De...Marga...

DeRango : 32,23 • DeEtà™ : 4182 giorni

 «mi viene i brividi credetemi a digitare il suo nome perché lo amo follemente»

 «Mai avrei pensato di associare la parola noia ad un qualcosa scritto dall’amico Steve»

La recensione esprime un forte disappunto per The Universe Inside, l’ultimo album dei Dream Syndicate. L’autore, fan di lunga data di Steve Wynn, lamenta un lavoro noioso, improvvisato e privo delle rasoiate chitarristiche che hanno caratterizzato il gruppo. Nonostante molteplici ascolti, l’album non riesce a convincere e si distanzia in modo deludente dal suono storico della band. Scopri la recensione completa e decidi se ascoltare l’ultimo album dei Dream Syndicate.

 Diva è un discone, il classico esordio con il detonatore in mano.

 Canzoni violente e vorticose che guardano i colleghi di Seattle; echi degli Alice In Chains, dei primi Soundgarden vengono immediatamente percepiti fin dalle prime note.

Diva è il power album d'esordio dei My Sister's Machine, un'energica miscela di rabbia e metal tipica della periferia di Seattle dei primi anni ’90. Nick Pollock guida la band con una voce carismatica, richiamando reminiscenze degli Alice in Chains e del grunge metallizzato dell’epoca. Dieci tracce concise ma potenti, che raccontano una band pronta a lasciare il segno prima di una prematura scomparsa. Ascolta Diva e riscopri il grunge autentico di Seattle!

 TI scaraventano, ti scagliano indietro nei decenni e ti risvegli negli anni novanta: non sembrano trascorsi vent'anni.

 Quattro minuti di terrore totale...ma che bellezza per la mia psiche decadente.

Sea Of Ignorance segna il ritorno trionfale dei Brutality, storica band death metal della Florida, fedele al sound anni '90. L'album sprigiona un'intensità sonora feroce e tetro, con riff imponenti e testi carichi di disperazione e critica sociale. La performance strumentale è solida nonostante il cambio in batteria, mentre la voce growl aggiunge profondità e brutalità. Una prova convincente che riporta i fan al cuore del death metal più puro e crudo. Ascolta Sea Of Ignorance e riscopri il death metal autentico!

 "Primus fanno schifo...ed hanno ben ragione."

 "DEVASTANTI ED INIMITABILI...come sempre!!!"

La recensione celebra il live dei Primus a Woodstock 1994, sottolineandone l'energia travolgente e la tecnica sopraffina della band. Nonostante la breve durata, il concerto è definito un'esperienza indimenticabile, ricca di momenti intensi, assoli spettacolari e una forte interazione con il pubblico. Il lancio di fango sul palco non ferma il gruppo, che continua con vigore e passione fino all'omaggio finale ai Metallica. Rivivi l'energia unica dei Primus a Woodstock '94, ascolta il live ora!

 Una gigantesca suite di tenebroso metallo, contentente un numero spropositato di progressioni musicali, di alternanze emotive.

 Anche la voce cambia di registro, di tono più volte; scream - growl che si trasforma in clean.

La recensione celebra Faustian Echoes degli Agalloch, un'unica suite di oltre 20 minuti ispirata al mito di Faust. Il brano miscela black metal, folk e doom con passaggi acustici e vocalità variata. L'album è lodato per la sua complessità, profondità emotiva e innovazione sonora all'interno del panorama metal. Ascolta Faustian Echoes e lasciati trasportare in un viaggio sonoro unico.

 Non è un disco che mi ha deluso ci mancherebbe; ho tutta la disordinatissima discografia degli Hellacopters e non potrei in alcun modo parlar male di loro.

 Ma li preferivo fieri e bastardi, con quel muro sonoro dilaniante, fottuto e cattivo tra Stooges, MC5 e Motorhead.

La recensione valuta positivamente l'album 'By the Grace of God' dei The Hellacopters, assegnando un 7,5/10. Il disco mostra una maturazione tecnica e un suono più pulito rispetto ai precedenti lavori più grezzi e punk. Pur perdendo parte della veemenza originaria, mantiene comunque energia e coesione, con brani rock ben strutturati e riferimenti ai grandi classici del genere. Scopri l'energia rinnovata dei The Hellacopters con 'By the Grace of God'!

 Rispetto all’esordio il lavoro si avvale di una maggiore energia, di una consolidata irruenza grazie soprattutto alle tre chitarre capaci di 'incendiare' buona parte delle canzoni.

 Questa generazione in fondo non chiede(va) molto, se non di sognare.

National Coma dei Drop Nineteens è un album energico e ricco di irruenza, caratterizzato da chitarre incisive e una delicata voce femminile. L'opera si colloca nello shoegaze anni '90 ispirandosi a My Bloody Valentine e Pixies. Nonostante una copertina anonima, il disco offre un mix di melodie sognanti e passaggi rumorosi con ottimi risultati. La band, proveniente da Boston, si sciolse nel 1995, lasciando però un segno nel panorama indie. Scopri l’energia e il fascino shoegaze di National Coma, un classico degli anni ’90 da non perdere!

 "Un lavoro dal bel piglio Rocchettaro, con deviazioni Folk e spruzzate tanto intense quanto inaspettate."

 "Lo spirito Punk di Paul viene fuori ancora una volta, come ai tempi dei ragazzi che si dimenticavano di portar fuori l'immondizia!!!"

La recensione celebra '14 Songs' di Paul Westerberg come un album solista riuscito e coinvolgente, ricco di sonorità rock, folk e punk. Viene sottolineata l'importanza storica di Westerberg e dei Replacements, con un'analisi attenta delle tracce più significative. Il lavoro è definito un capolavoro che conferma l'autore come uno dei più talentuosi della sua generazione. Ascolta ora '14 Songs' e scopri l'energia unica di Paul Westerberg!

 "Nessun compromesso, siamo noi a decidere"...

 "Psichedelia arroventata ed Hardcore senza compromessi si incontrano, collidono... e con incredulità si scopre che vanno anche d'accordo."

La recensione celebra Eight Miles High degli Hüsker Dü, cover originale e potente dei Byrds che fonde hardcore punk e psichedelia. L'autore racconta il legame affettivo con la band e il loro coraggio artistico, evidenziandone l'influenza sulla scena musicale e l'inizio di una nuova fase creativa. Scopri l'energia e la potenza degli Hüsker Dü con Eight Miles High, leggine la recensione!

 Prendete in parti uguali Neurosis, Kyuss, ovviamente Isis; centrifugate il tutto ed apparirà in lontananza il pachidermico, lento, monumentale approccio sonoro dei Pelican.

 Conclude il lavoro The Woods; tredici minuti che non finiscono mai... letteralmente esangui...

La recensione celebra il debutto del 2001 dei Pelican, un EP di quattro tracce che unisce post-rock e sludge in un muro di suoni potenti e ossessivi. L'autore sottolinea l'influenza di band come Isis, Neurosis e Kyuss, oltre all'importanza dell'etichetta Hydra Head e del contributo artistico di Aaron Turner. Più che musica, un viaggio sonoro angosciante e monumentale che lascia una forte impressione. Ascolta l'EP dei Pelican e immergiti in un’esperienza sonora unica!