CosmicJocker

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 Isidore Ducasse è un poeta, il binomio Lautréamont/Maldoror è la sua patologia.

 L'autore conduce il linguaggio a una sorta di autofagia congenita.

La recensione celebra "I Canti di Maldoror" di Lautréamont come un capolavoro nichilista e visionario che ha sfidato le convenzioni poetiche del XIX secolo. Il testo evidenzia la densità, la potenza visiva e la forza ribelle dell'opera, segnata da un'esistenza di dolore e isolamento dell'autore. Lautréamont è presentato come un eretico che ha demolito la poesia tradizionale con una scrittura oscura e violenta, lasciando un'impronta indelebile nel panorama letterario. Immergiti nell'oscurità e nella genialità di Lautréamont leggendo "I Canti di Maldoror" oggi stesso!

 Ore6:00delprimogiornodiunanuovavita. Partire! Partire per non tornare, partire per rinnovarsi, partire per non morire.

 Per ricominciare, per andare avanti, devo provare a liberarmi. Ecco cosa dicono quelle morbide linee di violoncello che strisciano nel sound con ferma dolcezza.

La recensione dipinge un percorso musicale e emotivo attraverso l’album The Sea and the Bells di Rachel’s, evocando immagini di partenza, solitudine, speranza e rinascita. L’intreccio di violino, pianoforte e violoncello disegna atmosfere intense e riflessive. Il testo suggerisce una profonda intimità tra l’ascoltatore e la musica, che accompagna un viaggio metaforico e reale tra mare e memorie. Il giudizio finale è molto positivo, sottolineando la capacità evocativa e la poesia di questo lavoro. Ascolta The Sea and the Bells e lasciati trasportare nel viaggio sonoro di Rachel's.

 Una vera e propria dichiarazione di guerra all’ortodossìa Naturalista che, più che un sogno, presentiva l’incubo della sua fine.

 “Benvenuti nel futuro!” sembrava voler dire Strindberg ai suoi contemporanei. E aveva ragione.

La recensione celebra 'Il Sogno' di August Strindberg come un'opera rivoluzionaria che segna una svolta nel teatro moderno. Vengono approfonditi il carattere tormentato dell'autore, la rottura con il Naturalismo e le innovazioni simboliste nella struttura e nella scenografia del dramma. Il testo è riconosciuto come fonte d'ispirazione per autori teatro del Novecento come Beckett, Brecht e Ionesco. Scopri il capolavoro teatrale che ha rivoluzionato il palcoscenico moderno!

 Basinski concepisce poemi esistenziali, ne ha il talento e la visione.

 Bisogna immaginare quei corvi felici.

La recensione esplora Shortwavemusic di William Basinski come un poema sonoro che unisce musica concreta e ambient in atmosfere oscure e rarefatte, ispirate al dipinto di Van Gogh con i corvi. Il disco evoca inquietudine, nostalgia e una flebile speranza di fuga dall'inferno umano. Basinski costruisce un viaggio esistenziale tra loop metallici e melodia subliminale, proponendo un sound simile a un Requiem postmoderno, ricco di tensione e suggestione poetica. Ascolta Shortwavemusic di Basinski e lasciati trasportare in un viaggio sonoro profondo e emozionante.

 Ci sono autori e libri che hanno il potere di bypassare l’atto razionale della scrittura per restituirci la purezza del pensiero appena nato.

 Michaux passa con disinvoltura da una sinapsi all’altra risultando puntiglioso, leggero, umorista e visionario senza mai essere pedante o allucinato.

La recensione esplora la scrittura unica di Henri Michaux in Passaggi, un'opera composta da frammenti che riflettono divagazioni mentali e introspezioni. Michaux fonde realismo e surrealismo, offrendo un viaggio fra pensieri in libertà con precisione e ironia misurate. L'autore si distingue per il suo approccio analitico alla poesia e alla vita, influenzato da esperienze con LSD e mescalina. Passaggi emerge come un testo dal fascino enigmatico e dalla malinconia concreta. Immergiti nelle divagazioni poetiche di Michaux e scopri un universo mentale unico!

 "AncientFuture ha un senso solo se rapportato a OceanFire."

 "L'affogato non ha più paura o terrore, ma è solamente grato per la sua solitudine."

La recensione analizza 'AncientFuture' di Christopher Willits e Ryuichi Sakamoto come un'opera ambient che trascende sentimenti di dolore e rimpianto per approdare a una quiete meditativa. L'album è visto come complemento di 'OceanFire', offrendo un'intima esplorazione del presente attraverso un sound minimale e stratificato. La combinazione di pianoforte, synth e chitarra crea un'atmosfera contemplativa e sospesa nel tempo. Ascolta AncientFuture e immergiti in un viaggio sonoro profondo e meditativo.

 Il mare, le sue viscere rimestate dalla danza sconnessa di bordoni elettronici che si ricominciano dalle loro fini.

 Riuscire a piangere è una benedizione.

La recensione di Ocean Fire descrive un viaggio sonoro immersivo e poetico tra onde, ricordi e sensazioni intense. L'album fonde elettronica e strumentazione acustica per creare un'esperienza ambient ricca di contrasti e profondità emotiva. Il dialogo fra i suoni di Willits e Sakamoto evoca immagini di mari tempestosi e momenti di calma riflessiva, offrendo un ascolto coinvolgente e meditativo. Scopri Ocean Fire, un viaggio sonoro tra mare e emozioni profonde.

 Perditi uomo! Perditi nei droni tentacolari che come muschio selvatico si avvitano sul tronco del tuo spirito!

 Ora sto. Immobile. E mi perdo in lunghe e profondissime meditazioni simili all’argentea onda di una Jenseits degli Ash Ra Tempel.

La recensione dipinge Portal di Windy & Carl come un’esperienza musicale immersiva e contemplativa. Attraverso metafore naturali e riferimenti a influenze psichedeliche, l’autore invita l’ascoltatore a perdersi nei droni e nelle texture sonore dell’album. Un invito a rallentare, vivere il suono come meditazione e trovare pace interiore. Lasciati trasportare dalle onde sonore di Portal e scopri un nuovo universo musicale.

 Forse Godot non arriva perché lo si aspetta nei posti sbagliati.

 Un’attesa che si è scordata di essere tale e diventa l’ostinata fissità di una coscienza che osserva le crepe lungo i muri.

La recensione di Julius Caesar di Smog dipinge un album profondamente intimista, fragile e malinconico. L'opera evoca un senso persistente di attesa e assenza, attraverso sonorità lo-fi e arpeggi delicati. Il confronto con artisti come Nick Drake e Syd Barrett sottolinea l'atmosfera sospesa e personale del disco. Il risultato è un ascolto coinvolgente e riflessivo, dove l'assenza diventa protagonista. Scopri l’intimità sonora di Julius Caesar, ascolta ora Smog.

 ‘Faint’ è una Fenice che risorge ogni secondo dalle sue ceneri rinnovando impercettibilmente il piumaggio, un microcosmo in continuo divenire.

 Proviamo a isolare i segmenti delle ore, proviamo a spaccare in quattro i capelli dei minuti: quante cose, troppe cose…

La recensione di 'Faint' di Taylor Deupree evidenzia un lavoro sonoro delicato e in continua metamorfosi, arricchito da field recordings e atmosfere immersive. L'album è descritto come un microcosmo dinamico che riflette il tempo e la memoria. Le sonorità evocano un sottile equilibrio tra familiarità e novità, caratterizzate da un mood elegante e meditativo. Scopri l’intensità sonora e l’atmosfera unica di 'Faint' di Taylor Deupree.