ECCO LA VERA INTERVISTA CHE NON E' ANDATA IN ONDA. GRAZIE AMYL PER LE TUA COLLABORAZIONE.
E con questa sono tre.
Nemmeno per i Ramones ho scritto tanto quanto per Amyl And The Sniffers. È la vecchia legge del carro di buoi. «… Amyl e gli Sniffers sono qui e ora, forse la cosa più bella capitata alla musica punk nel nuovo secolo dopo Amyl senza gli Sniffers.».
Quello che segue è il resoconto –che devo adulterare prima di pubblicare, per non compromettermi– di una serie killer di domande che ho proposto al gruppo di Melbourne soltanto per amore della bella musica.
Per iniziare, potete raccontarmi qualcosa sugli inizi della band e introdurre brevemente i componenti?
Amyl and the Sniffers started early 2016. I sing.
[Minchia, mi devo fare una ricerca per rimpolpare la risposta o va bene così?]
Nonostante siate australiani, il vostro stile musicale sembra molto vicino al punk australiano (Saints, Victims, Fun Things). Comunque, ci sono gruppi che vi hanno particolarmente influenzato oltre ai Ramones, quelli di “I Don’t Wanna Be a Pinhead No More…” [collegamento audio dal DeBe].
Ok, Ok, stop singing! Please! Pleeeeease! I think we gather influence from a variety of sounds and bands but you. And we subscribe the petition
#BASTARANONES. Che rapporti [gemito] avete colla distribuzione di musica in rete?
Haw you listen the track number two on “Big Attraction”?
[Omissis]
Penso che il tour del prossimo anno vi porti a suonare fuor dall’Australia. Cosa provate a sapere che suonerete dall’altro capo del mondo, dove non camminiamo con la testa in giù? Ma state diventando famosi (perché sarebbe una gran cosa)?
Fuck you. Can't wait for it all.
Per finire, mi raccontate qualcosa dell’attuale scena rock australiana e mi suggerite qualche gruppo da tenere d’occhio, oltre a voi naturalmente?
Su what? Sure!
With love, Amyl