That's The Way I've Always Heard It Should Be - Lou Bond
Ma sarò rincoglionito......
Ecco un brano. Ma gli altri sono anche più belli!
 
(5+5) oscure perle black (4). Per Imasoulman. Som, sangue e raça - Dom Salvador e Abolição
Tim Maia (lo so che lo conosci!) mi ha aperto un mondo: la commistione tra funky soul e bossa!
C'è della roba pazzesca! Tipo questi.
 
(5+5) oscure perle black. Per Imasoulman tyrone davis can i change my mind
Dove l'ho già sentito quel giro di chitarra?
Tyrone "the wonder boy" ne ha fatte ancora un paio di hits ma in quanti lo sanno?
 
(5+5) oscure perle black. Per @[imasoulman] The Politicians Featuring McKinley Jackson - The World We Live In - 1972
Questo è un CAPOLAVORO!
Neri, incazzati, cazzuti.
Tre funky e free jazz, anticipando un sacco di roba.
Ma non sono una meteora, pensa che erano il gruppo che lavorava con Holland-Dozier-Holland!
 
(5+5) oscure perle black. ROY HAMILTON - UNCHAINED MELODY 1955
Serie dedicata ad @[imasoulman]
Sì, perché mi piace il rischio....
Quando si gioca con la prima in classifica se si pareggia è già un buon risultato! Ma anche perdere giocando a viso aperto va bene.... Così se riesco a stupire il buon Ima e, magari, a fargli scoprire un piccolo classico che gli è sfuggito sarà - per me - un bel colpo.
Per tutti gli altri (che non sono enciclopedici come il nostro) spero che l'ascolto sia piacevole e che si possa fare qualche bella scoperta.
Il primo è Roy Hamilton che ha scritto un botto di Hits ma nessuno (o pochissimi) lo sa. Tipo questa che tutti conoscete per altre, innumerevoli versioni. Lui l'aveva incisa nel 1955....
Anzi questa va dritta tra #iladri che ne dici @[G] ?
 
Psychedelia dall'altra parte del mondo (5)
Los Shakers - Candombe (1968)
Chiudo con il meglio: Los Shakers dall'Uruguay (mica ci giocano solo a calcio, laggiù....)
Questo disco è un capolavoro, credetemi: armonie cristalline, arrangiamenti eleganti, songwriting di prim'ordine.
Non fatevelo scappare!
 
Psychedelia dall'altra parte del mondo (4)
Traffic Sound - Virgin
I Traffic Sound dal Perù.
Questi non sono una stranezza, una freakerie per bullarsi cogli amici (come faccio io), no: questo era proprio un gran gruppo!
Gente con tutte le carte in regola (ed un certo successo lo hanno pure avuto).
Se non fossero nati dall'altra parte del mondo saremmo qui a celebrarli in altro modo....
 
Psychedelia dall'altra parte del mondo (2)
Cuando llegue el año 2000 - Los gatos (participacion de TANGUITO)
La "2000 Light Yers From Home" argentina!
I Los Gatos, piccolo mito beat della Pampa.
Peccato che di così belle non ne hanno fatte molte....
 
Piove che il cielo la manda....
Cosa fare allora con un simile tempo de mierda? Mollarvi un'altra delle mie liste da 5!
Psychedelia dall'altra parte del mondo (1)
the Speakers - Ninos ('68)
Nella prima lista che vi ho ammollato nessuno si è accorto di un gruppo, i "Los Mac's" dal Cile e del loro disco "Kaleidoscope Man" che qualcuno, a suo tempo, ebbe a definire : "il Sgt. Pepper cileno"!
Ora, lasciando da parte i confronti imbarazzanti, fu grazie a quel disco che io mi presi una delle mie sbandate cicliche: quella per la psychedelia latino-americana degli anni '60 e '70.
Bene, ho trovato roba pazzesca e qualche disco davvero bello, tipo questo "En el maravilloso mundo de Ingeson" dei The Speakers, dalla Colombia!
Ditemi se non è una chicca!
 
Nat king cole, Nature Boy
#iladri
Ora, cari @[G] , @turkish e @Tam, lo so che avete materiale per dieci trasmissioni però questa è una storia troppo bella per non essere (ri)raccontata. Infatti vi (ri)posto un vecchio ascolto...
Eden Ahbez - Nature Boy
Hai presente la gigantesca scritta Hollywood che troneggia su Los Angeles? Ecco è lì che viveva, accampato, George Aberle, già prima di diventare eden ahbez (rigorosamente tutto minuscolo ché le maiuscole sono solo per Dio e Infinito). Se ne accorsero i discografici che lo cercavano per i diritti delle sue hit! Vegetariano e buddista, filosofo e musicista, viveva di quello che cresceva su quella collina e dichiarava di avere bisogno di non più di tre dollari a settimana. E non perché fosse povero: la sola "Nature Boy" gli garantiva royalties milionarie. Nat "King" Cole la portò al successo, ma dopo di lui la cantarono (e la cantano ancora) tutti: da Sinatra a Marvin Gaye, da Grace Slick a Cher, da Alex Chilton a Bowie e Miles Davis e Coltrane.... Faccio prima a dire chi NON l'ha cantata.
E non lo faceva neanche perché era di moda, mica era gli anni '60. Era prima, molto prima degli Hippy e dei figli dei fiori. E ci vivevano pure suo figlio e sua moglie sotto la "L" di Holliwood.
Ma mica si è trattato di un solo colpo di culo, il tizio ha scritto anche per Sam Cooke e Frankie Laine ed un bel po' di altra gente.
E lui ha inciso due LP ("eden's Island" ed il postumo "Echoes from Nature Boy") e qualche singolo (mi pare tre), con i quali ha inventato quell'"exotica" che, poi, sarebbe diventata psychedelia.
Davvero un bel tipo.
Morì a 87 anni a causa di un incidente automobilistico.
Maledetta modernità!

Ora, questa non rientra in tutti i parametri solo perché il buon eden non era povero: aveva scelto di essere povero!
Però è fantastica lo stesso (secondo me) e il pezzo è troppo bello oltre che famosissimo.
 
#iladri The Jimi Hendrix Experience - Hey Joe
Ovvero: "come fu che Jimi divenne #ladro a sua insaputa" (questa è bella @[G] , vedrai, c'è di che farci mezza trasmissione....)
Quando Jimmone la incide la accredita come "standard", cioé di proprietà comune, non si sa di chi sia, un pezzo popolare, nessuno a cui accreditare i diritti....
E ci crede davvero eh! D'altronde la storia di Joe che fa fuori la sua donna con un coltello appare in un sacco di ballate....
Invece questa canzone è stata composta da un certo Billy Roberts nel 1962. Billy (per sua fortuna) l'ha anche depositata (certo si basa su alcuni standards, ma è sua), la esegue in qualche concerto, poi se la scorda e continua la sua carriera di bluesman.
Insomma, Billy non è una star ma lavora e lo chiamano in giro a suonare.
Il giorno di capodanno del 1965, Billy partecipa a un bel concerto in quel di San Quentin con Louis Armstrong, Sarah Vaughan, Johnny Cash, ed altri. In quell'occasione dovrebbe essere stato presente anche il cantante Dino Valenti.
Insomma Dino, sente quel pezzo e ne rimane fulminato.
Ora chi è Dino Valenti (o Dino Valente, o Chet Powers, o Jesse Oris Farrow....)? Ci vorrebbe un libro per raccontarlo. Il magnificoperdente più perdente che ci sia, un uomo che ha perso tutti i treni che gli sono passati accanto, uno che poteva diventare ricco e famoso innumerevoli volte, un genio che ha lasciato un disco meraviglioso e oscuro (e molto altro), il peggior nemico di sé stesso.....
Per fortuna qui sul DeB c'è chi ha saputo raccontarlo più e meglio di me (sì il nostro Re degli stitici, il caro @[imasoulman] ) Dino Valente - Dino Valenti - Recensione di imasoulman
Insomma Dino si "prende" quel pezzo e decide che è suo e un giorno se lo vende per pochi spicci (per comprarsi una dose) e dietro la promessa di rinunciare ad eseguirla e ad inciderla.
Il tizio che se la compra (adesso non mi ricordo chi è, poi cercherò di farmelo venire in mente....) quel pezzo lo fa girare.
Nel '65 un gruppo californiano, i Leaves, lo incide e ci fa qualche soldo credendolo uno standard. Billy Roberts lo sente per puro caso in radio e quasi gli viene un coccolone, chiama un amico avvocato e inizia una causa per farsi riconoscere i diritti.
Nel frattempo il tizio di cui non ricordo il nome fa arrivare la canzone alle orecchie di Jimi, ma non gli parla di Dino Valenti (né di Billy Roberts di cui non sa nulla).
Così Jimi la incide come standard.
Dino cercherà di farsi dare qualche soldo e di farsi accreditare come il "vero" autore del capolavoro di Hendrix, convinto che Billy non abbia modo di dire il contrario. Invece Billy (che non sa un cazzo di tutto quel che sta succedendo e men che meno conosce Jimi Hendrix) vince la causa e si ritrova senza sapere né come né perché un bel gruzzolo che gli farà passare una vecchiaia decente, nonostante una serie di malanni.
Dino morirà poverissimo e (quasi) dimenticato. Tra l'altro uno dei suoi pezzi "Let's Get Togheter" che lui aveva venduto ai futuri Jefferson A
 
L'incredibile mondo dei dischi per audiofili. (3)
Dimostrazione stereo ed effetti sonori - Parte I (1963)
Per fare un po' di storia...
Tutto ha inizio nel 1932, quando l'americano Harvey Fletcher, incise il primo disco stereofonico della storia (Blumlein, in Inghilterra - a cui qualcuno assegna la stessa primogenitura - ci arriverà solo un anno dopo). Si dovrà aspettare, però, fino al 1957 affinchè la piccola etichetta Audio Fidelity dia allestampe il primo disco stero a grande tiratura.
E' un successo: tra la fine degli anni '50 ed i primi anni '60 il nuovo giocattolo diviene sempre più popolare ed amato.
Nascono, così, una serie di dischi che hanno lo scopo di mostrare le incredibili possibilità della nuova tecnologia; è l'alba dell'alta fedeltà.
Questo disco è la versione italiane (1963) di uno stesso disco inciso l'anno prima in America ed è una chicca deliziosa.
Per chi volesse saperne di più, può leggere la sfiziosissima recensione che si trova su quel sito fantastico che è "orrore a 33 giri".
 
Utenti simili
proggen_ait94

DeRango: 11,17

Gummo

DeRango: 0,17

Dj-Salival

DeRango: 1,14

Festwca

DeRango: 7,33

muitosaudosismo

DeRango: 2,69

dboon

DeRango: 0,29

claISdead

DeRango: 1,93

maryg

DeRango: 1,88

mocampo

DeRango: 0,44

Laggio

DeRango: 0,56