Avere talento non significa avere una bella voce. Significa essere una voce.

 Una voce che vive in una dicotomia lancinante di vicinanza lontananza, presenza/assenza, sottile penetrazione e definitivo autismo.

La recensione esplora il profondo talento e l'essenza irrequieta di Karen Dalton, icona folk/blues dal carattere libero e autentico. La sua voce, descritta come ipnotica e malinconica, è al centro di un'analisi che ne celebra la potenza espressiva e la purezza istintiva. Vengono evidenziati i pregi e le differenze tra i due album ufficiali, sottolineando la bellezza senza tempo delle sue canzoni. Non manca un cordoglio per la sua vita travagliata e la conseguente ingiusta dimenticanza. Ascolta Karen Dalton e lasciati avvolgere dalla sua voce senza tempo.

 Un brodino amniotico che culla la stanchezza e accoglie ogni più delicata figura.

 Io mando un bacio alla mia nuova fidanzata cosmica dalla voce che è appena un sussurro.

La recensione celebra l'album 'Hour of the Trace' di Jessica Bailiff come un viaggio ipnotico nel drone folk, caratterizzato da melodie lente e suggestive. L'autrice evidenzia atmosfere soffuse, elementi shoegaze e un senso di sospensione che accompagna ogni traccia. La musica è descritta come un abbraccio delicato e avvolgente, capace di trasportare l'ascoltatore in un sogno musicale senza fretta. Ascolta ora 'Hour of the Trace' e lasciati avvolgere dalla sua magia sonora.

 "Il laggiù invalicabile dove l'anima antica sonnecchia mandando bagliori."

 "Una specie di folk ancestrale disperso in tutta una serie di aberrazioni quali pianole dolciastre, delizie horror, ronzii, intermittenze, campanellini."

La recensione celebra il secondo album di Paavoharju, 'Laulu laakson kukista', definito una miscela magica di folk ancestrale e sperimentazioni sonore. L'atmosfera creata è ricca di evocazioni naturali e surreali, con suoni che spaziano da inni sacri a rumori ambientali, offrendo un'esperienza unica e surreale. Non mancano momenti di dolcezza folk e apparizioni inattese di melodie pop. Un lavoro che emerge come un rifugio sonoro mistico e affascinante. Ascolta ora l'album e immergiti in un viaggio sonoro unico e magico.

 La mente si accende come una lampadina.

 Non potrete più farne a meno. Trallallà...

La recensione celebra 'Start a People' di Black Moth Super Rainbow come un viaggio sonoro fatto di suoni vintage, destrutturati e fantasiosi. L'album evoca atmosfere infantili e primordiali, con testi che affrontano temi esistenziali in modo leggero ma profondo. La musica nasce da un laboratorio casalingo, risultando fresca e innovativa, capace di accendere la mente dell'ascoltatore. È un'opera che trasforma errori in licenze poetiche e conquista con la sua unicità. Scopri l'elettronica giocosa e ipnotica di Black Moth Super Rainbow!

 Il suono della mancanza è esile e si espande in cerchi concentrici all’infinito.

 Qualcuno ha scritto che qui ci sono i fantasmi di Hank Williams e Robert Johnson, tutto giusto immagino.

La recensione descrive l’album Cathedral dei Castanets come un’esperienza sonora intensa e profonda, che fonde il post blues con accenti gotici e neo folk. Il suono emerge come un’eco di mancanza, angoscia e nostalgia, capace di evocare emozioni forti e brividi. La musica si sviluppa in modo libero e quasi onirico, con riferimenti a leggende del blues come Hank Williams e Robert Johnson. Nel complesso, l’album è un viaggio nell’ombra e nella luce, fatto di parole scolpite e note insinuanti. Ascolta Castlets - Cathedral e immergiti in un viaggio sonoro unico.

 "Purezza folkie dal rifrangente effetto psichedelico, ovvero casa mia, luminosi i sassolini di pollicino per ritrovarla..."

 "Quando porti nel sole la tua malinconia una specie di nebbia gioca con la polvere d’oro."

La recensione descrive 'Nuada' di Candidate come un album che fonde il folk con un tocco psichedelico e un'aura antica. Il testo cattura un senso di malinconia e trance lieve, definendo l'opera come un viaggio poetico tra luce arancione e riflessi d'oro. La musica emerge come una celebrazione del cuore e della memoria, con effetti che emozionano e coinvolgono. Ascolta Nuada per un viaggio tra folk e psichedelia che risveglia il cuore.

 "Strictly Genteel è una meravigliosa fanfara dell’incertezza, un veleno che contiene in sé il suo antidoto."

 "Duke of Prunes è puro gas leggero... quel tipo di suono con appena uno zero virgola uno di stranezza, tra la musichetta e la lieta follia."

La recensione celebra l'album "Orchestral Favorites" di Frank Zappa, sottolineandone l'eclettismo e l'originalità. L'autore racconta con passione le atmosfere orchestrali e la sottile tensione musicale, alternando ironia e rispetto per il genio di Zappa. Vengono analizzati alcuni brani chiave, evidenziando la fusione di avanguardia e giocosa follia. Un album meno noto ma imprescindibile per gli appassionati. Ascolta Orchestral Favorites e immergiti nella genialità orchestrale di Frank Zappa!

 Immaginate il Tim Burton più (più cosa?) che diventa musico e scrive le canzoni di uno Spoon River per adolescenti fissati con l’horror.

 Ci sono un sacco di trucchetti (giocoleria horror, delizie sepolcrali, pop zuccherino, infinitesimi di narcolessia) e funzionano tutti alla grande.

La recensione evidenzia l'atmosfera unica dell'album 'Dead Man's Bones', che unisce storie di fantasmi a cori di bambini e sonorità pop dark. L'autore apprezza la capacità del disco di evocare immagini gotiche e suggestioni horror con giocosità e malinconia. Non manca qualche nota di critica verso l'eccesso di teatralità, ma nel complesso l'album convince e affascina. Ascolta ora Dead Man's Bones e immergiti in un mondo di fantasmi e magia sonora!

 “Maria Lando è una delle canzoni più belle di tutti i tempi.”

 “La strada dove ‘l’amore sa di cannella e tutto è ispirazione’.”

La recensione celebra l’album “Afro-Peruvian Classics: The Soul of Black Perú” come un tesoro musicale che unisce tradizione afro-peruviana e modernità. Evidenzia la magia di brani come “Maria Lando” e “Una larga noche” interpretati da artisti come Susana Baca e Chabuca Granda, e il ruolo di David Byrne nel diffondere questa musica. L’opera è descritta come un viaggio sonoro struggente e ricco di storia, capace di trasmettere emozioni profonde e valorizzare una cultura spesso ignorata. Ascolta Afro-Peruvian Classics e immergiti nella cultura sonora del Perù nero!

 Il ritmo è il mio centro

 Io suono per chi soffre

La recensione celebra l'album 'The Magic of Ju-Ju' di Archie Shepp come un'esperienza sonora intensa, dove il ritmo incessante e le percussioni creano una trance afro-jazz unica. La musica è descritta come follemente espressiva, libera e piena di energia vitale, capace di trasmettere sofferenza e speranza. Un viaggio che unisce Africa e jazz in un dialogo profondamente emotivo e sacrale. Ascolta ora l'energia travolgente di The Magic of Ju-Ju di Archie Shepp!