Delay è il grande disco perduto dei Can. Rifiutato da tutti, fu pubblicato solo negli anni ottanta.

 Con i Can prendi sempre bene.

Delay 1968 è il disco perduto e rifiutato dei Can, ma che rappresenta una pietra miliare dell’avanguardia musicale. L’album si distingue per la sua fusione di psichedelia, funk deviato e un ritmo metronomico rivoluzionario. Il racconto mette in luce l’energia creativa di Malcolm Mooney e il ruolo determinante di Holger Czukay e Jaki Leibezeit. Un’opera essenziale per chi ama il rock innovativo e la sperimentazione sonora. Scopri l’innovazione sonora di Delay 1968 e lasciati conquistare dai Can!

 La migliore rock band di tutti i tempi, pur durando pochissimo.

 Il loro irrompere improvviso diede l’impressione che si potesse ridiscutere ogni minimo gesto della nostra vita quotidiana.

La recensione riflette sull'impatto di 'Anarchy in the U.K.' dei Sex Pistols, visto come l'atto di nascita del punk e della sua rivoluzione musicale. L'autore condivide anche ricordi personali legati al movimento punk e alla musica nervosa che continua a emozionarlo. Si evidenzia come la band, pur breve nella carriera, abbia lasciato un segno indelebile nella storia del rock. Il racconto si conclude con una nota nostalgica ma energica, sottolineando la potenza e l'influenza dei Sex Pistols. Scopri l'energia e la storia dietro il punk con i Sex Pistols!

 Oh, “Duniya” è un disco perfetto e raggiunge pure scopi eminentemente pratici (come sempre dovrebbe fare l’ambient).

 Tu ascolti e non ascolti, ma quando lo fai quel che arriva è stupidamente magico.

La recensione celebra l'album "Duniya" di Loop Guru come un brillante ibrido musicale che unisce dub, ambient, trance e world music. Viene evidenziata l'efficacia del disco nel creare atmosfere ipnotiche e di meditazione, ideale per momenti di creatività o relax quotidiano. La fusione fra strumenti tradizionali e suoni elettronici rende l'ascolto coinvolgente e rigenerante. L'album è consigliato anche per un pubblico giovane e per chi cerca un'esperienza sonora unica e gioiosa. Ascolta Duniya e lasciati trasportare in un viaggio ipnotico tra suoni antichi e moderni!

 La sofferenza l'ha forgiata e ora è affilata come una spada, aspra come una sentenza e roca come un colpo di tosse.

 "Il pericolo è una grande gioia e l'oscurità è luminosa come il fuoco" solo una come Marianne poteva cantarla.

La recensione racconta la trasformazione artistica e personale di Marianne Faithfull con l'album Broken English, capolavoro degli anni '70. La voce affilata e roca di Marianne fonde punk, blues e cabaret, creando un sound unico e intenso. L'album riflette un percorso di sofferenza, rinascita e autenticità, rendendolo un classico senza eguali. Le canzoni come "Working Class Hero" e "The Ballad of Lucy Jordan" sono evidenziate per il loro forte impatto emotivo e sociale. Ascolta Broken English e scopri la potente rinascita di Marianne Faithfull.

 La voce di chi canta ha qualcosa di divertito e anche un po’ beffardo tal quale alla musica che l’accompagna.

 Onore alla Ciapa rusa, un gruppo fatto di ricercatori ancor prima che musicisti.

La recensione celebra l'antologia della Ciapa Rusa, una raccolta di musica popolare piemontese ricca di racconti vividi e ballate di tradizione. Viene sottolineata la grazia e l'autenticità delle esecuzioni, così come l'impegno di ricerca del gruppo. L'ascolto è descritto come un viaggio emozionante tra storie folk, rituali e danze. La musica è apprezzata per la sua capacità di evocare atmosfere antiche e suggestive. Ascolta l'antologia de La Ciapa Rusa e immergiti nelle tradizioni sonore del Piemonte!

 Sedici minuti che passano in un attimo…

 Il risultato lascia senza fiato: una sorta di continua ammaliante ipnosi e la sensazione di avere la magia a due passi da te.

Rosensfole è un album che unisce folk norvegese e jazz ambient creando atmosfere ipnotiche e magiche. Agnes Buen Garnås con la sua voce cristallina si fonde con gli intrecci sonori innovativi di Jan Garbarek. Il disco esplora la tradizione medievale attraverso strumenti non convenzionali, regalando un'esperienza musicale sospesa nel tempo. Un viaggio sonoro che incanta e invita all'ascolto ripetuto. Ascolta Rosensfole e lasciati trasportare da un viaggio sonoro unico!

 Quando ci si prende la briga di musicare i versi di un grande poeta si corre un bel rischio.

 E si, ci siamo, ci siamo davvero, anche se non è punk, anche se non è psichedelia, anche se non è Barrett...

La recensione analizza l'album 'Sahara Blue' di Hector Zazou, che tenta di musicare la poesia di Rimbaud con un cast di artisti prestigiosi. Pur riconoscendo la qualità e alcuni brani affascinanti, evidenzia una riuscita altalenante dovuta a un'eccessiva perfezione e mancanza di quel caos ribelle proprio di Rimbaud. Viene apprezzata la combinazione di world music e sonorità sperimentali, con particolare interesse per alcune tracce come 'Lines' e 'Amdyaz'. Ascolta i brani chiave di Sahara Blue e scopri la magia di Rimbaud in musica!

 Hunky dory è un pezzo unico, una cosa che assomiglia solo a se stessa.

 "Un peculiare baritono alto che scivola impercettibilmente dentro e fuori il falsetto".

La recensione celebra 'Hunky Dory' di David Bowie come un capolavoro senza tempo che unisce poesia, glam e folk in un'opera unica. L'autore esalta le qualità artistiche dell'album e sottolinea il suo ruolo cruciale nella storia del rock, tra influenze mitiche e sperimentazioni sonore. L'album è descritto come un viaggio ricco di emozioni, con una coesione musicale sorprendente nonostante la varietà. L'analisi approfondisce canzoni chiave come 'Quicksand' e 'The Bewlay Brothers', ponendo l'accento sulla genialità di Bowie e dei suoi collaboratori. Ascolta Hunky Dory e lasciati coinvolgere dalla magia di Bowie.

 Quel che suonava ti entrava dentro senza chiedere permesso.

 Soul Kitchen parla di cibo per l’anima e del rifugio notturno, un posto in cui si sta bene e si impara a dimenticare.

La recensione riflette con tono emotivo e personale sul brano Soul Kitchen dei The Doors, evidenziandone la combinazione di rock blues e poesia. Il recensore intreccia ricordi e riflessioni sull'importanza del luogo descritto nella canzone come rifugio per l'anima, elogiando la magia musicale di Ray Manzarek e la profondità poetica di Jim Morrison. Il brano Take it as it comes è visto come un inno a prendere la vita con leggerezza e consapevolezza. Ascolta The Doors e lasciati trasportare dalla magia di Soul Kitchen!

 La voce è bella perché è brutta e brutta perché è bella.

 La bellezza brutta e la bellezza bella, il tenerle insieme è il vero colpo di genio di Dylan.

La recensione esplora 'Blonde on Blonde' come un capolavoro visionario che coniuga bellezza e delirio, mostrando la genialità poetica e musicale di Bob Dylan. L'autore condivide ricordi personali e riflessioni sul valore unico dell'album, che chiude idealmente la trilogia della svolta elettrica. I testi e la voce imperfetta ma intensa si intrecciano in un'esperienza che trascende il semplice ascolto. L'album rappresenta un viaggio tra realismo e follia, folklore e innovazione sonica. Ascolta o riascolta Blonde on Blonde per scoprire il genio visionario di Dylan!