De...Marga...

DeRango : 32,23 • DeEtà™ : 4184 giorni

 No Cross No Crown è l'ennesimo album compatto e massiccio, vicinissimo a livello di intensità a quel capolavoro indiscusso che è stato Deliverance.

 Nulla di nuovo, ma la classe e la ferrea determinazione restano immutate nel tempo.

No Cross No Crown segna il ritorno di Pepper Keenan nei Corrosion of Conformity e omaggia lo storico sound crossover thrash-hardcore degli anni '80. L'album, potente e compatto, si avvicina all'intensità del classico Deliverance. Pur senza innovare, l'energia e la classe del gruppo rimangono intatte. Il disco è anche un omaggio al batterista Reed Mullin, recentemente scomparso. Scopri l'energia classica di Corrosion of Conformity con No Cross No Crown!

 Eyes Of Oblivion è un lavoro troppo di maniera; come si suol dire 'la montagna ha partorito un topolino'.

 La voce di Nicke è troppo impostata, curata; non aggredisce, non morde alle caviglie.

Il nuovo album "Eyes Of Oblivion" degli Hellacopters, a 17 anni dal precedente lavoro di inediti, delude per un suono troppo pulito e misurato, distante dall'energia caotica delle origini. La produzione di Nuclear Blast e la mancanza di distorsioni e grinta, oltre alla durata troppo breve, sono punti critici per il recensore. La voce di Nicke Andersson appare troppo levigata e il contributo strumentale poco incisivo. L'assenza del bassista storico acuisce il sospetto di un album poco ispirato. Scopri perché questo ritorno degli Hellacopters non convince i fan storici.

 Ritornano all’assalto i padrini del Grindcore...ben al di sopra di concorrenza e nuove leve che tentano, senza risultato alcuno, di avvicinarsi al loro trono.

 Ti asfaltano, ti schiacciano, ti inchiodano, ti mettono al tappeto.

Napalm Death torna con l'EP 'Resentment is Always Seismic', confermandosi indiscutibili pionieri del grindcore. Con otto tracce intense e potenti, tra brani propri e cover, la band mantiene una qualità impressionante e una potenza sonora ineguagliabile. La formazione attuale, pur con alcuni cambi di line-up, non perde un grammo del suo spirito feroce e innovativo. Un lavoro che continua a stabilire nuovi standard nel metallo estremo. Scopri la furia inarrestabile di Napalm Death ascoltando l'EP ora!

 Una maggiore forza creativa, una maggiore lucidità nelle scelte musicali, con evidenti riferimenti al Prog-Rock degli anni settanta.

 Sei corde e tastiere procedono d’intesa, mentre il tappeto ritmico di basso e batteria garantisce una compattezza che mi sballa... ma che gioia immensa per la mia fragile mente!

La recensione celebra il quarto album dei Naxatras, banda greca che evolve dal trio a quartetto con l'aggiunta di un tastierista. Il sound si sposta verso un prog-rock più incisivo e meno stoner. L'ascolto consiglia brani come "Journey To Narahmon" e "The Answer" per apprezzare riff e atmosfere potenti. L'autore evidenzia come il disco sia una medicina emotiva in momenti di difficoltà, capace di infondere forza e suggestione. Ascolta Naxatras IV e lasciati trasportare dalla psichedelia prog!

 Sempre riconoscibili, sempre fedeli alle proprie radici Thrash Metal, con micidiali inserimenti Progressive.

 Come sempre la copertina e tutto l'artwork interno del booklet sono disegnati dalla nitida mano del batterista Away.

La recensione celebra il quindicesimo album dei Voivod, Synchro Anarchy, come un capolavoro che mantiene fede alle radici thrash metal con potenti elementi progressive. L'autore esprime un entusiasmo autentico per una band ormai veterana ma ancora in forma smagliante. L'album è prodotto con una certa 'grezzezza' voluta e racchiude nove tracce senza cedimenti. Un lavoro diretto, preciso e coinvolgente, perfetto per gli amanti del genere. Scopri Synchro Anarchy, il nuovo capolavoro unico dei Voivod!

 Sludge-Doom-Post Hardcore assemblati con cinica e spietata malvagità.

 Fango pastoso e ribollente tracima dagli amplificatori che devono reggere note voluminose, ribassate, moleste.

L'album Mass III degli Amenra è un'esperienza sonora cupa e intensa, caratterizzata da brani lunghi e asfissianti. La combinazione di sludge, doom e post hardcore crea un'atmosfera opprimente e caustica, trascinando l'ascoltatore in un viaggio difficile ma seducente. La voce sofferta ricorda intensità come quella di Jacob Bannon. Un album che seduce pur nella sua pesantezza. Scopri l'oscurità sonora di Amenra con Mass III, un ascolto intenso e profondo.

 La batteria di Stanier detta ritmiche sincopate...e gli altri tre lo seguono con inaudita ferocia esecutiva.

 Copertina floreale, bucolica...ma il suono è 'Helmetiano' in toto.

La recensione descrive il Wilma's Rainbow EP degli Helmet come un lavoro breve ma intenso, caratterizzato da un suono potente e controllato. Nonostante il cambio di chitarrista, la band mantiene il suo muro sonoro tipico. Particolarmente apprezzata è la resa dal vivo, definita una 'macchina infernale' grazie all'energia della batteria e alla ferocia esecutiva del gruppo. Scopri l’energia inarrestabile degli Helmet con Wilma’s Rainbow EP!

 Un muro sonoro bianco, leggero, spiralato.

 Bentornato Justin e grazie, come sempre... Ad Maiora.

Dopo sette anni di attesa, Jesu torna con l'EP Terminus, un lavoro dall'atmosfera fluttuante e avvolgente. Justin Broadrick conferma la sua maturità artistica con sonorità slow core shoegaze, chitarre taglienti e una vocalità ammaliante. L'album si apre con brani lunghi che creano un’esperienza immersiva e sospesa, mantenendo un'intensità controllata e mai eccessiva. Un ritorno apprezzato che segna il rilancio di una band capace di emozionare e coinvolgere. Ascolta ora Terminus e lasciati avvolgere dalle sue atmosfere uniche!

 Non importa, ti perdono amico Page!

 E qui un unica citazione: l'iniziale 'Ironhead' ti 'ASFALTA' letteralmente: 60 secondi che mi mettono KOT!!

La recensione celebra con entusiasmo il doppio live 'Live and Rare' degli Helmet, sottolineandone la potenza sonora e la freschezza degli esordi. Due performance registrate nel 1990 e nel 1993 mostrano l'energia cruda del gruppo, nonostante qualche imperfezione sonora. Il recensore esprime grande ammirazione per la band, definendo l'album come il migliore del 2021 e lodando la forza della sezione ritmica e delle chitarre distorte di Page Hamilton e compagni. Ascolta subito 'Live and Rare' e vivi la potenza autentica degli Helmet!

 Grande Rock è un disco controverso, in chiaro-scuro.

 Coraggio da vendere da parte dei quattro svedesi, è indubbio.

La recensione di Grande Rock dei The Hellacopters evidenzia un album dal sound più maturo e meno veloce rispetto ai lavori precedenti. L'assenza momentanea di Dregen cambia il dinamismo della band, che vira verso un hard rock ispirato a Kiss e Rolling Stones. Pur essendo controverso, l'album è apprezzato per il coraggio e la qualità sonora, ottenendo quattro stelle. Scopri l'evoluzione rock dei The Hellacopters con Grande Rock!