Bad Religion: Suffer
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
E' il 1988 e la carriera dei Bad Religion, che aveva subito uno stop di qualche anno, riparte alla grandissima; "Suffer" è il primo passo di una trilogia terremotante a dir poco (ma occorre davvero citare gli altri due successivi lavori? Mi auguro di no!!). Rientrano ai propri posti i fondamentali Brett Gurewitz e Jay Bentley ed è il delirio sonoro suonato a velocità inaudita: poco più di ventisei minuti condensati in quindici impetuosi brani che non danno scampo...DELIRIUM OF DISORDER...
  • Pinhead
    23 dic 14
    Ma i Bad Religion, non dico un album, ma una canzone brutta l'hanno mai scritta? E che nessuno si azzardi a menzionare «Into the unknown», che è un po' il loro «Cut the crap» per cui non vale.
  • De...Marga...
    23 dic 14
    Ti ho già detto che li ho conosciuti nel 1993 a Milano? Suonavano di spalla a Neil Young al Forum di Assago e dopo la loro breve esibizione si aggiravano tranquillamente tra il pubblico, riconosciuti da pochissimi. Autografo del biglietto, che ancora conservo gelosamente; peccato che in quegli anni fotografie con i telefonini erano una chimera. Canzoni brutte nessuna, ovviamente...
  • SilasLang
    23 dic 14
    Strano il mio rapporto con questi. Ho adorato il loro primo LP ["How Could Hell Be Any Worse?"] ma il resto della loro discografia mi ha lasciato completamente indiufferente. Non ho un buon rapporto con i cori anthemici...
  • Madlegion71
    23 dic 14
    Nessuno infatti ricorda "Into the unknown", che per strana coincidenza è uscito l'anno prima di CTC dei Clash.
    Insomma i classici album grazie a dio ripudiati dalle band stesse.
  • SilasLang
    23 dic 14
    Me lo ricordo eccome. Stranissimo quel disco. Zeppo di tastiere e quasi 'prog'...Cosa cazzo avevano in mente quando lo pubblicarono nessuno l'ha capito ancora, ahahaah.
  • TSTW
    23 dic 14
    Il mio preferito dei Bad Religion
  • AssafetidaLover
    23 dic 14
    Questo è bellissimo. Ma a me Into the Unknown piace. Oltretutto, ho scovato questo www.youtube.com/watch?v=uZI47Zlvglw ... probabilmente era la strada che il buon GG pensava di percorrere. Non è male, ma per fortuna non è stato così.
  • AssafetidaLover
    23 dic 14
    Questo è bellissimo. Ma a me Into the Unknown piace. Oltretutto, ho scovato questo www.youtube.com/watch?v=uZI47Zlvglw ... probabilmente era la strada che il buon GG pensava di percorrere. Non è male, ma per fortuna non è stato così.
Bad Religion: Against The Grain
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
E' stata durissima scegliere l'album migliore dei Bad Religion; ma dopo anni di scontri con me stesso, di cambiamenti sono arrivato al dunque. Senza per questo nulla togliere agli altrettanto inossidabili capolavori "Suffer" e "No Control", "Against The Grain" è per me la vera Bibbia dei ragazzi californiani; per dare sostanza al mio ragionar cito la quinta velocissima traccia "The Positive Aspect Of Negative Thinking": 55 travolgenti secondi, che lasciano poi spazio ad "Anesthesia"...AARRGGHH..
  • Pinhead
    13 ago 14
    D'accordo, i Bad Religion sono uno di quei pochi gruppi per cui è difficile preferire un disco ad un altro. Se proprio dovessi, la mia scelta ricadrebbe su «No Control» e «How Could Hell Be Any Worse».
  • De...Marga...
    13 ago 14
    Niente da dire sulle tue preferenze, ottimissime. Non so il perché, non so nemmeno se esiste un perché ma io quando parte "Modern Man", con in aggiunta TUTTE le altre canzoni, non capisco più nulla, davvero. Sai che aspettavo come manna dal cielo il tuo passaggio? E sono contento di ciò.
  • Ociredef86
    13 ago 14
    Metto "No Control" leggermente sopra a questo, ma proprio di poco.
  • De...Marga...
    13 ago 14
    Certo che il trittico iniziale di "No Control" faceva davvero paura!!!
  • Pinhead
    13 ago 14
    Il trittico iniziale di «No Control», appunto ...
  • De...Marga...
    13 ago 14
    OK il trittico di No Control: ma cosa ne dici dell'accoppiata che cito nella mia definizione? E poi arriva un altro bel pezzo da novanta "Flat Earth Society".
  • Pinhead
    13 ago 14
    Ti dico che, per vivere felici, è d'uopo accattarsi la raccolta «No Ages» nel quale c'è una tale sfilza di capolavori da far paura: è il disco (anzi la cassetta) che ascolto di più dei Bad Religion.
  • teenagelobotomy
    13 ago 14
    non fosse per Suffer, Against the grain sarebbe anche il mio preferito. immensi.
  • De...Marga...
    13 ago 14
    Anche Suffer non scherzava: DELIRIUM OF DISORDER...
  • SilasLang
    13 ago 14
    Dei Bad Religion mi piace solo il primo album ('How Could Hell Be Any Worse?'). Ma mi piace un casino...Il resto, nada.
  • SilasLang
    13 ago 14
    ps. scusa, caro mi. Non odiarmi per questo ;-D
  • De...Marga...
    13 ago 14
    Nessun astio carissimo; comunque prova a riascoltarti il disco che se non erro dura soltanto 34 minuti....Una bomba...
  • Taurus
    14 ago 14
    No Control > Suffer Comunque più che il trittico di No Control andrebbero citate tutte...e poi 15 canzoni in 26 minuti cioè!
  • Taurus
    14 ago 14
    Peccato che di recensione del disco del 1989 ce ne sia solo una alla faccia dei decadoppioni di dischi strafamosi...
  • De...Marga...
    14 ago 14
    @Taurus; è vero, dici bene sulla "cortezza" di No Control. Meriterebbe una nuova recensione questo disco epocale...dai chissà si potrebbe provare.
  • Taurus
    30 ago 14
    Comunque tra i due dischi per quanto ci sia solo un anno anagrafica di distanza devo dire che non sono uno la fotocopia dell'altro: No Control è il Reign In Blood tira dritto, unica corsa di 26 minuti senza fermate se escludiamo "Sanity" ad una velocità costante ed impressionante, il successivo rifinisce la formula dell'anno precedente ma con più sing-along e melodie e più varietà. La comune costanze dei due è l'epicità di fondo.
  • Taurus
    30 ago 14
    Comunque tra i due dischi per quanto ci sia solo un anno anagrafica di distanza devo dire che non sono uno la fotocopia dell'altro: No Control è il Reign In Blood tira dritto, unica corsa di 26 minuti senza fermate se escludiamo "Sanity" ad una velocità costante ed impressionante, il successivo rifinisce la formula dell'anno precedente ma con più sing-along e melodie e più varietà. La comune costanze dei due è l'epicità di fondo.
  • Taurus
    30 ago 14
    *il successivo è il Master Of Puppets dei Bad Religion!
  • Taurus
    30 ago 14
    *il successivo è il Master Of Puppets dei Bad Religion!
Bad Religion: Generator
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Difficile anche per i maestri californiani replicare i tre precedenti epocali dischi; ma Greg (2), Jay, Brett ed il nuovo batterista Bobby non vogliono saperne di abdicare e sanno dove colpire, come muoversi. La partenza è affidata a due brani che dal vivo hanno sempre mietuto vittime (provare per credere!): "Generator" e "Too Much Too Ask" dove la velocità esecutiva raggiunge limiti micidiali. Ma la mia canzone preferita è quella che apre il lato B del mio consumato vinile: ATOMIC GARDEN...
  • Taurus
    14 mar 17
    Il quarto capolavoro disco più conciso e scorrevole del precedente e poi vogliamo parlare di Fertile Crescent?
Bad Religion: No Control
Vinile Ce l'ho ★★★★★
"Change of Ideas", "Big Bang", "No Control"; si apre con questo terzetto di canzoni l'album che conclude gli anni ottanta per la band californiana. Secondo più, secondo meno sono quattro minuti e mezzo: ritmiche al cardiopalma, bordate di hardcore pregne di quel magistrale tocco melodico che ha fatto scuola. E mancano ancora altri dodici brani con lo stesso andamento propulsivo, per un disco che supera di poco i ventisei minuti; da consegnare ai figli, nipoti e pronipoti...AUTOMATIC MAN...
  • Pinhead
    25 set 14
    Quanto al trittico iniziale, questo eguaglia in potenza «Give'em Enough Rope». E poi ci stanno «I Want To Conquer The World» e «You», a dare maggior risalto al più grande album di hardcore melodico mai concepito.
  • De...Marga...
    25 set 14
    Con l'unica traccia dove si respira che è "Sanity"; forse ne avevamo già parlato ma per me il successivo disco dei Bad Religion, "Against the Grain", resta ancora il loro migliore. Non mi chiedere il motivo di tutto ciò...forse per andare un po' controcorrente. E che dire di "Sometimes I Feel Like"?
  • hjhhjij
    25 set 14
    Li sto rivalutando, pian piano pianino...
  • De...Marga...
    25 set 14
    Bravo ragazzo che sei, baldo giovine!!!! Questo è un disco "bombastico" e la tripletta iniziale non ha eguali....
Black Sabbath: Black Sabbath
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Registrato in due giorni con un budget di 600 sterline; pubblicato Venerdì 13 (!!) Febbraio 1970. Siamo ormai in prossimità dei 45 anni; disco che non ha perso nulla delle atmosfere sepolcrali e malevoli, con la voce greve e mefistofelica di Ozzy ed i riff marmorei e maligni di Tony. La fredda, oscura, drammatica copertina ci introduce verso quel rintoccare di campane a morto, prima che il nerissimo muro sonoro prenda il sopravvento su tutto; incipit per me ancora inarrivabile...N.I.B....
  • nes
    24 gen 15
    Disco inarrivabile. Tra i lavorimdell'epoca di blues heavy ce n'era a pacchi in realta', ma nessuno deidischi che mi son capitati in mano aveva un numero di pezzi validi quanto questo. Qui son tutti imprescindibili e di rara bellezza, lavorimcome vincebus eruptum o kingdom come sono cestinabili per meta... e nel genere non e che vincebus o kingdom siano dischetti del cavolo damprendere alla leggera, sono prorio le basi. Per quanto mi riguarda e' IL disco rock. E non sono un fan dei sabbath: se di loro ho cinque dischi ne ho tanti.
  • hellraiser
    24 gen 15
    Gigante.
  • De...Marga...
    24 gen 15
    nes la penso come te in tutto e per tutto; anche se preferisco di un inezia "Paranoid" senza conoscerne il vero motivo. Dell'esordio due sono le cose che mi colpiscono in modo "morboso": per prima cosa l'età di Ozzy e compagni al momento delle registrazioni. Dei ragazzi poco più che ventenni che in pochissime ore di registrazione tirano fuori un qualcosa di mai udito prima che segnerà, e per sempre, gran parte della Musica pesante successiva. Ed infine provo da sempre una sorta di invidia nei confronti di chi ascoltò per la prima volta il disco il giorno della pubblicazione del vinile: immagino le loro facce drammaticamente colpite da tale muro sonoro che si snoda attraverso sette brani che non hanno un solo secondo di caduta. Da leggenda...
  • pana
    24 gen 15
    Il mio preferito loro <3
  • Marco Orsi
    24 gen 15
    Grandissimo disco, lo start per tutto ciò che da lì in poi la gente avrebbe definito come "heavy metal". Io preferisco "Paranoid" e "Master of Reality", ma questo è un altro discorso. PS: Marga, per caso hai visto i Sabbath nella loro line up originale?
  • Dragonstar
    24 gen 15
    Uno dei miei preferiti, sicuramente dopo Sabbath Bloody Sabbath, ma non ha importanza, concordo appieno con quello che dici, anche perché non c'è proprio altro da aggiungere: in quattro righe lo hai descritto perfettamente!
  • De...Marga...
    24 gen 15
    @ Marco Orsi; ho visto due volte i Black Sabbath senza Ozzy. La prima volta era il 12 Settembre 1992 al Monster of Rock di Reggio Emilia con Ronnie James DIO alla voce. Evento stratosferico con Pantera, Testament, Megadeth, Iron Maiden in aggiunta; penso di non aver mai pogato per così tante ore consecutive come in quella giornata. Poi li vidi a Milano nell'autunno del 1994 con Tony Martin alla voce, almeno così credo; di spalla suonarono i Cathedral ed ebbi la gradita occasione di incontrare Lee Dorrian. Ozzy l'ho visto un paio di volte sempre negli anni novanta ma non fu certo uno spettacolo memorabile.
Black Sabbath: Paranoid
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Settembre 1970; pochi mesi dopo l'omonimo debutto i ragazzi di Aston, nei pressi di Birmingham, danno alla viva luce il loro album più rappresentativo: la Sacra Bibbia per gli amanti del nascente suono Heavy. Bastano otto brani per poco più di quaranta minuti leggendari: a distanza di decenni non hanno perso nulla della loro potenza evocativa. "War Pigs", "Paranoid", Planet Caravan", "Iron Man", Electric Funeral", "Hand Of Doom", "Rat Salad", "Fairies Wear Boots"...DISCO PERFETTO...
  • hjhhjij
    17 giu 14
    Disco perfetto si, il loro apice.
  • De...Marga...
    17 giu 14
    Una sequenza di canzoni che non ammette repliche: non trovo nemmeno un brano al di sotto della perfezione assoluta. Un autentico monumento; ed è incredibile la sua freschezza dopo tutti gli anni trascorsi. L'ho riascoltato quest'oggi e numerose volte sono stato scosso dagli ormai abituali brividi emotivi: DA SBALLO.
  • Psychopathia
    17 giu 14
    bentrovato, demarga. sul disco niente da dire, è bello per me anche più del primo (che mi lasciò un pò perplesso, invece) ma volevo chiederti una cosa che c'entra poco coi sabbath, ma non so proprio dove chiedertela... a me un pò di metal piace, belli gli altar of plagues, i meshuggah e anche altri (anche burzum), stravedo per i cannibal corpse periodo primo cantante (ho solo il secondo e il terzo): ma tu conosci i third and the mortal? non so se li apprezzi, ma ho il primo, quello con kari rueslatten alla voce e mi sembra bellissimo... se ce l'hai che ne pensi?
  • De...Marga...
    17 giu 14
    Ciao Psycho; conosco solo di nome il gruppo che citi. Ritengo sia riconducibile al sound dei The Gathering, che avevano nella cantante Anneke il loro punto di forza. Diciamo che le mie conoscenze metallare vanno verso il Death Metal nato sul finire degli anni ottanta, con i miei adorati Death inarrivabili. Cannibal e Meshuggah conosciuti e stimati.
  • hellraiser
    17 giu 14
    Disco capolavoro, come ben diceva Hj i primi 5 da brivido. Io preferisco (anche se di poco, impossibile stabilire il più bello) Sabbath Bloody Sabbath, che ho stra-ascoltato solamente ad inizio anno dopo un lungo periodo di letargo. Questo comunque il non-plus-ultra, storico e fondamentale.
  • De...Marga...
    17 giu 14
    Pur rispettando la tua scelta, sempre di un altro enorme album si parla, trovo da sempre la sequenza delle canzoni di Paranoid inarrivabile, con pochissimi paragoni in ambito musicale. Ovviamente è un mio giudizio.
  • tia
    18 giu 14
    Fondamentale e seminale.
  • De...Marga...
    18 giu 14
    Sintesi perfetta la tua, Mat...tia. Non ho più termini appropriati per commentare.
Bob Dylan: Oh Mercy
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Sul finire degli anni ottanta Bob Dylan ci delizia con il suo secondo capolavoro della decade, a mio parere il suo ultimo disco imprescindibile, nonostante un più che valido proseguimento di carriera. Sono le sapienti mani di Daniel Lanois a produrre e guidare Bob, capace ancora una volta di rapire il cuore con canzoni di una bellezza non comune; spiccano su tutte le altre l'iniziale ed incalzante "Political World" e la pacifica ballata "Most of the Time". Una Garanzia in Musica.
  • hellraiser
    18 apr 14
    Disco di alto livello dopo alcuni passi falsi, grandi canzoni senza dubbio. Per me penultimo capolavoro della carriera, dopo arriverà ancora Time Out Of Mind
  • Mr Funk
    18 apr 14
    Per me ultimo capolavoro di Bob, di sicuro tra i suoi 5 migliori. Time out of mind ha alcune grandi canzoni, ma nel complesso è meno compatto di Oh Mercy ed un po' troppo sbilanciato verso Lanois, il quale tende sempre ad essere un po' troppo invasivo, cosa che non succede su Oh Mercy.
  • De...Marga...
    18 apr 14
    Rispondo ad ambedue; è un album di dieci canzoni che non arriva ai 40 minuti di durata. Non c'è a parer mio una singola nota fuori posto, con una produzione perfetta che mette tutto a fuoco, dalla voce di Bob agli strumenti. Il disco della maturità di Dylan.
Bob Dylan: Desire
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Uno dei dischi più conosciuti e di maggior successo di Bob Dylan; e se il mio rammentar non mi è di inganno il primo suo album che ascoltai, negli anni ottanta. Lavoro che si apre, magistralmente come solo il menestrello sa fare, con la lunga e celeberrima "Hurricane", brano impreziosito ancor di più dal violino di Scarlet Rivera. Ma tutti i rimanenti otto brani fanno ottima figura in un disco che per molto tempo resterà "l'ultimo grande disco di Bob", almeno fino ad "Infedels"...SARA...
  • erik
    3 gen 15
    Hurricane è il primo brano che ho mai ascoltato di Bob, folgorazione
  • De...Marga...
    3 gen 15
    Che poi si scrive "Infidels"...AZZ...
  • Mr Funk
    3 gen 15
    Non sono d'accordo sul fatto che gli album successivi a Desire ne fossero inferiori, a cominciare da Hard Rain, seppure live, per continuare con Street Legal, uno dei lavori più sottovalutati di Bob e per me complessivamente migliore di Desire, e poi Slow Train Comin', altro grande lavoro giudicato superficialmente per il messaggio cristiano in esso veicolato.
  • De...Marga...
    3 gen 15
    @Mr Funk; la mia "sparata" finale vuole riprendere un'affermazione che ho letto una volta da qualche parte. Sono d'accordo con te nel ritenere Street Legal come uno dei suoi lavori più sottovalutati; ed anche Slow Train...è un super disco, anche perché ci suona un certo Mark Knopfler.
  • hellraiser
    4 gen 15
    Un mio grande amore sto album. Consumato e ricomprato perché saltava ormai...
  • piro
    5 gen 15
    Può crederci o no ma Dylan l'ho cominciato ad ascoltare da poco e per quest'album ti saprò dire più avanti...bella definizione
  • De...Marga...
    5 gen 15
    Ci credo ci credo!!! Ne avrai di gemme preziose da ascoltare allora nella sua infinita carriera; quando vorrai consigli su qualche suo disco da approfondire, sono pronto ad aiutarti.
Bob Dylan: Slow Train Coming
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Non tarda Bob Dylan ad accorgersi della sublime arte chitarristica di Mark Knopfler; "Slow Train Coming" rappresenta la prima riuscita collaborazione tra il menestrello di Duluth ed il leader dei Dire Straits, che culminerà qualche anno dopo in "Infidels". Eleganti brani che si muovono dalle parti di un rock-blues, dalle tinte gospel accennate in qualche canzone; con il culmine a mio avviso raggiunto in "I Believe In You", dove la languida chitarra di Mark ricama fraseggi di sicura efficacia.
  • hellraiser
    15 apr 14
    Si, tutto vero, ultimo grande disco dei 70 e uno degli ultimi della carriera, impreziosito dalla stupenda chitarra di Mark..
  • federock
    15 apr 14
    ma dai? Giuro non sapevo nulla della loro collaborazione! Premesso che sono un "eretico" nel senso che non impazzisco x i Dire Straits e conosco pochissimo Dylan, praticamente solo i suoi pezzi rifatti da altri... ebbene questo mi interssa! Quindi merita assieme ad Infidels?
  • De...Marga...
    15 apr 14
    Allora federock corri subito e provvedi; se vuoi iniziare con Dylan e Mark Knopfler ti consiglio di partire dall'album "Infidels" del 1983, che ha il vertice mio assoluto nel brano "I And I" dove la chitarra di Mark emoziona e fa capire ancora una volta il suo valore. Disco che considero uno dei migliori del Dylan "maturo" e che ad oltre trent'anni dalla sua pubblicazione non ha perso un grammo della sua bellezza. Sul fatto che non impazzisci per i Dire Straits diciamo che rispetto la tua decisione, anche se non posso in alcun modo condividerla, considerando la band inglese una delle mie preferite da sempre.
  • De...Marga...
    15 apr 14
    Ciao Hellraiser, mi fa sempre piacere ricevere un tuo calibrato commento sul Bob qui accompagnato dal giovane Mark; non è un disco particolarmente amato di Dylan, ma dal mio punto di vista è proprio grazie al lavoro magistrale di chitarra del Signor Knopfler che l'opera acquista in brillantezza e profondità esecutiva. Come sempre questi sono giudizi personali, sindacabili quanto si vuole. Un gran disco a prescindere.
  • Mr Funk
    15 apr 14
    Con Street Legal è l'album più sottovalutato di Bob. C'è da dire che la seconda metà degli anni '70 sono stati di altissimo livello per Dylan (Basament Tapes, Blood on the tracks, Hard Rain, Desire, Street Legal e Slow Train).
  • De...Marga...
    15 apr 14
    Non posso che rallegrarmi per le tue sagge parole, dettate da una mente che ben conosce Bob Dylan; hai citato album a dir poco strepitosi, con il massimo degli anni settanta raggiunto con "Blood on the Tracks".
Bob Dylan: Infidels
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
A mio modestissimo parere uno degli ultimissimi capolavori di Dylan; guidato in cabina di regia da Mark Knopfler, Bob ci regala un album splendido, con la chitarra di Mark capace di rapirti nell'ascolto. Il brano che si eleva al di sopra delle altre pur eccellenti canzoni resta per me "I and I": un rock-blues con un andamento così "dylaniano" nella sua semplicità, con quel suono di chitarra così unico...epocale.
  • tia
    9 apr 14
    Concordo, anche se non lo considero un capolavoro....questo album ce l'ho in cassetta...jokerman e neighboorhood bully le mie preferite!
  • De...Marga...
    9 apr 14
    Per me la chitarra di quel mostro sacro di Knopfler regala all'album quel gusto così speciale da farmelo considerare un disco meraviglioso. Hai comunque citato due canzoni splendide a loro volta.
  • hellraiser
    9 apr 14
    Buon album ma sempre ascoltato col contagocce... preferisco il grande Oh Mercy,il suo capolavoro degli 80..
  • De...Marga...
    9 apr 14
    Oh Mercy ed Infidels sono i vertici dylaniani degli anni ottanta; il mio preferire quest'ultimo è legato in gran parte alla partecipazione di Mark Knopfler.
  • Lao Tze
    10 apr 14
    e della sezione ritmica con Sly & Robbie (reggae - ma non solo) che ne vogliamo dire...?
  • De...Marga...
    10 apr 14
    Riesci sempre a cogliere quei particolari solo in apparenza meno importanti; un alchimia in musica che rende questo disco una meraviglia.
  • Mr Funk
    10 apr 14
    Bello, ma Oh Mercy è di ben altro livello. Jokerman una delle canzoni più belle di Dylan, per mica e testo.
  • Mr Funk
    10 apr 14
    "mica" starebbe per musica
  • De...Marga...
    10 apr 14
    Oh Mercy può contare sulla produzione e partecipazione musicale di Daniel Lanois ed è un altro Signor disco di Dylan, grazie a canzoni di una bellezza non comune come l'iniziale "Political World" o "Most of the Time"....manca però quel suono di chitarra che mi manda letteralmente fuori di testa.
Bob Mould: Workbook
Vinile Ce l'ho ★★★★★
Dopo la fine traumatica degli Husker Du Bob Mould si prende una pausa riflessiva, che viene interrotta dopo due anni dal suo esordio solista. Un disco dove volutamente si stacca la spina, con un sound lontanissimo dall'imponenza del suo primo indimenticabile gruppo; un rock a tratti in tono minore, con accenni pop e folk che avvicinano Bob al cantautorato a stelle e strisce del periodo; un album che segna l'inizio di una carriera altalenante, fra opere splendide ed imbarazzanti cadute.
  • hjhhjij
    25 apr 14
    Devo sentirlo Bob solista e negli Zucchero.
  • De...Marga...
    26 apr 14
    Parti da questo album e dal successivo "Black Sheets of Rain".
Bob Mould: Black Sheets of Rain
Vinile Ce l'ho ★★★★★
Ad un solo anno di distanza dal suo sofferto esordio solista, Bob Mould nel 1990 ci consegna una delle sue opere migliori; è un ritorno a quelle sonorità elettriche a lui e a noi tanto care e mai dimenticate: una formazione a tre soli elementi che rimanda da subito agli Husker Du. E' l'imponente maestosità della lunga title track a dare il via ad un disco intriso di feedback, con il sublime vertice raggiunto in "Stop Your Cryng" dove il fantasma del suo primo immenso gruppo appare in lontananza.
  • Psychopathia
    20 giu 14
    grandi husker,anche se bob solista non lo conosco affatto. ne approfitto per dirti che stamani la postina m'ha portato vae solis, e ora sta girando nello stereo da una mezz'ora... grandissimo disco! grandi scorn, proprio il genere prefertio da me, peccato non averlo preso 14 anni fa quando ero proprio dentro all'industrial. grazie a te che li hai citati, così mi sono ricordato di prenderli! PS: ma ti garbano gli einstuerzende neubauten?
  • De...Marga...
    20 giu 14
    Possiedo quattro album del gruppo di Blixa: Kollaps, Tabula Rasa, Silence is Sexy e Perpetuum Mobile. Non sono un fan assoluto di tali sonorità anche se rispetto l'importanza della carriera di Blixa anche nei Bad Seeds. Ricordo il loro concerto che vidi a Cascina, quindi se non ho capito male dalle tue parti, nel 1993: non ho mai avuto così male alle orecchie per il volume SPAVENTOSO della loro esibizione.
Brutality: When the Sky Turns Black
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Per quanto mi riguarda uno dei dischi più belli del Death Metal; siamo nel 1994 ed i ragazzi della Florida tirano fuori il loro secondo morboso lavoro. Un approccio malsano, personalissimo per quanto concerne la velocità di esecuzione sempre in costante controllo, con rarissime accelerazioni tipiche del genere; ascoltare "Race Defects" rende l'idea del mio asserire. E si erge come spaventoso vertice la cover di "Electric Funeral" dei Black Sabbath, che viene omaggiata con cieca violenza...
Brutality: In Mourning
CD Audio Ce l'ho ★★★★
E' l'ultimo disco quello che la band dei Brutality da alle stampe nel 1996; un lavoro che è un assalto sonoro, lungo tutta la durata delle nove canzoni contenute. Una violenza che non conosce pause, con le chitarre pronte a tessere riff di una pesantezza come raramente mi è capitato di udire; un album anche troppo omogeneo da questo punto di vista. Ecco il motivo per il quale ritengo il suo predecessore "When The Sky Turns Black" l'eccellenza del gruppo...SOTTOVALUTATI...
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