Temple Of The Dog: Temple Of The Dog
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Non ho dubbi quando dico che tale unica opera del "Tempio del cane" resta una delle pagine migliori del movimento nato a Seattle sul finire degli anni ottanta. Un disco che vuole essere per prima cosa un ricordo, un giusto tributo ad Andrew Wood: un collega e soprattutto un amico tragicamente scomparso. Canzoni pacate, intime, che trasmettono viva emozione nell'ascolto; gli undici minuti di "Reach Down", guidati dal pathos interpretativo della voce di Chris Cornell, apice di un album splendido.
  • madcat
    25 set 14
    da molto che non lo ascolto, probabilmente le mie preferite del disco sono l'apertura e hunger strike (quella cantata da Vedder) bel disco, si
  • shark
    25 set 14
    "Call me a dog" "reach down" e "all night thing" non le nomini? e dai..
  • madcat
    25 set 14
    come dicevo sopra è da molto che non lo ascolto, volevo sottolineare che le prime che mi vengono in mente e le prime che comunque più mi hanno colpito al primo ascolto son quelle, mica ho detto che il resto fa cagare :D
  • madcat
    25 set 14
    ma quante cazzo di volte ho scritto prime?
  • shark
    25 set 14
    "è da molto che non lo ascolto " male..molto male...questo è il più grande disco di sempre, già lo scrissi...per quanto mi riguarda penso di non aver mai sentito niente a questi livelli
  • madcat
    26 set 14
    beh ognuno ha i suoi più grandi dischi di sempre dopotutto
Testament: The Gathering
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Hanno le idee molto chiare Chuck Billy ed Eric Peterson sul finire degli anni novanta: dare alla luce un album che combini immane potenza musicale, abbinata ad un tasso tecnico fuori dal comune. Ed allora chiamano a se tre musicisti che, nella loro già lunga carriera, hanno fatto della tecnica, mostruosa, un sicuro vanto: James Murphy, Steve DiGiorgio e soprattutto Dave "tripla cassa" Lombardo forniscono un aiuto ed un contributo micidiale ad un disco senza paragoni!!!...SEWN SHUT EYES...
The Church: Priest = Aura
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Altro gran disco quello composto nel 1992 dai The Church; sono i sette minuti di "Aura" a dare il via ad un album ricco di atmosfere rarefatte, di canzoni lunghe ed avvolgenti come gli australiani ci hanno abituato, in particolar modo da questo lavoro in avanti. Magistrali gli intrecci delle due chitarre di Peter e di Marty che donano ai brani quelle classiche "fughe" strumentali: ascoltare "Ripple" ed il suo finale sognante ed imperioso da l'esatta idea di un disco superbo...FILM...
The Church: Starfish
Vinile Ce l'ho ★★★★★
Questo album è per me il top della trentennale produzione degli australiani; un disco che rappresenta l'ideale ed elegante summa del loro sound: Un incrocio perfetto tra Rock, Pop e Psichedelia, con rimandi New Wave che vengono messi ben in risalto in canzoni come "Under The Milky Way", "Blood Money", "North, South, East and West". Ma è la superba "chitarrosa" accoppiata "Antenna"-"Reptile" ad elevarsi sopra il resto, grazie anche alla splendida voce di Steve Kilbey...Raffinati...
  • GIANLUIGI67
    11 ago 14
    anche il precedente "Hayday" non è niente male.
  • De...Marga...
    11 ago 14
    Nulla da dire su Heyday, un disco anche questo molto ben fatto. Il mio preferire Starfish è dettato dal fatto che li scoprì, nell'88, proprio grazie a questo album. Reptile è una canzone che mi sballa da decenni, con quel suono di chitarra così pieno da mandarmi in trance.
  • imasoulman
    11 ago 14
    Diciamo che dal primo a questo non sbagliarono un colpo, ma il mio preferito - da cinque stelle extralusso - rimane certamente The Blurred Crusade.
  • De...Marga...
    11 ago 14
    Quello con il cardellino in copertina!! Che conteneva quella "Almost With You" che è un ottima dichiarazione di intenti, essendo posta saggiamente ad aprire il disco.
  • hjhhjij
    12 ago 14
    Ci credi che 'sta "Under The Milky Way" io non l'ho mai sentita ? E che loro li sento nominare oggi per la prima volta se la memoria non mi inganna ?
  • De...Marga...
    12 ago 14
    Ti sbagli!!! Mi ricordo benissimo che quando ho definito i Church mi avevi chiesto come era il loro approccio alla psichedelia. Comunque questo e i due dischi citati da GIANLUIGI ed imasoulman sono da avere assolutamente. Corri a rimediare!!!
The Church: Sometime Anywhere
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Un altro disco della "Chiesa Australiana" da massimo dei voti; brani lunghi, tempi dilatati, infinite fughe chitarristiche. Di suggestiva ed inebriante efficacia. Il brano "The Maven" si erge come vertice di un lavoro che non conosce cadute di tono nonostante la lunghezza vicina agli ottanta minuti: quella voce, quel rincorrersi sul finale delle chitarre così psichedeliche ed avvolgenti confermano ancora una volta la classe cristallina della band. Ritorno sovente dalle parti di questo album, lasciandomi trascinare in un vortice mistico-emotivo...Fly Home...
Nemmeno la copertina salvo: un accozzaglia di colori ed immagini a dir poco imbarazzante. E non ci sarà voto da parte mia, per il rispetto, la devozione nei confronti della precedente enorme carriera dei veri THE CLASH. Un disco brutto, molle, goffo che lascia basiti pensando che è stato concepito da Joe Strummer e Paul Simonon, autori di ben altro nei cinque dischi pubblicati prima di questa nullità. Hanno avuto anche il coraggio di intitolare un brano "We Are The Clash"...THIS IS (NOT) ENGLAND
The Clash: The Clash
Vinile Ce l'ho ★★★★★
E' nei primi giorni di Aprile del 1977 che la rabbia dei Clash esplode in questo disco epocale, uno degli inni generazionali del Punk e non solo; e lo fanno attraverso brani incendiari, brevi, ritmiche incalzanti e testi urlati con una furia primordiale. Una dichiarazione armata che passa attraverso le crude note di "White Riot", loro esordio a 45 giri, "London's Burning",...che titolo..., "Janie Jones", "I'm So Bored With The U.S.A.", altro titolo emblematico. L'inizio di una carriera intensa..
  • rolando303
    22 apr 14
    Un disco al TNT.
  • Pinhead
    22 apr 14
    Primo disco "serio" comprato, nel lontanissimo 1985. La copertina dell'lp, per l'usura, ha completamente perse il dorso, ma è sempre bellissima; e poi il vinile non pesa 180 gr. ma suona che è una bomba.
    Qualcuno li definì il gruppo per cui più spesso si dice «Mi hanno cambiato la vita»: sottoscrivo al 1000%. L'unico (?) pezzo della mia discoteca di cui non mi priverei per nulla al mondo.
  • De...Marga...
    22 apr 14
    @Pinhead. Il tuo bellissimo commento accompagnerà la mia definizione opera, integrandola in maniera egregia: ne sono lusingato. Copertina e retro copertina intense quanto emblematiche per capire disco e contesto storico. Mi fermo e vado a metterlo sul piatto....Mamma mia i brividi...
  • Pinhead
    22 apr 14
    Stasera, quando torno a casa, ti imito e così, grazie a te, ho svoltato la serata.
  • Valeriorivoli
    22 apr 14
    Grandissimi
  • Pinhead
    23 apr 14
    Riascoltato per l'ennesima volta. Di cosa vogliamo parlare? Se Tory esalta di più nell'attaco di «Janie Jones» o di «Career Opportunities»? Se devasta di più il riff di «I'm So Bored With The U.S.A.» o di «Protex Blue»? Se da allora c'è mai stata una chiusa come «Garageland»? Come si posizionano Jones-Strummer rsipetto a Lennon-McCartney e Jagger-Richards? Se avete tempo da perde, parliamone.
  • De...Marga...
    23 apr 14
    Guarda Pinhead sulle coppie da te citate non ho molto da dire, tale è la loro importanza storica. Ma io sento molto più vicino a me i Clash perché ho vissuto la mia gioventù con la loro musica; avevo 15 anni quando comprai la cassetta di Combat Rock rimanendo fulminato. Da allora non ho mai smesso di amarli, e sono passati oltre trent'anni; ricordi che ogni tanto ritornano, con i consueti brividi emozionali, grazie a parole e commenti come i tuoi. Ti stimo in modo folle mio caro...
  • Pinhead
    23 apr 14
    Mi sa che ci somigliamo molto, musicalmente. Conosciuti grazie a «Combat Rock» (registrato su una TDK dal vicino di casa), apprezzati grazie a «London Calling» (sempre TDK, solito vicino), fulminato da «The Clash» (e questo me lo comprai coi soldini miei, come tutto il resto della discografia).
  • hjhhjij
    23 apr 14
    Questo disco credo sia il mio preferito del Punk '77. In ogni caso come mio solito preferisco ciò che è venuto dopo e infatti loro sono meravigliosi con London Calling e Sandinista!
The Clash: Sandinista!
Vinile Ce l'ho ★★★★★
"Sandinista!" Il solo pronunciare e scrivere il nome di questo monumento sonoro dei Clash mi riempie dei soliti e mai sopiti brividi generazionali; un opera che contiene trentasei brani per una durata complessiva che sfiora le due ore e mezza, dove la band è al culmine della parabola creativa che sembra non finire mai. Si parte con il rock-rap-hip hop di "The Magnificent Seven" che mette da subito in chiaro la non esistenza di barriere culturali e musicali: WORLD MUSIC...
  • hjhhjij
    24 apr 14
    Eclettico a mille, quasi interminabile, ma splendido.
  • De...Marga...
    24 apr 14
    Quello che è incredibile è che l'anno prima avevano pubblicato il doppio "London Calling"; a conti presto fatti 55 canzoni in 12 mesi!!! Lungo, forse troppo, ma resta a parer mio il loro migliore.
  • hellraiser
    25 apr 14
    Bello, niente da dire, disco di aperta denuncia contro la Lady di ferro al comando in Inghilterra in quegli anni... preferisco London Calling o Combat Rock, ma bello anche questo, un po' troppo lungo per i miei gusti...
The Clash: London Calling
Vinile Ce l'ho ★★★★★
E' il 14 Dicembre 1979: i Clash anticipano di pochi giorni gli anni ottanta, pubblicando un Opera d'Arte, un disco non solo epocale. Già dall'immagine di copertina si intuisce la precisa direzione barricadera che prenderà il doppio vinile, con una ricerca sonora illimitata che lascia basiti per la sua imponenza musicale. Si parte con il terremoto uditivo di "London Calling", passando per l'oscura e notturna "The Guns of Brixton" con il basso di Paul Simonon a dettar legge...FROM HERE TO ETERNITY
  • hellraiser
    1 set 14
    E cacchio, discone...
  • De...Marga...
    1 set 14
    Direi di si..
  • Pinhead
    2 set 14
    Non riesco nemmeno ad immaginare come sarebbe, oggi, la mia vita se tanto tempo fa questo disco non mi avesse travolto come un treno (in vain) in corsa.
  • De...Marga...
    2 set 14
    Citazione finale saggia, scritta da mano che ben conosce la canzone "nascosta"...Grande pinhead!!!!
  • tonysoprano
    15 giu 16
    "London Calling" è un brano troppo strepitoso per essere solo punk
The Cure: Faith
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Robert Smith, Simon Gallup, Laurence Tolhurst: The Cure anno di grazia 1981. Un lavoro oscuro, decadente, criptico. L'essenza del suono Dark; otto brani asfissianti, che non danno respiro alcuno. L'apice per me viene raggiunto nelle due canzoni conclusive: "The Drowning Man" e "Faith". Non ho mai ascoltato nulla di così greve, spossante, per certi versi faticoso...ma che al termine ha un effetto liberatorio, con la conclusiva chitarra graffiante e quel basso...CATARSI ASSOLUTA...
The Cure: Disintegration
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Come spesso mi accade quando ho a che fare con un disco di Robert Smith non ho una canzone preferita; tale regola è rispettata anche in Disintegration, il mio capolavoro dell'intera discografia dei Cure. Mi piace da ormai venticinque anni farmi avvolgere nelle ampie spirali emotive che ricevo ogni qualvolta ascolto questo lungo ed intenso lavoro, con dei momenti talmente elevati da rapirmi e donarmi sensazioni nemmeno descrivibili a parole. Da consegnare ai posteri.
  • tia
    18 apr 14
    il ricordo di qs capolavoro è legato ad un mio inter rail nell'est europeo...L'avevo registrato su cassetta TDK e mi accompagnò nelle lunghe notti di viaggio in treno. Capolavoro dei Cure insieme a Pornography.
  • De...Marga...
    18 apr 14
    Questo è un disco che non mi stancherà mai, nonostante superi i 70 minuti; sono un altro di quei gruppi che hanno segnato la mia gioventù e apprezzo l'intera loro opera fino a Wish.
  • hjhhjij
    18 apr 14
    Si, grandissimo disco.
  • pozzo
    18 apr 14
    per me, IL disco.
  • musicanidi
    18 apr 14
    Io voto Faith e 17 seconds...disintegration è perfetto ma i The Cure hanno oltrepassato la perfezione.
  • De...Marga...
    18 apr 14
    Che dischi memorabili...e che anni meravigliosi. Seventeen Seconds con una delle più belle canzoni dei Cure, a parte la "solita" "A Forest", ovvero "Play For Today".
  • hjhhjij
    18 apr 14
    Gran disco anche Seventeen però non mi ha mai fatto impazzire tanto da considerarlo un capolavoro. Comunque ripeto, gran disco anche quello.
The Cure: Wish
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Aprile 1992; la band di Robert Smith ci regala l'ultimo capolavoro. Disco che rappresenta l'esatta sintesi tra la ricerca Pop di "Kiss Me Kiss Me Kiss Me" e la solenne oscurità di "Disintegration"; sessantasei minuti di Musica, dove maturità artistica ed equilibrio sonoro raggiungono vette solenni, come nel brano che apre la raccolta "Open" o nelle riflessive e cupe "Apart" e "Trust". Ma è la lunga e drammatica "From The Edge Of The Deep Green Sea" a consacrare l'immortalità della band...END...
Imponente cofanetto, diviso in quattro cd, che ripercorre la carriera della band dal 1978 al 2001 quando incidevano per la Fiction Records. Settanta i brani di materiale inedito, lati B, cover, partecipazioni a colonne sonore; necessario e fondamentale per tutti gli amanti, come me, del gruppo di Robert Smith. "Mr. Pink Eyes", "Burn (dal film "The Crow"), e "World In My Eyes (cover dei Depeche Mode) le canzoni che preferisco di questo ultimo capolavoro degli inglesi...THROW YOUR FOOT...
  • Psychopathia
    11 ago 15
    l'ultimo cd del box mi deluse molto. piú che B sides erano remix, se non ricordo male...
  • De...Marga...
    11 ago 15
    In effetti Psycho buona parte dell'ultimo cd si compone di remix, alcuni dei quali non riusciti benissimo (vedasi "A Forest). Il meglio di questo cofanetto è sicuramente rappresentato dai primi due dischelli, che vanno a coprire il periodo d'oro della band dagli acerbi esordi del 1978 fino al 1992.
THE DREAM SYNDICATE: Live at Raji's
Vinile Ce l'ho ★★★★★
La fine si sta avvicinando, ma questa sera Steve e compagni non sembrano badarci; uno dei live più d'impatto, visionario, importante del Rock. Con le canzoni che durante il concerto assumono un'esplosività maggiore...John Coltrane Stereo Blues chiude in degna maniera l'avventura del Sindacato del Sogno. Che gruppo!!!!!!
  • De...Marga...
    24 mar 14
    Qualche anno fa vidi Steve nei pressi di Legnano in un suo "solo tour acustico"; lo incontrai al termine e riuscì a farmi autografare il doppio vinile sull'immagine sfuocata della copertina che riproduce la sua chitarra...."Yes, this is my guitar" fu il suo commento. E da quel giorno è diventata anche la mia chitarra...Un Signore della Musica.
  • ilfreddo
    24 mar 14
    Tra un paio di mesi vado a rivedermeli al Bloom di Mezzago! L'anno scorso fu un super concerto. Questo live è fenomenale!!!
  • De...Marga...
    24 mar 14
    C'ero anch'io e sul sito "Steve Wynn Italia" hanno postato un mio commento sul concerto; io ero davanti e durante il pezzo finale, ovviamente john Coltrane..., ho contribuito a riscaldare un po' l'ambiente. Ma io sapevo che dovevano suonare il 5 maggio a Trezzo Sull'Adda.
  • ilfreddo
    24 mar 14
    Guarda non ho preso io i biglietti per il 5 maggio quindi posso anche sbagliarmi... Comunque l'anno scorso sono rimasto veramente colpito dalla loro performance dopo tanto tempo: hanno tenuto benissimo le due ore e John Coltrane Stereo Blues è sempre una cosa grandiosa "I got some John Coltrane on the stereo Baby / Make it feel alright / wine in the freezer mama, I Know what you like..." Ma anche Burn, Medicine Show ecc... 25 € spesi benissimo! Ci si vede al concerto De...Marga
  • De...Marga...
    24 mar 14
    Allora se ben ricordi alla fine insieme a noi "danzatori" si è unito Chris Cacavas, collaboratore di Steve in molte occasioni. TI giuro che quando hanno fatto le ultime quattro canzoni, tra cui The days of ...., non ho capito più nulla dalle emozioni. Certo che ci si vede, non vedo l'ora perché Steve è uno degli artisti che stimo maggiormente. Ora vado a deamarti, ascoltantomi quella Boston che mi fa sempre sballare. Alla grandissima!!!!!!
  • imasoulman
    25 mar 14
    cinque maggio, trezzo sull'adda, anch'io ci saròòòòòòòòòò con tutto il mio eeeeeeentusiaaaaaaaaasmooooooo....p assi perderli un anno (lo scorso), ma due (anzi tre, qualcuno che conosco andò a vederseli in Spagna nell'estate del 2012!) si rischia la scomunica.
  • De...Marga...
    25 mar 14
    Se tutto va per il verso giusto mi sa tanto che saremo una bella squadra; lo scorso anno al Bloom spaccarono letteralmente, con un Dennis Duck alla batteria che non voleva mai smettere..è nato nel 1953...Ho visto Steve da solo con altre band quattro volte e The days of wine...è stata come ovvio sempre riproposta. Ma non c'è paragone come emozione quando l'ha rifatta con il SUO gruppo a Mezzago....Mi fermo che sto esplodendo.
  • De...Marga...
    25 mar 14
    Dimenticavo: imansolul vado con immediatezza a deamarti...Come back to Trezzo......
  • Izo
    25 mar 14
    Bei gusti come sempre, DeMiurgo. Da parecchio l'ho eletto "mio live preferito", e mi son procurato di recente la versione completa doppia (-> doppio godimento).
  • De...Marga...
    25 mar 14
    Certo Izo la versione in cd aggiunge mi sembra tre pezzi; ma io preferisco il mio doppio vinile con la firma di Steve...che momenti, il sol rammentar di quella serata a Legnano, davanti a non più di cento persone, mi fa impazzire. E ti ringrazio per i complimenti che mi fanno indubbio piacere.
The Dream Syndicate: Medicine Show
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Non è possibile da parte mia dare meno di cinque stelle al secondo disco dei Dream Syndicate, il loro capolavoro indiscusso; un album dove il suono di chitarra si fa ancora più distorto, presente, acidissimo regalando emozioni continue negli otto brani contenuti, con autentiche vette di algida bellezza...Ed è stato un brivido nemmeno descrivibile il suo integrale ascolto nel concerto di poche ore fa con Steve a non più di due metri da me, con la sua voce e la sua chitarra...L'ASSOLUTO...
  • De...Marga...
    6 mag 14
    Nota per gli editors: la copertina riportata del disco è quella di "The Days of Wine And Roses".
  • hjhhjij
    6 mag 14
    Che casino 'ste copertine... Io non li conosco bene ma in questo disco già non c'era più la Smith vero ? C'è solo nel primo, mi pare di aver letto...
  • hjhhjij
    6 mag 14
    O c'era ancora qui ? Comunque dai, nella lista dei dischi nella loro pagina questo e il primo hanno la stessa copertina. Sistematele su...
  • Psychopathia
    6 mag 14
    bellissimo disco medicine. no, kendra non c'era, tra l'altro la adoro. the days of wine purtroppo mai ascoltato, sono fiducioso che lo ristampino in cd, prima o poi...
  • De...Marga...
    6 mag 14
    E' davvero strano che sia così difficile reperire dischi fondamentali per il rock degli anni ottanta; ne parlavo ieri sera al concerto con dei ragazzi che arrivavano dalla Calabria che non sono mai riusciti a trovare "Medicine Show". Questo è veramente un album meraviglioso, solo otto canzoni ma tutti brani che ti tolgono il fiato, con il lirismo di "Merrittville" da brividi. Per non parlare di "John Coltrane..." che ieri ha infiammato il locale...Su you tube ci sono già dei video, e mi riconosco dalla testa pelata proprio davanti a Steve.
  • Psychopathia
    6 mag 14
    ti dirò, a fine anni '90 si trovavano molte più cose. ora il buio. se uno vuole tragic mulatto, coil, chris & cosey, giusto per fare tre esempi, deve rivolgersi al disco usato a prezzi da urlo. fortuna che dei coil qualcosa ho...
  • Psychopathia
    6 mag 14
    di daielle dax ho trovato gli LP usati, ad esempio. ma a fine anni '90 la regola era che si trovavano anche i cd
  • fuggitivo
    7 mag 14
    "The Day of Wine and Roses" lo trovo solo in vinile. Peccato, perché mi sarebbe piaciuto ascoltarlo. Potevano almeno allegarci il download sicuro.
  • fuggitivo
    7 mag 14
    Un altro che vorrei ascoltare è "Starsailor" di Buckley. Cd ovviamente niente. Solo vinile. E l'unico download di qualità decente in giro (192kbps) ha "Come Here Woman" deturpata da un insopportabile fruscio. Insomma gente, TIM BUCKLEY CAZZO!!! TIM BUCKLEYYYYYYYYYYYYYYYYY!!!
  • Psychopathia
    7 mag 14
    già, Starsailor! volendo lo potrei comprare in LP, ma i dischi che ascolto tanto li preferisco in cd. lì però deve esserci qualche bega di diritto d'autore con la famiglia
  • hjhhjij
    7 mag 14
    Fuggi, per quanto riguarda l'mp3 io Starsailor ce l'ho a 320 kbps e si sente molto bene (in ambito mp3) ma ce l'ho tipo da 3 anni e non so più da dove io l'abbia preso :D E poi, se ti dico che beccai il cd per caso in un negozio, come un rimasuglio ? Mi picchi ? Ogni tanto un po' di culo...
  • hjhhjij
    7 mag 14
    Su Discogs ne hanno un paio a quasi 50 euro... Buona fortuna ragazzi.
  • Pinhead
    7 mag 14
    Mettiamola così ... «Medicine Show» è superiore dal punto di vista compositivo, su tutte «Still Holding On To You» e «Burn», ma il suono grezzo di «The Days Of Wine And Roses» lo preferisco decisamente, e brani come «Definitely Clean» e «Then She Remembers» sono una devastazione di acida elettricità senza paragoni. O altrimenti, basterebbe sottolineare che l'esordio lo produce Chris D., il secondo Sandy Pearlman. In ogni caso, due capolavori, come l'epilogo dal vivo al Raji's.
  • De...Marga...
    7 mag 14
    @Pinhead; ciao carissimo. Sul preferire il primo lavoro sono in parte in accordo con te, anche se io molto più semplicemente adoro entrambi i primi due dischi del Sindacato. Parlavi di "Definitely Clean": l'hanno fatta quasi al termine del concerto lunedì a Trezzo, con quel crudo suono delle chitarre, dove la psichedelia distorta si fonde vicendevolmente con l'assalto sonoro punk della sezione ritmica...sto impazzendo dall'emozione. Concerto oltre ogni limite come bellezza. Non dimenticherò mai il momento al termine quando ho potuto stringere la mano di Steve e con il mio stentato inglese l'ho ringraziato per i trent'anni ed oltre della sua carriera musicale; ed ha gradito, con il suo sorriso e con la sua stretta di mano che è aumentata di intensità: mamma mia!!!!!!
Adesso dico la mia sul primo album dei Dream Syndicate, mentre da pochi istanti sono partite le note di quella bomba ad orologeria che è il secondo brano "Definitely Clean": tre minuti e mezzo di irruenza psichedelicamente Punk, un treno in corsa di smoderata potenza, con la chitarra del binomio Steve-Karl a dettare forsennate trame, mentre la ritmica corposa dell'accoppiata vincente Kendra-Dennis garantisce ancor di più un muro non facilmente valicabile. Ne restano altri sette, di brani...!!!
  • Pinhead
    24 nov 14
    Un altro dischetto che ho imparato ad amare grazie al mio fratellone. Oltre a «Definitely clean», a me mi strapazza pure «Then she remembers», i due pezzi più "punk" di un disco clamoroso.
  • De...Marga...
    24 nov 14
    Parole sante Pinhead; un disco che non ha nemmeno un singolo brano minore. Però, oltre alla bellezza esplosiva delle canzoni da te citate, il brano che da il titolo al disco resta un qualcosa che va oltre!!! Ho i brividi ricordando il concerto dello scorso Maggio a Trezzo, con Steve a non più do due metri da me e l'incontro finale con lui!!!!!!!!
  • fuggitivo
    24 nov 14
    @De...Marga...: hai una copia in più da vendermi?
  • De...Marga...
    24 nov 14
    @fuggitivo: mi dispiace ma conservo con cura da narcotrafficante colombiano una copia di tale capolavoro. Conosco la difficoltà di reperimento del disco è trovo veramente assurdo che album così significativi abbiano una difficoltosa acquisizione.
The Gang: Fuori dal controllo
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Dopo la trilogia Combat-Folk che aveva portato il gruppo a vertici di lucente e fulgida bellezza, i Gang ritornano al Rock elettrico; che assume uno spessore maggior con il cantato in italiano. La partenza è affidata a due inni battaglieri come "Muoviti" e soprattutto la title track, con quel trascinante riff di chitarra che mi ricorda molto da vicino i Pearl Jam di "State Of Love And Trust". Non mancano episodi più struggenti come la ballata "Bruciami l'anima"...FINO ALLA FINE...
The Gang: Storie d'Italia
Vinile Ce l'ho ★★★★★
Due anni trascorrono dalla pubblicazione dell'epocale "Le Radici e Le Ali"; il gruppo dei fratelli Severini prosegue il suo fiero cammino con l'altrettanto convincente "Storie d'Italia". Emblematico il titolo, con i brani che vanno a raccontare e tratteggiare vicende positive e negative della nostra penisola. Un Combat Rock in lingua madre con chitarre e strumenti più tradizionali, in grado di entusiasmare e di far a lungo riflettere, come nella canzone "Duecento Giorni a Palermo".
The Gang: Le radici e le ali
Vinile Ce l'ho ★★★★★
Finalmente qualcuno ha pensato di farne una recensione, dandomi la possibilità di spendere due parole su questo disco. Subito dico che "Le radici e le ali" è un capolavoro, uno degli album che più ho amato ed ascoltato negli anni novanta; il cantato di Marino è un raccontare di storie, di personaggi ai margine della società e del mondo. Racconti importanti che parlano, con il cuore in mano, di episodi sofferti, di lotte continue, di guerre, di denunce, di ferite aperte e mai chiuse...SUD...
The Gathering: How To Measure A Planet?
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
La band olandese giunge con questo lavoro ad una svolta, inaspettata; dopo i precedenti due album, "Mandylion" e "Nighttime Birds", di chiara impronta Gothic Metal, decidono con coraggio di cambiare rotta. Arrivando così ad un doppio disco dove il sound è un affascinante Rock Progressive, con inserti psichedelici di ammaliante fattura; canzoni lunghe, riflessive, placide nel loro scorrere sinuoso, armonico. "Great Ocean Road", "Rescue Me", "Travel"; fino all'interminabile title track...ASTRALI..
  • SilasLang
    6 set 14
    Quindi questo è il loro album dalla quale mi consigli di iniziare...Ci butterò le orecchie presto allora. Sapevo che partirono come band gothic metal, genere che mi è andato sempre abbastanza di traverso, e forse è proprio quello il motivo del mio averli sempre snobbati a tempo dovuto. Staremo a vedere...
  • De...Marga...
    6 set 14
    In questo disco la componente Gothic è praticamente abbandonata; la title track conclusiva dura 28 (ventotto) minuti. Disco lungo, ma che mi ha conquistato da subito. E poi quella voce...Ti sembrerò banale ma sono percorso dai soliti brividi al rammentare l'album.
  • SilasLang
    7 set 14
    Caro De Marga...ho ascoltato qualcosa in rete di questo album e....CAZZO cosa mi sono perso in tutti questi anni! Grazie...Già ho ordinato su discogs. A volte l'ottusità giovanile ti fa perdere molte cose bellissime...
  • De...Marga...
    7 set 14
    Sono davvero contento che ti siano piaciuti alcuni brani del disco; un album che va ascoltato a fondo, con una serie di canzoni di una bellezza "cosmica"; Il trittico iniziale è.....non aggiungo altro ascoltalo, ascoltalo e soprattutto amalo.
The Gathering: Home
CD Audio Ce l'ho ★★★★
E' l'ultimo disco degli olandesi dove si può ammirare, restandone rapiti, la voce di Anneke; il loro sound, sempre in costante evoluzione, ha ormai abbandonato completamente il Gothic Metal dei primi avvincenti lavori, approdando in questo modo ad una forma di Cosmic Trip Rock caldo, avvolgente, visionario. L'accoppiata "Alone" "Waking Hour" ha il sacro potere di infondere nell'ascolto sensazioni di estasi, di pace: emozionando ancora una volta. Una band meritevole ed unica...
  • Psychopathia
    5 set 14
    dopo questo cé' il doppio cd live a noise severe. un'unica intera data dal cile, che puo'fungere da mastodontico greatest hits con l'emozione d'un concerto. quella e'lúltima testimonianza con anneke. e, guarda, se non ce l'hai ti consiglio di comprarlo, ha pure una bella confezione. davvero
  • De...Marga...
    5 set 14
    Ho un paio di dischi live dei Gathering, ma questo da te segnalato mi manca; la passione smodata per il gruppo mi spinge a ricercarlo. E ti ringrazio per l'ottimo consiglio; ciao psycho!!!
  • SilasLang
    5 set 14
    Questi li ho sempre sentiti nominare, letto varie recensioni ai loro lavori sulle riviste che acquistavo ecc, ma non li ho mai approfonditi...mi sa che devo recuperare, a distanza di 20 anni :-)
  • ziltoid
    5 set 14
    A me piaceva molto "if_then_else" del 2000, già nel loro periodo più tripposo (che preferisco). Tocca che me li riascolto, è da tanto che non lo faccio!
  • De...Marga...
    5 set 14
    @ Silas; se vuoi un consiglio, anche se a mio avviso i sei dischi che hanno registrato con Anneke alla voce sono tutti meritevoli, parti da quello che ritengo il loro capolavoro: "How to Measure a Planet?" del 1998. In questo disco la componente Gothic Metal viene in gran parte accantonata, per una forma di Rock crepuscolare a tratti psichedelico che mi ha sempre conquistato...Con quella voce che è PUREZZA...
Un puzzle musicale come pochi altri, per uno dei migliori dischi di tutti gli anni novanta. Un muro sonoro di proporzioni spaventose, tra hard, alternative, stoner, post, dark, accenni di musica etnica, potenza e melodia, inserti acustici di cristallina bellezza...sono durati ancora per un altro album di eguale pregio e fattura. Poi le tenebre e la resa dopo la morte del bassista. "Let me Out, out, out...".
  • De...Marga...
    18 mar 14
    Ho un rammarico che mi perseguita da ormai vent'anni. Dovevo vederli nell'Aprile del 1993 in quel luogo sacro che reca il nome di Bloom a Mezzago. Giunto in loco venni a sapere che a causa di un malore del cantante Robin il concerto era stato annullato....e piansi lacrime amare. Non ci furono altre possibilità.
  • SilasLang
    18 mar 14
    Gran disco. Questi erano dei bravi discepoli dei Jane's Addiction. Avrebbero meritato più visibilità..
  • De...Marga...
    18 mar 14
    Ed in più hanno dato il buon inizio a quelle "dilatazioni musicali" che saranno poi le basi di quell'altro gruppetto dal semplicissimo nome di Tool....
  • De...Marga...
    18 mar 14
    Nota per gli Editors: mi accorgo con colpevole ritardo che è riportato il titolo del secondo lavoro della band. Nome del gruppo e copertina corrispondono, ovvero si tratta di "Scenes From the Second Storey"...Certamente ho combinato uno dei miei soliti pasticci..Non è proprio un paese per vecchi.
  • SilasLang
    18 mar 14
    Eh si...anch'io mi riferivo a "Scenes..." gran disco
  • tia
    19 mar 14
    Io dico: il disco degli anni novanta, così intenso e così puro. Pensate, io l'ho pure in cassetta...quasi una reliquia.
Robin, Ronald e Jimmy ci regalano il secondo capolavoro della loro breve carriera; un album molto più intimista rispetto all'esordio, dove la percezione spazio-temporale viene superata da canzoni di algida bellezza. "The Hunter" e "Boy By The Roadside" canzoni fuori dal tempo, che ci indicano la via verso l'infinito...Dedicated To Jimmy Fernandez.
  • GIANLUIGI67
    5 apr 14
    due capolavori, criminalmente dimenticati per celebrare dischi che valevano la metà.
  • De...Marga...
    5 apr 14
    Sono totalmente in sintonia con le tue parole; le canzoni da me citate hanno, a distanza di vent'anni, un potere devastante sul mio animo sensibile.....unici...immensi....
The God Machine: The Desert Song EP
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Mi è arrivato, finalmente dopo anni di ricerca infruttuosa; e l'ho ascoltato e riascoltato a lungo in silenzio. Ed è stato ancora una volta meraviglioso farsi avvolgere dalle sognanti spirali emotive vellutate che accompagnano ogni nuovo ascolto della Macchina di Dio. L'inizio di un suono che crescerà di livello ed armoniosa potenza nei due unici album del gruppo di Robin...Basta ho concluso e ne sono felice..."The desert song" a vita...
  • tia
    29 apr 14
    Imponente! L'hai poi trovato dove ti avevo consigliato io?
  • De...Marga...
    29 apr 14
    E' stato molto più semplice; il mio pusher di fiducia, l'unico negozio rimasto a Domodossola di Musica, me lo ha trovato a qualche euro in meno. Per me è stato come aprire una reliquia vera e propria, con il breve ascolto che mi ha riempito di tutte quelle sensazioni forti/emozionali che solo i God Machine, e pochissimi altri, mi hanno dato. Necessari...
  • Hank Monk
    29 apr 14
    prima o poi dovrò iniziarli ad ascoltare pure io questi God Machine
  • De...Marga...
    29 apr 14
    Mio caro Hank Monk conoscerai la storia della band: due soli album pubblicati, al termine dei quali muore il bassista Jimmy Fernandez...ed è la fine del gruppo. Raramente mi è capitato di ascoltare nella mia "carriera musicale" un gruppo che univa potenza e melodia, aggressività sonora e canzoni elettro-acustiche dal sapore paradisiaco...un emozione totale. Ascoltali te li consiglio, poi ne riparleremo ma so già che apprezzerai. Unici ed irripetibili.
  • tia
    29 apr 14
    E vai con i vecchi cari negozietti di musica in via d'estinzione...Stasera devo lavorare al computer e credo che i God mi faranno compagnia..Ho voglia di sentire Tremelo Song..
  • De...Marga...
    29 apr 14
    Tratta dall'album "bianco" dei nostri. Io domani ascolto fisso in macchina di "Scenes from the..." non rivedo l'ora...
  • ZannaB
    30 apr 14
    Io ho comprato un paio di settimane fa Scenes From The Second Storey. Lo definirei "viaggioso", atmosfere molto ricercate, proprio un bel disco! Me lo aveva consigliato qualcuno qui sul debasio ma non ricordo più chi fosse. Se passi da qui grazie!
  • De...Marga...
    30 apr 14
    Ti consiglio a questo punto anche il secondo disco, dove le atmosfere si fanno più emozionali, con brani di una bellezza indescrivibile...non aggiungo altro, ascoltalo poi mi dirai.
The Hellacopters: Payin' the Dues
Vinile Ce l'ho ★★★★★
Con il secondo album gli Elicotteri svedesi proclamano, con sana rabbia, di essere i leader di quella scena nata a metà degli anni novanta nel paese scandinavo. Hard rock che è una sorta di tributo generazionale nei confronti di maestri del genere come MC5 e Stooges, con una velocità "folle" degna dei Motorhead più arrabbiati. Per me il loro insuperato capolavoro di energia al cubo.
  • Lao Tze
    31 mar 14
    questi li conosco. Gran bel disco, secondo me.
  • De...Marga...
    31 mar 14
    Questo è il precedente di un anno più vecchio sono l'eccellenza degli svedesi; poi la loro onesta carriera è proseguita con altri cinque album e un numero infinito di singoli, poi inseriti in parte in due corpose raccolte. Lavori sempre degni di nota, ma meno carichi di quella furia belligerante che in "Payin' the Dues" è la forza trainante del lavoro.
  • Questo e il primo sono i migliori perchè molti pezzi li ha scritti e suonati Dregen (inserisci cognome svedese a caso), quello più magro e drogato di tutti, che poi ha fondato i Backyard Babies (nà mezzammerda)

    Però, per la prossima volta: si traduce Infernotteri, che suona meglio che in inglese.
  • De...Marga...
    31 mar 14
    A parer mio Dregen poteva fare di cognome "Infernottero"; sul fatto che il meglio è proposto nei primi due lavori sono in perfetto accordo con te.
  • gnagnera
    31 mar 14
    Questo e il precedente sono stati dei gran albumi, punk e hard rock a rotto di collo. Mi ricordo che quando era uscito era scoppiata una polemica con l'ottima rivista Bassa Fedeltà accusata da varie fanzine punk rock di parlare di band metal
  • De...Marga...
    31 mar 14
    Allora non sono l'unico a pensare che i primi due album "spaccano" e ne sono ovviamente contento; sulla polemica da te riferita, secondo me il fatto che Nick Anderson suonasse la batteria negli Entombed, gruppo che definii le coordinate del Death Metal europeo, può aver fatto nascere discussioni sulla proposta musicali degli Hellacopters.
  • Pinhead
    1 apr 14
    Se non ricordo male, all'epoca i ragazzi si spacciavano per i fratelli Hellacopter, come qualcun altro che adesso non mi sovviene. Oltre a questo e «Supershitty To The Max», a me piace assai anche il mini «Disappointment Blues».
  • De...Marga...
    2 apr 14
    Anche a me caro Pinhead sfugge il tuo riferimento....poi pensandoci bene e a lungo, grazie anche al tuo nick-name nella mia opaca mente prendono forma alcuni nomi leggendari: Joey, Johnny, Dee Dee, Tommy, Marky, CJ, Richie, Elvis...
Si conclude dopo solo due album e questa doppia raccolta antologica, nella mia versione in vinile, l'avventura musicale degli Housemartins; e lo fanno con 24 brani di puro divertimento, con le loro canzoni così intrise di chitarre sixties, mescolate ad un melodioso pop e voci pulite. La versione a cappella di "Caravan of Love", che profuma di gospel e di soul, è il loro degno saluto al mondo musicale: con lo sguardo rivolto al passato come loro abitudine.
  • GIANLUIGI67
    1 apr 14
    "London 0- Hul 4 " è un grandissimo disco, illumina una giornata. Non prenderla male, ma " Caravan Of Love" a cappella non la sopportavo. Ho un buon ricordo anche di un disco dei "Beautiful South", non ricordo il titolo
  • De...Marga...
    1 apr 14
    Una canzone non può essere apprezzata da tutti e rispetto la tua opinione, senza prendermela ci mancherebbe; dal mio punto di vista, proprio per essere un brano di sole voci, al solo scriverne e rammentarla mi vengono i brividi. Sui Beautiful South, il gruppo successivo del cantante Paul David Heaton, avevo una raccolta in cassetta acquistata in tempi remoti, ma non mi piacevano particolarmente.
  • Lao Tze
    2 apr 14
    e si concluse troppo presto, quest'avventura.
  • De...Marga...
    2 apr 14
    E si Lao è un vero peccato che tutto sia finito così presto; rimarranno le loro incantevoli canzoni, il loro atteggiamento molto semplice da bravi ragazzi di provincia.
Altro disco dal vivo della Brigata delle Rane, comandate da quel genietto musicale che porta il nome di Les Claypool, ed altro centro!!! Classe enorme, tecnica non quantificabile, divertimento dei singoli musicisti durante l'esibizione: tutto ciò mi porta al massimo dei voti. Sono presenti due cover, che aprono e chiudono il concerto, di gruppi piuttosto interessanti, ovvero King Crimson e Pink Floyd: brani dove la "Follia Zappiana" è componente predominante nel loro interminabile ascolto...YES
L'omaggio che mio cugggino Les ha voluto dare ad uno dei suoi album preferiti; un esibizione live che mette in risalto l'enorme capacità tecnica della Frog Brigade, e la loro innata carica ironica ben avvertibile nel sublime fluire delle canzoni. Ad ogni nuovo ascolto provo sempre il medesimo infinito piacere nell'ascoltare "Animals" di pinkfloydiana memoria rifatto dal quel geniale personaggio che è Les Claypool.....Fondamentale...
The Mars Volta: Frances The Mute
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Secondo disco per la band nel 2005 e centro assoluto; lavoro a tratti fin eccessivo nel mischiare tutto in oltre settantacinque minuti di Musica totale. Non esistono barriere per i lungo criniti Omar e Zedric, spalleggiati da un nutrito numero di comprimari folli e fantasiosi a loro (Mars) volta. Coraggiosi ed illimitati: funk-hard-prog-jazz-metal in salsa latina che spiazza e necessita di continui ascolti per arrivare al giudizio conclusivo. Hendrix, Santana,Tool e Jane's Addiction...VISIONARI
  • madcat
    8 ott 14
    Conosco e apprezzo i primi 2, dovrei recuperare almeno anche il terzo e il quarto, sono un pò pesantucci e li prendo a piccole dosi, però interessanti
  • De...Marga...
    8 ott 14
    Certo non sono di facile ascolto, ma secondo me sono uno dei gruppi migliori degli ultimi anni, insieme a Deftones e Tool. Ricordo con enorme piacere il loro concerto di qualche anno fa al quale presenziai con il mio abituale spirito battagliero: torrenziali a dir poco!!! Fecero la prima vera pausa dopo oltre un ora e mezza di esibizione: in pratica tra una canzone e l'altra Omar non si fermava mai, improvvisando con la sua chitarra eccessiva. UNICI..
Ingannando l'attesa per il nuovo album dei Dire Straits che sarà pubblicato l'anno seguente, Mark Knopfler, accompagnato da tre fidati amici e virtuosi della chitarra, nel 1990 da alle stampe questo disco che rappresenta il suo omaggio al country vecchio stampo e alla musica tradizionale. Un lavoro semplice, senza grosse pretese, che ha la sua gemma lucente nel brano "Your Own Sweet Way", un rock-blues dalle tinte chiaro-scure e dal sinuoso incedere. Classe e divertimento.
  • hellraiser
    27 apr 14
    E anche questo è un gran disco. Bravo te a recuperarlo DeMa...
  • De...Marga...
    27 apr 14
    Un Signor disco, suonato con classe enorme da musicisti seri ma che si divertono...Mark qui è come sempre perfetto.
The Police: Reggatta De Blanc
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Di tutta la non cospicua discografia della band, questo secondo disco in ordine temporale è il mio preferito; undici brani per poco più di quaranta minuti. Canzoni perfette nel bilanciare con sagacia immediatezza ed energia; grazie in particolare alla chitarra scattante di Andy e alla batteria multiforme di Stewart; senza dimenticare la voce ed il basso di Sting. Fin troppo facile citare "Message in a Bottle", "Walking on the Moon" e "Bring on the Night" i brani migliori...NO TIME THIS TIME...
  • Marco Orsi
    9 mag 15
    Io lo preferisco anche all'esordio e a "Zenyatta Mondatta"
The Smiths: The Queen Is Dead
Vinile Ce l'ho ★★★★★
Ho tra le mani il mio vecchio vinile, con Alain Delon ritratto sulla copertina di un verde evanescente...due righe stampate in rosa: THE SMITHS The Queen Is Dead. E gli abituali e mai sopiti brividi prendono possesso del mio corpo, mentre la puntina dello stereo annuncia il nuovo inizio del viaggio emotivo che mi terrà compagnia per i prossimi quaranta minuti. Disco fondamentale, il migliore degli Smiths.
  • GIANLUIGI67
    10 apr 14
    credo che sia il primo disco che ho comprato.
  • De...Marga...
    10 apr 14
    Come primo disco direi non male; sono stati uno dei miei gruppi Liceali e mi innamorai delle liriche di Morrissey e del suono così sixties della chitarra di Johnny. Certi suoni mai mi stancheranno.!!!!!!
The Smiths: Meat is murder
Vinile Ce l'ho ★★★★★
"La Carne è Omicidio" è titolato il secondo lavoro degli Smiths dove una produzione degna di questo nome consente di apprezzare il fluido scorrere delle nove canzoni contenute; uno dei migliori lavori della coppia Morrissey/Marr, con quel meraviglioso suono pop e rimandi sixties di pregevole fattura. Con in aggiunta le invettive al vetriolo del cantante contro società e Monarchia Inglese.
  • Psychopathia
    4 apr 14
    secondo me è il disco più debole dopo strangeways here we come (questo proprio brutto). tutto il resto della discografia è su un altro livello, anche il live rank. opinione mia, eh
  • De...Marga...
    4 apr 14
    Il bello delle opinioni personali sta nelle tue righe; immagino che il tuo capolavoro sia quello con Alain Delon in copertina; in Meat is Murder è contenuto uno dei versi più caustici contro la Regina da parte di Morrissey...si tratta della canzone "Nowhere Fast" e precisamente: "I'd Like to Drop my Trousers to the Queen, Every Sensible Child Will Know What this Means". La traduzione la lascio a te; grandissimi Smiths.
  • Psychopathia
    4 apr 14
    per me è bello pure il primo :) comunque non volevo dire che questo è brutto, magari non da 5 stelline. pensa: meat is murder è uno dei primi vinili da me ascoltati, ce l'ha mia cugina. la mia canzone preferita è the headmaster ritual. solo mi sembra un pò altalenante questo LP
  • De...Marga...
    4 apr 14
    Tutta in vinile la mia discografia degli Smiths; ho anche acquistato i cd per preservare i dischi il più a lungo possibile. Il primo disco contiene canzoni eccellenti, rovinate da una produzione pessima, con un suono atroce.
  • Lao Tze
    4 apr 14
    "Rusholme Ruffians", il giro di basso... e allora sì, mi tocca dire un'altra volta di quel gran pezzo di bassista che è il vecchio Andy.
  • De...Marga...
    4 apr 14
    Ti giuro Lao che ti stavo aspettando; sempre commenti inappuntabili e precisi....lana caprina.
The Smiths: Rank
Vinile Ce l'ho ★★★★★
Esce nel Settembre del 1988, ad un anno dalla fine della band, l'unico episodio live ufficiale degli Smiths; un disco voluto per contratto. E' il dolce scorrere delle meravigliose canzoni contenute a rendere l'ascolto necessario, il massimo dei voti doveroso; ho invidiato come poche altre volte gli spettatori delle prime file che nella foto interna del vinile fanno a pezzi una camicia di Steven Patrick, per avere un cimelio da custodire e venerare. Lo so che è finita, ma l'amore non finirà MAI..
  • Psychopathia
    27 set 14
    live senza dubbio emozionante, ma allora mi chiedo perché non aver proposto integralmente il concerto? peccato...
  • De...Marga...
    27 set 14
    Se non ricordo male è stato lo stesso Morrissey a dare una scremata alla sequenza dei brani; in origine dovevano essere una ventina, poi ridotti per non avere nelle mani un doppio vinile. Ciao Psycho.
  • shark
    29 set 14
    Dopo anni un sito dove qualcuno apprezza gli Smiths e Morrissey, era ora
  • De...Marga...
    29 set 14
    Io gli Smiths e Morrissey li apprezzo da decenni; purtroppo ho scoperto il sito davvero tardi. Ma ci rifaremo!!!
The Smiths: Strangeways, here we Come
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Soltanto cinque anni è durata la carriera musicale degli Smiths; ma sono stati anni importantissimi, con una serie di lavori che hanno tracciato una via che verrà seguita da innumerevoli altre band. Mai mi stancherò di lodare la coppia Morrissey-Marr, capaci anche in questo disco di regalare perle di lucente bellezza: "I Starded Something I Couldn't Finish", emblematica fin dal profetico titolo, "Stop Me If You Think...." e soprattutto la solenne "Last Night I Dreamt That Somebody Loved Me".
  • Psychopathia
    22 lug 14
    è quello che mi piace meno. stlando una classifica di gradimento:
    1) the queen is dead
    2) the smiths
    3) meat is murder
    4) strangeways, here we come

    senza contare il live e le varie raccolte, tutto molto bello. due anni fa ho preso il box cd in vynil replica. che tenerezza vedere i mini sticker e il mini poster dentro il cd di wank!
  • De...Marga...
    22 lug 14
    Sui tuoi personali gusti ho poco da dirti; a me tutta la discografia del gruppo mi entusiasma. Li ho conosciuti al Liceo, forse nel 1985 quando uscì "Meat Is Murder"; gruppo tra i miei must assoluti da sempre e per l'eternità.
  • De...Marga...
    22 lug 14
    I StarTed Something...AZZ...
  • Psychopathia
    23 lug 14
    anch'io li conobbi con meat is murder. avrò avuto 7 anni e scoprii oure affinità e divergenze. i dischi li comprava mia cugina e mio fratello li ascoltava. praticamente the headmaster ritual la conosco da sempre. e comunque non equivocare la mia classifica: il fatto che io abbia delle preferenze tra i loro dischi non significa che li approvi a metà, anzi... da qualche parte ho il vinilozzo di the queen is dead, dell'epoca
  • Lao Tze
    23 lug 14
    sempre un piacere legger 5 a Strangeways... (discorso che vale per questo disco e non per tutti) vuol dire che l'hai vissuto, l'hai "sentito" davvero.
  • De...Marga...
    23 lug 14
    Grazie come sempre per le tue belle parole, redatte da mano esperta che come me adora da sempre il gruppo inglese; Lao volevo chiederti se hai ascoltato il nuovo disco di Morrissey uscito in questi giorni.
  • Lao Tze
    24 lug 14
    eh, una parola... prima di comprarmi il disco, vorrei comprarmi il tempo per ascoltarlo... ma (forse) ce la facciamo.
  • De...Marga...
    24 lug 14
    Comunque Lao sul disco di Steven Patrick ho letto ottime recensioni: lui resta una garanzia assoluta. Come sempre dovendo acquistare il cd volutamente non voglio ascoltare nulla in rete, proprio per gustarmelo al meglio. Se non ho letto male è presente un brano che dura all'incirca otto minuti!!! La regina non è mai morta....
Thin White Rope: Exploring The Axis
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Stupefacente; ecco come voglio definire l'esordio discografico della band che proveniva dalla cittadina di Davis, in California. Un album che contiene tutte quelle caratteristiche di un suono solido, acidissimo, che troverà continuità e valore nel proseguimento della loro purtroppo breve carriera. Rock-psichedelico all'ennesima potenza, con rimandi country pregevoli; mi basta citare il finale di "Soundtrack" con le due chitarre protagoniste che erigono un muro sonoro stordente...GRANDIOSI...
Thin White Rope: In the Spanish Cave
Vinile Ce l'ho ★★★★★
Con il terzo album in ordine di tempo arriva il capolavoro della discografia dei Thin White Rope: un desert-rock a tratti carico di quella vena psichedelica che guarda il passato, con oscure trame di chitarra e rasoiate che rendono l'ascolto per lunghi momenti ipnotico ma allo stesso tempo ben ricco di feeling e pathos. Un lavoro che è stato da me consumato da continui ascolti e che ogni volta mi trasporta in quel viaggio onirico, ricordandomi la loro provenienza: il deserto. Enormi ed infiniti.
  • tia
    18 apr 14
    bene, comincerò da qui!
  • De...Marga...
    18 apr 14
    Va benissimo questo disco, io lo possiedo in vinile originale; poi mi fai sapere ma sono già convinto che potranno essere di tuo gradimento.
  • hellraiser
    19 apr 14
    Se ti lascio i miei dati bancari mi fai un bonifico DeMa? Perché con tutte le proposte interessanti che fai mi sa che per comprarle non mi basta lo stipendio... comunque come tia anche io inizierò da questo, saluti e buona pasqua
  • tia
    19 apr 14
    buona paqqua a tutti bagai!
Thin White Rope: Sack Full Of Silver
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
La band di Guy Kyser inizia gli anni novanta come aveva concluso la precedente decade: alla grandissima. Un album, il quarto in studio, che vede le singole canzoni nate durante gli spostamenti per i concerti; e per la prima volta tutti partecipano alla stesura dei brani. La vena country-roots, già ben radicata nel gruppo, viene accentuata con quel magistrale impatto psichedelico sempre presente in abbondanza. La sulfurea ed ipnotica cover dei Can "Yoo Doo Right" apice del disco...HIDDEN LANDS...
Thin White Rope: The Ruby Sea
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Il canto del cigno per quanto concerne i lavori in studio dei Thin White Rope; ed è un vero peccato che la loro carriera sia durata così pochi intensi anni, passati per lunghi tratti on the road. Ma sono ancora capaci di regalarci canzoni memorabili come la brevissima "Tina and Glen" dai toni country-western grazie alle proverbiali pennellate chitarristiche che erano un preciso marchio di fabbrica di Guy e Roger; e poi arriva "Hunter's Moon" con quel liquido finale strumentale...senza parole.
Thin White Rope: The One That Got Away
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Il gruppo è ormai alla deriva, la tensione ha toccato livelli esplosivi ed è vicina la fine; ma prima di tutto ciò in un angusto Club di Gent,in Belgio, i Thin White Rope ci donano un doppio live di una grandezza oltre ogni limite: due ore di assalti all'arma bianca, tra cover di Can e Dylan, e loro canzoni tra desert-rock-psichedelico di ferale bellezza, con lisergiche divagazioni in Musica...subito dopo il nulla...è finita...peccato.
  • hellraiser
    25 mar 14
    Questi li devo scoprire. Non sapevo nulla di loro prima di leggere una bella rece di March Horses, sono molto interessanti... quando hai due minuti mi dai una dritta su che album prendere, il più importante, ma fai tranquillo, guardati il Toro e poi nei prossimi giorni mi dici, saluti
  • De...Marga...
    25 mar 14
    La Musica viene prima di tutto; tutti i cinque album sono di eccellente fattura. Se non li conosci ti consiglio di optare per la loro terza opera: "In The Spanish Cave" che già dalla copertina ti da delle convincenti dritte sulla loro musica. Questi suonavano alla grande, senza troppi tecnicismi, andavano diritti per la loro strada: rock-lisergico-psichedelico. Ovviamente visti anche loro in concerto nel 1992 a Genova. Il live qui proposto è un ottimo biglietto da visita sulla loro proposta musicale. Ascoltali e ne riparliamo volentieri. Grande Hell, Cerea ne.
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