Era la voce di un dio, inutile girarci intorno…come quando chiudi e riapri gli occhi e le cose si stagliano improvvise.

 Oh, Peter, il giorno che Bowie non è stato più un dio hai smesso di esserlo anche tu…

La recensione celebra il brano cult 'Bela Lugosi's Dead' dei Bauhaus e l'unicità della performance di Peter Murphy. L'autore racconta il legame tra rock, mitologia e identità giovanile, esprimendo un profondo coinvolgimento emotivo. La traccia è vista come un'esperienza ipnotica e un simbolo degli anni '80. L'analogia con David Bowie sottolinea l'idea di divinità musicale. Scopri il potere ipnotico di Bela Lugosi's Dead, un classico senza tempo!

 «E la ragazza dai capelli rossi e le notti d’estate e Three imaginary boys...un colpo al cuore mi fate venire!!!»

 «Questa musica magra magra, nervosa nervosa, scarna scarna, essenziale essenziale ma clamorosamente appiccicosa e, soprattutto, incredibilmente fresca?»

La recensione celebra 'Three Imaginary Boys' dei The Cure come un album magico e fresco, capace di evocare la giovinezza con il suo sound essenziale e nervoso. L'autore apprezza il contrasto tra il lato uno pop-rock sognante e il lato due più oscuro e wave, evidenziando influenze di Nick Drake e David Bowie. Consiglia l'ascolto come esperienza di rinvigorimento emotivo e nostalgico. Ascolta Three Imaginary Boys e riscopri la freschezza della giovinezza!

 Il loro disco sembra quasi un live in studio, molti brani sono strumentali e hanno quel bel rumore che vi ho spiegato...

 La mamma del cantante ascoltandola ebbe a dire “tu canti e suoni come il diavolo...” E le mamme han quasi sempre ragione.

La recensione celebra il debutto dei The Fire Engines come un'esplosione di energia e rumore tipica del post-punk degli anni '70 in Scozia. L'album 'Lubricate Your Living Room' viene descritto come un'esperienza sonora folle, con brani strumentali, urla sguaiate e un ritmo ossessivo. Il suono grezzo e l'approccio dilettantesco contribuiscono a un fascino unico, con l'elogio particolare alla traccia 'Get Up and Use Me'. Un ascolto imprescindibile per gli amanti del post-punk. Ascolta ora 'Lubricate Your Living Room' e immergiti nel post-punk puro e grezzo!

 La traccia che conclude il disco 'The Visitor' è uno dei pezzi più belli che abbia mai sentito.

 Parole assai sveglie su musiche addormentate... tintinnii elettrici su sogni acustici... del tempo fu sospeso il corso.

La recensione è un omaggio sentito a Willard Grant Conspiracy e al loro album Mojave, caratterizzato da un folk rock malinconico e sospeso nel tempo. L'autore sottolinea l'intensità emotiva della musica e la voce baritonale di Robert Fisher, recentemente scomparso. Particolare rilievo viene dato alla traccia finale, "The Visitor", definita un capolavoro struggente. Il disco è descritto come un mix di tradizione e sperimentazione, capace di toccare profondamente l'anima dell'ascoltatore. Ascolta Mojave di Willard Grant Conspiracy e lasciati trasportare da emozioni profonde.

 Lo zoppicare e l’andar storto valgono l’andar più dritto e, quando questo accade, il certo lascia volentieri il passo all’incerto.

 Non la Venere del Botticelli, ma ai miei occhi persino qualcosa di più.

La recensione celebra l’arte di Pietro Ghizzardi, pittore naif noto per le sue figure femminili potenti e sensuali, caratterizzate da un’espressione imperfetta ma intensa. Pur non avendo letto il libro 'Mi richordo anchora', l’autore sa di volerlo leggere grazie al forte impatto emotivo del titolo e dello stile dell’artista. La riflessione si concentra sul valore dell’imperfezione come forma di espressione autentica e poetica. Scopri l’arte di Pietro Ghizzardi e lasciati ispirare dalla sua espressione unica!

 Hanno portato il folk nel laboratorio alchemico dell’assurdo, con un senso di libertà che lascia senza fiato.

 I suoni sono una sorta di divertito e selvaggio canto da ubriachi, appoggiato su atmosfere di mirabile dolcezza.

La recensione esalta The Moray Eels Eat The Holy Modal Rounders come un capolavoro folk unico nel suo genere, capace di mescolare follia, libertà e musica sperimentale. L'autore sottolinea la natura stravagante e anticonvenzionale del duo, paragonandoli a zingari musicali pieni di passione e saggezza ironica. Un album che sfida classifiche e convenzioni, offrendo un viaggio sonoro affascinante e imprevedibile. Ascolta ora questo capolavoro folk stravagante e scopri l’assurdo genio degli Holy Modal Rounders!

 «Certe pagine di progressive italiano, essendo state tra i miei primi ascolti, mi son rimaste del cuore pur essendo presto passato a preferire altri generi musicali.»

 «Quella voce, magica e bianca, era triste e allo stesso tempo non lo era, perché, appunto, era magica e bianca e quel è magico e bianco non può essere triste.»

La recensione celebra 'Gioco di bimba' delle Orme come un pezzo iconico del progressive italiano legato a ricordi d'infanzia profondi e a un testo ricco di mistero. L'autore riflette sulla magia della canzone e sulle emozioni che suscita, accompagnando anche un racconto personale ispirato al brano. L'importanza della voce di Aldo Tagliapietra e la dimensione simbolica del testo vengono evidenziate con affetto e sensibilità. Scopri la magia di 'Gioco di bimba' e lasciati trasportare dal racconto pieno di emozioni.

 Questa è una delle sensazioni più belle di questo evento (Imola in musica, un centinaio di concerti e concertini in una settimana) che va avanti da ventidue anni.

 Il vero rock’n’roll è proprio una roba così.

La recensione descrive con calore e partecipazione la ricca esperienza di 'Imola in Musica 2017', un festival di concerti che abbraccia generi dal folk alla musica tradizionale. Tra balli, atmosfere intense e artisti emblematici come la PFM e Acquaragia Drom, l'autore cattura la convivialità e la gioia di una comunità unita dalla musica. L'evento si rivela una festa coinvolgente e autentica, tra tradizione e innovazione. Vivi anche tu l’emozione di Imola in Musica, scopri concerti e folklore da non perdere!

 “Qui c’è solo pop...e un Syd clamorosamente in forma...cristallino, scanzonato, svaporato solo il giusto, guizzante come un pesce e forse ancora con gli occhi da furetto.”

 “Dedico quindi queste “Peel sessions” sia a Stefano, sia ai suoi fratelli. Perché qui quei mondi inconciliabili si possono ancora incontrare...”

La recensione narra una storia personale e intensa che lega l'autore ai fratelli appassionati di Pink Floyd e a Syd Barrett. L'album The Peel Session è descritto come un'opera limpida, pop e vibrante, lontana dalla fragilità estrema dell'artista, ma capace di trasmettere nuova luce alla sua figura. Un omaggio che unisce musica e ricordi con profondità emotiva. Scopri la magia di Syd Barrett con The Peel Session, un classico imperdibile per veri appassionati.

 «Il paradiso/inferno dell’eccentricità inglese, quella cosina da niente che i più accorti dicono nipotina della malinconia e cugina della saggezza.»

 «Queste canzoncine provocano lo stesso spaesamento di una “I am the walrus” (Beatles) o di una “Flaming” (Floyd barrettiani).»

La recensione celebra l'album 'The Doughnut in Granny's Greenhouse' dei Bonzo Dog Band, definendolo un perfetto mix di follia, ironia e musica pop-rock psichedelica. L'autore evidenzia la capacità del gruppo di fondere parodia e sperimentazione in un gioco musicale giocoso ma raffinato. L'album è collocato nel solco delle eccellenze psichedeliche inglesi degli anni '60, con riferimenti ai Beatles e ai Soft Machine. Emblematica è la descrizione dei live, teatro di incredibili spettacoli grotteschi e azioni performative. Ascolta ora l'incredibile follia musicale dei Bonzo Dog Band!