Grover il suo treno l'ha preso in tempo ma è sceso troppo presto e purtroppo per sempre.

 "Mister Magic è l'album della maturità, il più bello, per stessa ammissione di Washington."

La recensione racconta il talento e il destino di Grover Washington Jr., mettendo in luce il suo album del 1975, Mister Magic, come un capolavoro di jazz-funk. L'autore esplora l'evoluzione stilistica dell'artista, la qualità degli arrangiamenti di Bob James e il ruolo del disco nella consacrazione di Grover come figura di spicco dello smooth jazz, pur evidenziando la complessità e le controversie legate al genere. Ascolta Mister Magic e lasciati trasportare dal magico sax di Grover Washington Jr.

 “E com’è facile cadere quando i pensieri vanno a sedimentarsi sul fondo di una bottiglia ormai vuota.”

 “Simon ha vissuto parte della sua vita in camere d’albergo... un luogo di tutti e altrettanto spesso ne ha amaramente rivalutato le stime.”

Hotel Lives di Simon Joyner è un album intimo e malinconico che racconta la solitudine e l’abbandono ambientandosi in camere d’albergo come metafora esistenziale. Tra rassegnazione e cinismo, Joyner esplora i propri demoni interiori con una musica scarna e intensa, simile per atmosfere a Leonard Cohen e Nick Drake. Il disco è un viaggio attraverso il tempo sospeso e le emozioni crude di una vita spesso in bilico. Scopri l'intensità di Simon Joyner e il suo viaggio nelle stanze dell'anima.

 "Quando Felder ha preso a glissare le corde della Gibson ho avuto il sospetto che conoscesse tutti i miei più profondi segreti."

 "A volte una canzone d'amore racconta l'amore meglio dell'amore stesso."

La recensione riflette su come 'I Can't Tell You Why' degli Eagles evochi profondi ricordi personali e sentimenti contrastanti di amore e nostalgia. L'autore descrive l'esperienza d'ascolto come un viaggio emotivo, esaltando le sonorità della chitarra di Felder e la voce di Frey. La canzone viene vista come un'icona che racconta l'amore in modo unico e autentico, capace di superare il tempo. Ascolta 'I Can't Tell You Why' e lasciati trasportare dalle emozioni degli Eagles.

 È dai tempi di Replicas dei Tubeway Army che non si ascoltava niente di simile!

 In Deep ci consegna un Dave Gahan laziale nuovo di zecca, con l’unica differenza che quest’ultimo preferisce la folta chioma al taglio spazzolato.

L’album d’esordio di Biosphaser, al secolo Battlegods, nasce nel 2020 segnato da eventi difficili, ma porta luce grazie a sonorità elettroniche evocative. Tra synth vintage e riferimenti a icone come Tubeway Army e Kraftwerk, il disco si distingue per un sound originale e raffinato, capace di evocare atmosfere techno e acid house. La recensione, scritta con coinvolgimento personale e qualche punta di ironia, evidenzia l’importanza di questo lavoro come tappa interessante nel panorama elettronico italiano. Un ascolto consigliato per chi cerca innovazione e profondità sonora. Ascolta ora In Deep di Biosphaser e scopri una nuova frontiera dell’elettronica italiana!

 "What Color Is Love è una dea seducente come il peccato, una sensuale silhouette distesa pigramente sul divano."

 "È forte come una montagna, con una voce dolce e calda che manderebbe a picco un iceberg."

La recensione racconta il viaggio artistico e umano di Terry Callier, soffermandosi sul suo capolavoro 'What Color Is Love'. L'album emerge come un'opera intensa e senza tempo, che fonde soul, jazz e folk con testi profondi su amore, solitudine e speranza. Il contributo di grandi collaboratori e l’arrangiamento di Charles Stepney ne elevano la qualità. La musica di Callier è descritta come un ponte fra epoche e generi, capace di evocare emozioni universali. Ascolta 'What Color Is Love' e immergiti nell’emozione senza tempo di Terry Callier.

 Il vinile rincorre se stesso nel moto perfetto circolare e rinnova la magia, ogni volta con un fruscio in più.

 Antônio Carlos Jobim è un operaio metalmeccanico di Termini Imerese, la bossa nova un genere nato nei night club a Milano e Ipanema una ridente località sulla riviera romagnola.

La recensione celebra l'album "Metti, Una Sera a Cena" di Ennio Morricone e Bruno Nicolai come un viaggio nostalgico nell'atmosfera lounge degli anni '70, con una bossa nova italiana che perde il retrogusto tropicale per acquisire un fascino locale unico. Il vinile rinnova la magia del passato, evocando immagini di tempi trascorsi con speranza e ottimismo. Il disco è un invito a fermare e rivivere il tempo con delicatezza e grazia. Ascolta ora questo classico italiano e lasciati avvolgere dalla sua magia senza tempo.

 "Il tempo ha reso giustizia a Mick Jones che ha fondato i Foreigner. A Tommy Brown no.",

 "Se vivessi in India... avrei giurato e spergiurato che il Lally in un’altra vita fosse stato un interessante esemplare di levriero afgano."

La recensione analizza con tono ironico e dissacrante l'album 'With Love From 1 To 5/I Know What I Would Do' di State Of Micky And Tommy. L'autore sottolinea la rarità e il carattere kitsch dei singoli, confrontandoli in modo divertente con icone della musica come i Blues Brothers e commenta la fortuna discografica di Tommy e Micky. Scopri con ironia l'album vintage di Micky e Tommy, un viaggio imperdibile nella musica kitsch!

 "The Great Indoors è un dizionario disordinato con straordinario ordine."

 "Solo un acuto e sardonico individuo può concepire un inno alla natura col titolo 'You Know I Hate Nature'."

La recensione esalta The Great Indoors di Nick Haeffner come un piccolo capolavoro psichedelico e folk, caratterizzato da atmosfere delicate e una poetica introversa. L'autore sottolinea l'equilibrio artistico e la geniale follia del musicista, che si muove in un universo personale e raffinato. Nonostante la qualità, l'album non ha avuto il successo radiofonico sperato, segnando la fine della carriera musicale dell'artista. Oggi Haeffner è docente e coltiva altre passioni lontano dai riflettori. Ascolta The Great Indoors e lasciati trasportare nel magico mondo psichedelico di Nick Haeffner!

 Vorrei ridere ma niente mi sembra divertente, ora il mio mondo è un pastello sbiadito.

 La rassegnazione e la speranza sono due facce della stessa medaglia. Anzi la stessa faccia.

La recensione esplora la struggente dualità della vita di Chet Baker, segnata dalla lotta tra rassegnazione e speranza. "She Was Too Good to Me" viene interpretato come un racconto in musica di questa tensione esistenziale, con la tromba come voce dell’anima tormentata del musicista. L’atmosfera è intensa e riflessiva, arricchita da immagini evocative della sua vita. Un ritratto profondo di un artista e della sua storia. Scopri l’anima tormentata di Chet Baker ascoltando questo capolavoro jazz.

 Conierei anche il genere: "Wedding-Hammond-Style".

 Sereno. Limpido. Come le dodici arie pigiate da Earl Grant sull’organo luccicante.

La recensione evoca un'atmosfera nostalgica legata alle sonorità dell'organo Hammond di Earl Grant, spesso associate ai matrimoni anni '70. Il recensore racconta come questo stile musicale, inizialmente confinato ai ricevimenti, possa invece accompagnare momenti di serenità quotidiana. Le tracce strumentali del disco creano un senso di calma e leggerezza, evocando immagini di mare e relax. Una riscoperta personale che unisce musica e ricordi familiari. Scopri il fascino vintage dell’organo Hammond con Earl Grant!