I cinque brani di “No Polyester Please...” vivono di una lucentezza intrinseca e camminano lungo le colorate vie di Haight-Ashbury.

 Come ingrata e befferda è stata la sorte con gli Illiterate Beach.

Illiterate Beach hanno pubblicato nel 1987 l'EP 'No Polyester Please...', un lavoro che, seppur passato inosservato all'epoca, mostra una ricca fusione di psichedelia e folk rock californiano. Con soli cinque brani registrati a Minneapolis, l'EP è intriso di influenze leggendarie e un'atmosfera nostalgica che vale la pena riscoprire. La recensione ne celebra il valore artistico e il viaggio emotivo attraverso un tempo ormai passato, segnalando come una gemma nascosta del panorama musicale degli anni '80. Ascolta ora l’EP 'No Polyester Please...' e scopri un capolavoro nascosto della psichedelia anni '80.

 Weller ha gettato gli anfibi nella Senna e, preso a braccetto il gigante Talbot, ha imboccato la 42 rue des I°arrondissement.

 Introducing: The Style Council non è uno Krug Clos d’Ambonnay del 1995 ma un onesto, piacevole Vermut che ha avuto il merito di preparare il terreno al capolavoro dell’anno successivo.

La recensione analizza 'Introducing: The Style Council', album d’esordio del gruppo di Paul Weller, segnando un cambio di rotta verso un elegante mix di jazz, soul e pop nel 1983. L’autore utilizza un tono ironico per raccontare la trasformazione artistica e lo stile sofisticato del disco, evidenziandone la raffinata ispirazione Motown e le atmosfere parigine. Nonostante qualche scetticismo iniziale dei fan, il lavoro è visto come una solida premessa per il successo successivo della band. Scopri l’eleganza e il fascino di Introducing The Style Council, un classico da ascoltare!

 Stanotte usciamo per dare un senso al nostro tempo, per sentirci ancora quel che un giorno non saremo più.

 Joe canta il riscatto della vita e lo fa con stile, come una calda brezza che squarcia l’oscurità nel cielo della "grande mela".

La recensione dipinge una suggestiva atmosfera metropolitana di New York, accompagnata dalla musica di Joe Jackson in 'Steppin' Out'. L'autore racconta le sfumature notturne, le luci e i sogni di una grande città, sottolineando come la canzone evochi giovinezza e la voglia di evadere. Lo stile narrativo è poetico e coinvolgente, che esalta il lato emotivo del brano. L'album viene presentato come una colonna sonora ideale per la notte newyorkese. Scopri la magia di Joe Jackson e lasciati trasportare nella notte di New York!

 Una suora. Un bambino sotto la suora. Un ghiacciolo in bocca al bambino. Un ghiacciolo in bocca alla suora.

 Bastano una manciata di note e di riff e si spicca il volo; e per chi soffre di vertigini come me conviene rimanere con i piedi per terra.

La recensione esplora il terzo album omonimo dei Deviants, sottolineandone la fusione tra musica rock psichedelica e influenze della pop art. Il testo esalta l'intensità delle atmosfere create dalle chitarre e dalle voci, arricchite da un'immaginario provocatorio e ironico. L'autore apprezza la capacità della band di stimolare la fantasia e di proporre un rock autentico e coinvolgente, senza però dimenticare riferimenti culturali e simbolici. Scopri il fascino unico di The Deviants #3, ascolta ora questo capolavoro psichedelico!

 La musica fluisce, scorre dolce nei solchi del dischetto, aleggia nelle ore pomeridiane, nei giorni della mia adolescenza.

 Solo una fonovaligia sbucata dal nulla, un 45 giri con un viso lentigginoso in bella mostra e un bel lato B che difficilmente dimenticherò.

La recensione è un racconto personale e nostalgico che parte dal ritrovamento di una fonovaligia Lesa con 45 giri di artisti italiani anni '60 e '80, tra cui Rita Pavone. Il recensore si immerge nei ricordi d'infanzia e adolescenza, evocando un'atmosfera familiare fatta di musica, dolci fatti in casa e momenti spensierati. Il lato B 'Che M'importa del Mondo' diventa simbolo di un tempo passato e di un legame affettivo con la musica e la famiglia. Un viaggio emozionante nel tempo, fatto di suoni e sensazioni indimenticabili. Scopri il fascino vintage di Rita Pavone e lasciati trasportare dalla nostalgia!

 "Pale Green Ghosts sprizza angoscia da ogni poro ma non si piange addosso, esorcizzando le inquietudini con un sottile, rassegnato humor."

 "È un lavoro a lento rilascio, bisogna farlo sedimentare per bene prima di coglierne le delizie."

La recensione esplora Pale Green Ghosts di John Grant, evidenziandone il carattere introspettivo e le atmosfere tra elettronica e acustica. Viene sottolineata la capacità del cantautore di esorcizzare i propri demoni con intensa poesia e sottile ironia. Le collaborazioni e i temi personali rendono l’album un viaggio profondo tra oscurità e speranza, consigliato a chi ama la musica riflessiva e autentica. Ascolta Pale Green Ghosts e scopri il mondo emotivo di John Grant.

 Dalle brumose, sulfuree sponde della Svezia è salpato un drakkar straripante di leggende inenarrabili, incantesimi e incubi sonori.

 "Dead Magic è un'attenta e brillante ricerca nelle spirali del suono, la sperimentazione che porta un vento nuovo nell'universo della quinta arte."

La recensione analizza il lavoro di Anna von Hausswolff nel suo album Dead Magic, mettendo in luce la combinazione tra un organo a canne unico e le radici mitologiche norrene. Viene apprezzata la capacità dell’artista di fondere atmosfere doom, drone e neoclassica, creando un viaggio sonoro intenso e avvolgente. L'autore sottolinea anche il collegamento tra musica e cultura scandinava, oltre all’efficace evocazione artistica che riesce a trasportare l’ascoltatore in un mondo arcano e profondo. Ascolta Dead Magic e lasciati trasportare dall’oscuro incanto di Anna von Hausswolff.

 "Gira ha voluto stupirci ancora (come sempre) con un lavoro acustico."

 "Il plumbeo ‘Nebraska’ springsteen-iano di Gira si sviscera in dieci allucinanti e allucinate tracce dal sapore distopico."

La recensione celebra il ritorno di Michael Gira con 'What Is This?', un album minimalista e acustico dei Swans che mette in luce un songwriting nudo e autentico. L'opera esprime inquietudini contemporanee con atmosfere distopiche e crepuscolari, confermando l'originalità e la genialità di Gira. L'approccio artigianale e introspettivo si distacca dal passato esplosivo della band, regalando un ascolto intenso e riflessivo. La raccolta indipendente tramite crowdfunding sottolinea l'integrità artistica di Gira. Ascolta ora 'What Is This?' per entrare nel mondo acustico e visionario di Michael Gira.

 "Le Fate Rosa sono ritornate!"

 "Un disco non deve necessariamente essere messo a confronto con i suoi predecessori per essere giudicato buono."

L'album 'Kill 'Em & Eat 'Em' segna il ritorno dei Pink Fairies con un sound aggiornato agli anni '80, tra synth e riff rock. Il disco mantiene l'anima della band, pur smussando alcune asperità e adottando un approccio più accessibile. Con influenze punk e tematiche personali e politiche, l'album conquista pur senza eccessi, offrendo un equilibrio tra nostalgia e rinnovamento. Scopri l’evoluzione dei Pink Fairies con questo album iconico!

 La solitudine come condizione ineluttabile per l'erudizione dell'individuo.

 Un flusso sonoro di rarefatte siderali suggestioni in totale disperazione.

L'album 'Solitude' di King Midas Sound esplora la solitudine come condizione ineluttabile e catartica, intrecciando atmosfere ambient e drone con testi di Roger Robinson. Il lavoro evoca temi di abbandono, perdita e rassegnazione con un'impronta sonora cupa e profonda. Un'opera complessa consigliata a chi ama soundscape intensi e meditativi, firmata dall'etichetta berlinese Cosmo Rhythmatic. Ascolta ora 'Solitude' e immergiti in un viaggio emotivo sonoro unico.