Voto:
io il disco ce l'ho...
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da ascoltare e quindi compiti a casa
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prendere un disco come questo a emblema degli ottanta per poi distruggere i medesimi con qualche frase ad effetto senza poi argomentare in nessun modo, scusa sai, ma mi sembra quantomeno ingenuo...
altra cosa un po' così è citare Jannacci e De Andrè in un contesto che per comodità potremmo definire rock, loro con il rock non c'entravano nulla e non ne capivano nulla e guarda che quei due io li adoro...
quando si porta avanti una tesi, bisogna avere un po' più di palle, ovvero cose interessanti da dire...se no è come stare al bar...
aldilà della sacrosanta diversità di opinionioni, uno che ne sappia un po' (e quindi non io) non dovrebbe nemmeno risponderti...
avresti fatto meglio a parlare solo dei guns...che, tra parentesi, fan cagare pure me...
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adoro dino campana e onestamente faccio fatica a pensare ai suoi testi come canzoni, anche se non si sa mai...comunque bella recensione e ottima segnalazione...
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mi hai strappato una risata...
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l'opera e il soggetto in questione non li conosco, ma, se ho ben capito, sono solo in parte l'oggetto della recensione...recensione che è molto bella...
ora fammi sproloquiare un pochino...l'arte è soprattutto forma, anzi è solo ed esclusivamente forma...ovvero è ritmo (anche la scrittura è ritmo, anche la pittura) o musica (tutte le arti hanno qualcosa della musica, diceva qualcuno)...questa forma può essere codificata, oppure capricciosa, oppure, paradossalmente, informe...può parlare la lingua della notte o del giorno...può essere primitiva o futurista...in certi casi può essere persino tutte queste cose insieme...
l'arte è la più perfetta delle illusioni e come forma, cioè come musica e ritmo, veicola significati (che però vengon sempre dopo)...se i significati ci fan solo incazzare significa che han creduto di essere qualcosa più della forma...se ci inquietano, o ci sprofondano nella notte, altro non vuol dire che l'arte ha raggiunto il suo scopo, ovvero che la forma ha catturato per sempre qualcosa di magnifico o orribile...ecco perché, celine e death in june, per fare due nomi piuttosto noti, sono comunque grandi, grandissimi artisti...ecco, ho sproloquiato...
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"i verbi un'altra volta" mi piace...del resto della recensione, essendo anziano, capisco poco...ti do cinque anche se sei uno scassaminchia...
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troppo lunga...ma il fatto che quand'era piccirillo faceva le meglio sonate al pianoforte della mamma vale, da solo, un cinque...un mio amico di coltrane diceva "a pecora!!!!"...ovvero, con Coltrane ti metti a pecora e quello che viene viene...per me è, forse il più grande musicista di sempre ( e il jazz mi piace il giusto)...
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la recensione non è così male e trovo gli uno del tutto ingiustificati e dati, forse, per partito preso...in ogni caso secondo me è assurdo che una recensione venga sbattuta fuori dalla casa pagina...riguardo a vecchioni, mai piaciuto...
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di nuovo ti dilunghi troppo...e non arrivi all'essenza...peccato...avresti potuto farcela lasciando solo le due operazioni numeriche senza aggiungere nemmeno una parola.
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