De...Marga...

DeRango : 32,23 • DeEtà™ : 4134 giorni

 Death Metal ho detto; torniamo indietro al 1993... un lavoro che era lecito aspettarsi dai Dismember: velocità frenetica, al limite del Grindcore.

 Un disco clamoroso che si conclude con il mid-tempo di 'Dreaming in Red': una sorta di ballad ammaliante che ti prende per mano e ti conduce alle porte del nero Inferno...

La recensione celebra il secondo album del 1993 dei Dismember, 'Indecent & Obscene', come un pilastro del Death Metal primordiale e tecnico. Viene sottolineata la velocità travolgente, l’aggressività e la crescita tecnica della band svedese, con brani memorabili e un finale suggestivo. L'autore esprime un forte coinvolgimento emotivo e rispetto per questa icona del metal estremo. Scopri l'energia primordiale dei Dismember con 'Indecent & Obscene'!

 "Steve, Jason, Linda ed Eric suonano ogni brano con una foga esecutiva, un dinamismo mozzafiato."

 "Amphetamine (otto minuti di rumoroso delirio ai massimi livelli)."

La recensione celebra il doppio album live 'Live Tick' di Steve Wynn & The Miracle 3, registrato nel 2005 in Germania. Il recensore ne sottolinea l'energia travolgente, le esecuzioni tecniche mozzafiato, e la perfetta sintonia tra i musicisti e il pubblico. La scaletta, ricca di brani recenti e classici, spicca anche per la cover di Bob Dylan. Il live, supportato da un DVD, è descritto come un'esperienza coinvolgente e appassionata, uno dei migliori momenti live dell’artista. Scopri l'energia travolgente di Steve Wynn & The Miracle 3 con Live Tick!

 Prosegue imperterrito sulla sua strada grazie ad uno straordinario talento di scrittore Rock.

 Un lavoro a 360 gradi perfettamente a fuoco che si conclude con la dinamicità di '500 Girl Mornings'.

L'album 'My Midnight' di Steve Wynn torna alle sonorità rock psichedeliche con un songwriting raffinato e collaborazioni di alto livello. La produzione di John Agnello valorizza al meglio la naturale indole pop di Wynn, mentre tracce come 'Nothing But The Shell' e 'In Your Prime' emergono per energia e semplicità. Un lavoro consistente e appassionato, conferma del talento di un artista lontano dalle mode ma fedele alla sua cifra stilistica. Ascolta subito 'My Midnight' di Steve Wynn e lasciati conquistare dal rock autentico!

 Sono dei grezzi fabbri-ferrai che hanno fatto della nefandezza uditiva il loro belligerante urlo liberatorio.

 Un disco schifoso già dalla irriverente copertina e dal titolo scelto per il disco; nessuna concessione benché minima di melodia.

La recensione celebra il debutto del 1990 dei Pungent Stench come un disco fondamentale e crudamente efficace nel death metal. Con testi macabri e sonorità primordiali, il lavoro si distingue per la sua brutalità e assenza di compromessi melodici. Il reviewer, legato emotivamente alla band e alla scena, ne sottolinea il valore storico e l'impatto nell'ambito della musica estrema. Ascolta ora un capolavoro primitivo del death metal, se osi!

 I "Topi di Fogna" brasiliani rappresentano la feccia nera dell'Hardcore più estremo, underground.

 Prodotto male e suonato peggio; non si capisce nulla o quasi. Voce impastata: sembra che El Gordo urli con la bocca piena di cibo (o vomito se preferite).

La recensione celebra l'album Guerra Civil Canibal dei brasiliani Ratos de Porão come una pietra miliare dell'hardcore estremo underground. Nonostante la produzione rozza e la voce impastata di El Gordo, l'energia e la ferocia del gruppo emergono con forza. I testi trattano tematiche violente e politiche delle favelas brasiliane, mentre il gruppo omaggia gli amici Sepultura con una cover. Un album crudo, cinico e carismatico, ideale per fan dell'estremismo musicale. Scopri l'energia cruda di Ratos de Porão e immergiti nel loro hardcore estremo!

 "Un disco di frontiera, di confini, di spazi immensi, di deserto."

 "'Baby Loves Her Gun' è semplicemente una delle ballate più belle mai scritte dai Green on Red."

La recensione evidenzia 'Scapegoats' dei Green on Red come un valido album country-rock del 1991, arricchito da collaborazioni di artisti come Al Kooper e Tony Joe White. Pur non raggiungendo i picchi dei lavori precedenti, l'album offre atmosfere evocative e brani di qualità, rappresentando un ottimo punto di partenza per conoscere la band di Tucson. Ascolta 'Scapegoats' e immergiti nel sound unico dei Green on Red!

 "Chitarre fuzz-acidissime, ritornello tanto accattivante e coinvolgente quanto abrasivo e sgraziato."

 "Una roboante cavalcata di primordiale energia deleteria...STUPEFACENTI...(in tutti i sensi)."

La recensione celebra il singolo di Mudhoney 'This Gift / Baby Help Me Forget', sottolineandone la potenza delle chitarre fuzz e l'energia punk viscerale. Il brano 'This Gift' viene definito abrasivo ma coinvolgente, mentre 'Baby Help Me Forget' attraversa fasi di melanconia e psichedelia intensa. Il disco si chiude con una cover rumorosa degli Spacemen 3, accentuando l'esplosività dell'opera. Ascolta l'energia primordiale di Mudhoney: un viaggio di fuzz e punk da non perdere!

 Un sound sotterraneo, molto sperimentale con abbondanti e riusciti inserti ambient.

 Fragorose bordate strumentali, con le due chitarre intente a disegnare trame lancinanti.

La recensione riscopre con entusiasmo l’album Trans Lines Appointment dei francesi Deity Guns, prodotto da Lee Ranaldo. Il lavoro si caratterizza per un sound noise e sperimentale che richiama i primi Sonic Youth e gli esordi degli Helmet. L’autore ricorda anche un’esibizione live molto energica in Italia. Un disco intenso e difficile da assimilare, ma dal grande impatto sonoro. Scopri l’intensità noise di Deity Guns con Trans Lines Appointment!

 La prima mezz’ora è un qualcosa di ciclonico a livello di intensità emotiva; sono già sudato come una bestia ma poco importa.

 Ho assistito ad un qualcosa che ho ancora scolpito addosso e che per sempre rimarrà in me.

La recensione descrive con passione il concerto dei Ramones tenutosi a Correggio il 17 marzo 1992, un evento memorabile e carico di energia punk. L’autore racconta i momenti vissuti in prima persona, le emozioni, il pogo e il coinvolgimento totale del pubblico. Non manca un'intensa nostalgia e la celebrazione di un’esperienza musicale che resta scolpita nella memoria. Il tono è sentito e personale, trasmettendo tutto il fervore di quella notte. Leggi la recensione completa e rivivi il potente live dei Ramones a Correggio!

 "Vengo letteralmente investito dall'accoppiata iniziale 'Brave' e 'Sentence Day'; un tuffo al cuore perché sembrano davvero due brani del loro glorioso passato."

 "Li trovo ancora una vera e propria forza della natura ed in quanto a cieca violenza sono, insieme ai Napalm Death, dei maestri inarrivabili."

La recensione esalta il decimo album degli Obituary, definendolo un ritorno potente e autentico alla loro storica formula death metal. Viene sottolineata la crudezza e la pesantezza dei brani, con un sound cupo e profondo, e la continuità di stile della band nonostante gli anni. L'autore respinge critiche sulla staticità musicale, apprezzando la forza e la violenza sonora incontestata degli Obituary che si confermano maestri del genere. Scopri il power album degli Obituary e immergiti nel death metal autentico!