"Gli ultimi cinque secondi di strimpellamento posseggono una grazia assoluta, una magica incertezza."

 "Canticchio 'If it's in you' stonando di straniata e straziante dolcezza e godendo come un pazzo quando arriva quell'incredibile 'yammi yam yum yum'."

La recensione esplora l'unicità di 'If it's in you' di Syd Barrett, evidenziandone la natura imperfetta ma affascinante. Tra sciocchezze e momenti di dolcezza struggente, emerge un quadro musicale ricco di magia e spunti psichedelici. L'autore celebra la bellezza dell'incertezza e la particolarità delle sonorità, invitando ad assaporare il brano con leggerezza e passione. Ascolta 'If it's in you' e lasciati sorprendere dalla magia di Syd Barrett!

 "mai sentito nulla di così carezzevole e disperato"

 "le canzoni di Nick sono farfalle legate ad un'àncora, ma nonostante il peso volano lo stesso"

La recensione celebra "Place to Be" di Nick Drake come un brano folk di rara delicatezza e intensità emotiva, capace di scavare dentro con una gentilezza soffusa. Viene evidenziata la poesia struggente dei testi e la semplicità melodica della chitarra, accompagnata da un apprezzamento per la cover di Iron and Wine. Il racconto esplora temi di tristezza, ricerca di un luogo ideale e riflessioni sull'esistenza. Scopri l’intensità poetica di Nick Drake e lasciati emozionare da Place to Be.

 "'puoi dire che il sole sta splendendo, ma io vedo la luna e mi sembra così chiara'... un verso che fa venir voglia di passeggiare..."

 "Road non è una canzone triste, ma un telegramma dell’anima... un dolce esorcismo a fior di labbra."

La recensione esplora 'Road' di Nick Drake come un brano ipnotico e mistico, capace di evocare introspezione profonda. Il testo viene interpretato come una preghiera personale, con un suono tortuoso che affascina. L’autore apprezza anche la versione italiana di Gigi Giancursi, che cattura l’essenza della canzone con una traduzione libera e intensa. L’opera è vista come un telegramma dell’anima, un messaggio essenziale e pratico verso la conoscenza di sé. Ascolta 'Road' di Nick Drake e lasciati trasportare in un viaggio interiore indimenticabile.

 L'arte è qualcosa che ti consente di uscire dall'ingranaggio e che aiuta gli altri nell'illusione di poterne uscire a loro volta.

 "Where did you sleep last night" è una canzone magica... Evoca i luoghi notturni dell'anima e, in pratica, fa solo domande, visto che le risposte son vaghe e rimandano a altre domande...

La recensione esplora la complessità emotiva e simbolica dell'interpretazione di Nirvana di "Where Did You Sleep Last Night", riflettendo sull'impatto del mito della rockstar autodistruttiva e sull'intreccio tra folk e rock. L'autrice accompagna il lettore in un viaggio tra leggende musicali, emozioni profonde e la tragicità di Kurt Cobain. L'opera è vista come un ponte tra tradizione e modernità, capace di evocare un brivido e una catarsi unici. Scopri il lato più profondo e mitico di Nirvana con questa emozionante recensione.

 ‘River deep, mountain high’ è semplicemente un miracolo...

 Phil Spector è wagneriano davvero e la grazia infinita delle sue sinfonie per ragazzini è completamente abbandonata per lasciare spazio a una brillante e stupefacente cacofonia quasi psichedelica.

La recensione celebra 'River Deep Mountain High' di Ike e Tina Turner come un brano unico, iperprodotto da Phil Spector con una combinazione di caos sonoro e grande energia. L'opera è descritta come un'esperienza totale, in cui voce, strumenti e arrangiamenti creano una cacofonia intensa e affascinante. È un classico irripetibile caratterizzato da una forte carica emotiva e musicale. L'autore la definisce un miracolo sonoro, sottolineando la sua eccezionalità nella discografia dei due artisti e di Spector. Ascolta ora 'River Deep Mountain High' e vivi un capolavoro senza tempo!

 Non vi sia bambino, tra quelli che all’epoca hanno ascoltato quelle musiche, che nel risentirle non provi un sussulto o un tuffo al cuore.

 Un piccolo particolare vale per me più di mille parole: il padre canticchiava in continuazione mentre componeva le musiche di Pinocchio, cosa che non gli avevo mai sentito fare.

La recensione celebra la colonna sonora di Fiorenzo Carpi per la serie TV 'Le avventure di Pinocchio' (1972), capolavoro della televisione italiana. L'autrice sottolinea l'atmosfera malinconica e il realismo magico dell'opera, enfatizzata dalla musica semplice ma toccante che accompagna le vicende del burattino. La musica riesce a evocare nostalgici ricordi e a trasmettere emozioni profonde, diventando un elemento chiave che esalta l'intera produzione. Riscopri l'incanto musicale di Pinocchio di Fiorenzo Carpi, un viaggio emozionante nel tempo.

 «Era la voce di uno colto di sorpresa, la voce di una improvvisa paura.»

 «Questa canzone è schitarramento estremo, paradiso ritmico... e voce strozzata/spezzata/incrinata/urlata nel tentativo (riuscito) di reggere dei suoni assolutamente nuovi nel pop italiano di allora...»

La recensione racconta con passione la scoperta di 'Dio mio no' di Lucio Battisti, sottolineando la voce intensa e spezzata, la tensione musicale e il valore espressivo dei testi di Mogol. L'autore ripercorre i ricordi di giovinezza legati alla musica e l'entusiasmo che questa canzone ha suscitato, evidenziando l'innovazione e l'energia che ha portato al pop italiano degli anni '70. La recensione è un omaggio personale e coinvolgente a un classico intramontabile. Ascolta 'Dio mio no' di Lucio Battisti e lasciati conquistare dalla sua energia unica!

 Il non senso e il divino rumore... c’è forse qualcosa di più?

 Fatele tacere, se non volete anche voi il manicomio del cuore...

La recensione riflette in modo emotivo e poetico sul brano 'Prisencolinensinainciusol' di Adriano Celentano, esplorando il gioco di suoni e linguaggi senza senso. Attraverso immagini di infanzia, filosofi e riferimenti culturali, l'autore celebra la magia che rimane viva nonostante il grigiore della realtà. Il testo invita a coltivare stupore e autenticità, mettendo in luce il potere liberatorio e universale della musica. Scopri la poesia nascosta in 'Prisencolinensinainciusol' e lasciati emozionare!

 “La musica di quelle due, oltre a quella del mangiadischi che era rosso, come un favoloso occhio di fuoco.”

 “Parole folli e rumore divino... ma tutto il periodo Kleenex è così.”

La recensione racconta in modo emozionale e nostalgico l’impatto del singolo post-punk svizzero Kleenex - Ain’t you/Hedi’s head, tra freschezza sonora e testi giocosi. Il racconto personale si intreccia con la trasformazione estetica e musicale di 'Orsetto' e il fascino delle voci femminili che sprigionano energia e follia creativa. Le sonorità sono caratterizzate da un’atmosfera pop irriverente e da un linguaggio che privilegia il suono sulle parole, evocando un gioioso caos sonoro unico nel suo genere. Ascolta il singolo e lasciati travolgere dalla freschezza giocosa delle Kleenex!

 "Closer, che meraviglia di disco... musica oscura, ossessiva... una luce brilla nell'oscurità."

 "Love will tear us apart è una canzoncina pop piena di stelline, ma anche di mortal fatalismo angelico."

La recensione esplora con intensità e sentimento l'album 'Closer' di Joy Division, evidenziandone l'atmosfera oscura e ipnotica. L'autore lega la musica al ricordo personale di Miss Qualcosa, la sua insegnante d'inglese, e riflette sul significato profondo della poesia di Ian Curtis. Tra riferimenti a leggende musicali e sensazioni di perdita, il disco viene descritto come un classico imprescindibile del post-punk. Ascolta Closer e scopri il lato oscuro e poetico di Joy Division!