se, fra questi solchi neri di vinile, fosse rimasto impresso qualcosa di più del casino che un basso, un paio di chitarre e una batteria sanno produrre."

 "La musica di una manciata di ragazzini con i capelli lunghi, le barbe incerte e le magliette nere."

Pubblicato nel 1986, "Possessed by Fire" è il debutto degli Exumer, quartetto thrash metal di Francoforte. Sebbene non sia un capolavoro di originalità, il disco riesce a trasmettere energia e sincerità tipiche di una giovane band. La recensione evoca un forte senso di nostalgia per l'epoca d'oro del thrash metal, sottolineando riff aggressivi e un cantato ruvido ma coinvolgente. Un album prezioso per gli appassionati del metal teutonico e degli anni '80. Riscopri il thrash metal teutonico con "Possessed by Fire" di Exumer!

 La rapina non è una partita a scacchi in cui ciascun pezzo può muoversi autonomamente, ma un complicato gioco ad incastro in cui ogni tassello deve farsi trovare al suo posto, al momento giusto.

 Forse è solo il destino, di fronte al quale non ha alcun senso tentare di scappare, quella proverbiale "ironia della sorte" che ama indossare le fogge più strane solo per farsi beffe di noi e dei nostri sogni.

La recensione esamina The Killing di Stanley Kubrick, un thriller del 1956 che racconta una rapina perfetta guidata da cinque personaggi sfortunati. Il film si distingue per la sua struttura temporale spezzata e la rappresentazione dei difetti umani che compromettono il piano. Kubrick mostra con maestria il delicato equilibrio di un meccanismo a orologeria, approfondendo le motivazioni e le debolezze di ogni protagonista. La recensione ne elogia l'ingegno narrativo e la tensione costante, sottolineando il valore duraturo del film nel genere noir. Scopri il capolavoro noir di Kubrick e immergiti nel meccanismo perfetto della rapina.

 "Solo il dolore ci rende coscienti di avere un corpo" (Shinya Tsukamoto, 1995)

 "Il pugno che fa sgorgare il sangue è un colpo alla diga di freni inibitori e convenzioni che imprigionano la vita di Tsuda e Hizuri"

Tokyo Fist di Shinya Tsukamoto esplora la violenza repressa nella vita quotidiana giapponese e il conseguente risveglio fisico e psicologico dei protagonisti, intrappolati nella monotonia metropolitana. Attraverso l'intrusione di un pugile professionista nella vita di una coppia apatica, si sviluppa un racconto intenso di mutazione personale e liberazione interiore, espresso con una forte rappresentazione corporea. Il film, carico di tensione ed energia, è un viaggio nel dolore e nella consapevolezza di sé. Scopri il dramma intenso e la violenza nascosta di Tokyo Fist, un cult di Tsukamoto da non perdere!

 Forse perché la peggiore delle mutazioni è quella che lascia integro il corpo, ma stravolge la mente, tanto che nemmeno la morte può cancellarne gli effetti.

 Tu non hai scopato con Claire se non ne parli con me!

Dead Ringers di David Cronenberg esplora la complessa relazione tra due gemelli identici ma caratterialmente opposti, analizzando la mutazione psicologica e il declino mentale generato dall'amore e dalla gelosia. L'opera evita il tipico gore cronenberghiano per concentrarsi su un decadimento oscuro e silenzioso. Jeremy Irons offre una performance eccezionale nel doppio ruolo, rendendo un affresco inquietante ma affascinante della mente umana divisa. Scopri il tormento dei gemelli Mantle in questo capolavoro psicologico di Cronenberg!

 Forse Scott "Wino" Weinrich non ha inventato il Doom rock. Di certo, con "Jug Fulla Sun", lo ha preso per mano e lo ha portato dove non era mai stato.

 Il monolite si è liquefatto in una pozzanghera multicolore, una melma calda che ti si avvinghia alle caviglie e lentamente comincia a tirarti verso il basso, come un vortice ipnotico di un qualche fluido nero e colloso.

La recensione celebra 'Jug Fulla Sun', il primo album degli Spirit Caravan guidati da Scott 'Wino' Weinrich. L'album rinnova il Doom rock con atmosfere psichedeliche, influenze southern e momenti di intensità punk. L'autore sottolinea come l'opera porti il genere verso nuovi orizzonti mantenendo la sua anima profonda e tribale. Un viaggio sonoro intenso e visionario, dal sapore caldo e avvolgente. Ascolta ora 'Jug Fulla Sun' e scopri il Doom rock reinventato da Spirit Caravan!

 "Era giunto il momento per altre scene musicali di raccogliere il testimone britannico per evolverlo fino a farlo giungere ai lidi sonori odierni."

 "Blitzkrieg rimane comunque un’ottima testimonianza di quella che fu la NWOBHM e forse l’ultimo grande disco del movimento."

La recensione celebra 'A Time Of Changes' dei Blitzkrieg come un solido album heavy metal anni '80, con chitarre incisive e l'interpretazione vocale di Brian Ross. Pur senza innovazioni rivoluzionarie, il disco è una testimonianza importante della NWOBHM e uno degli ultimi capitoli di un movimento leggendario. La produzione e alcune scelte stilistiche risultano datate, ma il lavoro resta apprezzabile e consigliato agli appassionati del genere. Scopri la storia e il sound della NWOBHM con 'A Time Of Changes' dei Blitzkrieg!

 No One Rides For Free è tutta musica per fare i tabbozzi col finestrino abbassato e lo stereo a palla.

 I Fu Manchu hanno tirato fuori l’olio solare e le camicie hawaiane.

L'esordio del 1994 dei Fu Manchu evoca un rock anni '70 carico di fuzz e atmosfere californiane. L’album mescola riff potenti con un’energia estiva, differenziandosi dal sound desertico dei Kyuss. 'No One Rides for Free' è perfetto per chi ama la musica da viaggio con un tocco southern e distorsioni monumentali. Un mix di sonorità da spiaggia e strade assolati, ideale da ascoltare con il finestrino abbassato. Scopri il fascino vintage di Fu Manchu e accendi la tua estate con questo rock potente!

 Quando suona Lui la chitarra, sembra sempre che Iommi se la stia spassando con uno di quegli ampli col cono lessato con cui i Blue Cheer si dice una volta abbiano ammazzato un malcapitato cane.

 È la vecchia scuola del Doom che, nel 1984, apre le iscrizioni.

La recensione esalta il primo album dei Saint Vitus come un capolavoro del doom metal, caratterizzato da ritmi lenti e ossessivi e una forte personalità sonora. La chitarra fuzz di Dave Chandler e la voce teatralmente imperfetta di Scott Reagers rendono unica l’opera, accompagnate da una sezione ritmica incalzante. L’album si presenta grezzo, ma sincero, evocando atmosfere dark tipiche degli anni '80. Un classico imprescindibile per gli amanti del metal più oscuro e lento. Ascolta ora il debutto leggendario dei Saint Vitus e immergiti nel doom metal autentico!

 MirrorMask rappresenta un valido motivo per non mettere più piede in un cinematografo.

 Troppo poco, insomma, se si pensa alle potenzialità del progetto e dei suoi autori, alle aspettative ingenerate nel pubblico e alle speranze dello stesso.

MirrorMask, realizzato da Dave McKean e scritto da Neil Gaiman, delude per una trama banale e parecchi cliché fantasy. Sebbene l'aspetto visivo e alcune idee siano riuscite, la sceneggiatura povera e la regia inesperta penalizzano il film. La computer grafica appare datata e non all'altezza, con un uso eccessivo e poco armonioso dei colori. Un'occasione sprecata per due creativi di talento, che però non riescono a trasferire al cinema la loro visionarietà. Scopri cosa non ha funzionato in MirrorMask e leggi la nostra recensione completa!