Miglior album Jazz di sempre secondo DeBaser.

Qui sotto c'è la classifica "Miglior album Jazz di sempre" secondo gli utenti di DeBaser. Se vuoi partecipare anche tu, prepara la tua classifica dello stesso tipo!

Quello che la critica battezzerà come uno dei più eleganti e raffinati sestetti della storia del jazz si riunisce, fra marzo (il 2) e aprile (il 22) del 1959, in uno studio della Columbia records ricavato in una ex-chiesa ortodossa della trentesima strada est a Manhattan, per due sessioni nelle… di più


La folgorazione del divino non è tanto una pace, quanto piuttosto una quiete silenziosa ed insieme un ardore. Arde, d'un fuoco purificatore che consuma e assottiglia ogni cosa, il serafico Trane: d'una quiete, che è silenzio e visione faccia a faccia dell'indicibile, e d'un fuoco, che si fa parola di… di più


Praticamente succede che nell'estate del 1969 Mr.Miglia si scassa la uallara delle solite cose. di più


Roma, Anfiteatro Flavio (volgarmente detto Colosseo). di più



Non starò qui a ribadire come Charlie Parker abbia scompaginato il tragitto del jazz, una carica di dinamite sui binari di una tranquilla e rigogliosa locomotiva. Nè ripercorrerò pedissequamente una delle più struggenti, pulsanti biografie mai intrecciate alle volute di un ottone. Quella registrazione, quella voglio provare a raccontarvi, sebbene… di più


Nella vita capitano momenti magici, attimi in cui la tensione nell'aria si percepisce tanto dalle note quanto dai silenzi. di più


Eric DolphyOut To Lunch
Album - 22 dicembre 2005

Oggi voglio andare fuori per pranzo, non voglio il solito panino, la solita insalatina insipida, consumata velocemente e distrattamente, senza percepire neanche troppo bene i sapori e ingurgitata per di più , con qualche bibita gassata, alla maniera di Jules Winnfield. Oggi voglio mettermi seduto, tranquillo ordinare un buon vino,… di più


Dai turbolenti virtuosismi del violino nel celebre Concerto di Vivaldi detto "La tempesta di mare" alla vastità del "maaaaaaa... re", direttamente proporzionale al numero di "a", evocata da molte canzoni di Ivano Fossati. Dall'insuperabile trittico dipinto da Debussy nel poema sinfonico "La mer", in cui l'ascoltatore senza troppo sforzo può… di più



Siamo nel 2005, a quarantunanni dalla sua uscita ed a sette dalla sua rimasterizzazione. Wayne Shorter ha scritto i pezzi, ed ha suonato il sax tenore. Freddie Hubbard ha suonato la tromba, Herbie Hancok il pianoforte, Ron Carter il Contrabbasso, Elvin Jones la Batteria. Era il 1964, e lo ha… di più


Oh mio dio! Se esistesse qualcosa più strana di Sun Ra, allora l’umanità dovrebbe allarmarsi un po’. di più


Ho 15 anni, i miei sono già a letto, smanetto con la tv e becco questo trombettista che suona qualcosa di incredibile. Con lui c’è il mio adorato Chick Corea… Un concerto pescato chissà dove e finito in braccio a mamma Rai chissà come. Sono in trance. di più


La prima cosa che salta agli occhi nella copertina è il nome di Miles Davis, che non figura come leader ma come semplice membro della band. di più


A quasi mezzo secolo di distanza, la bellezza assoluta di quest' opera rifulge in tutto il suo splendore: bastano le prime note dello standard "My Foolish Heart" (una versione eterea ed impalpabile, che scorre realmente all'udito come le nuvole scorrono in un cielo terso e limpido durante una bella giornata… di più


Gli anni dopo i trenta, nella vita di un uomo, sono decisivi, oltre che numero ricco di simbolismo. Tanti esempi, dal sacro al profano (il Cristo, Buddha, Dante ecc. ), ci suggeriscono che in questo momento dell'esistenza le esperienze accumulate in maniera spesso disordinata, trovano una sintesi e un senso… di più



Inciso nel 1956, "Saxophone Colossus" vede all'opera il sax tenore Sonny Rollins accompagnato da Max Roach alla batteria, Tommy Flanagan al piano e Doug Watkins al basso. Etichetta Prestige. di più


19° John ColtraneGiant Steps
Album - 16 dicembre 1959

"The only thing to expect from John Coltrane is the unexpected" (Zita Carno) di più


A Ornette Coleman venne l'idea di togliere le manette al jazz in modo definitivo. Lo fece in modo splendido, raccogliendo ciò che aveva sentito prima, mischiando un po' di fantastiche idee musicali, con l'aiuto del suo fedele Robin, il sassofono. Grazie, Ornette. E così il pubblico del 1961 rimase impressionato,… di più


Magnifico. Mi trovo sinceramente in difficoltà nel recensire una simile registrazione. Si tratta della testimonianza di uno dei momenti più ispirati e prolifici della carriera di Trane, la testimonianza di 6 serate allo storico Village Vanguard di New York, durante le quali il John Coltrane Quartet (accompagnato da ospiti illustri,… di più



"Milestones", il termine con cui Miles Davis ha voluto designare questo seminale lavoro del 1958, è già una dichiarazione programmatica, cronaca del presente e racconto di ciò che sarà. "Pietre miliari", le 6 tracce di questo disco, esordio della rivoluzione modale, l'era in cui il jazz incontra sè stesso innamorandosi… di più


Vi è mai capitato di perdervi, ascoltando un disco?  di più


25° Dexter GordonGo!
Album - 9 giugno 2009

Prodotto dal leggendario Alfred Lion fondatore della Blu Note, è da annoverare tra i dischi Jazz più importanti della storia del Jazz. Non certo un disco seminale, ma sicuramente un disco riuscito dalla prima all'ultima nota. Difficilmente Gordon - così come Pepper, Hawkins, McLean, Mobley, Desdmond ed altri - viene citato dai… di più


Certe volte viene da chiederselo. Perché? Perché ci sono anni di autentici, pura, vergognosa ed autentica merda ed altri sublimi, cristallini ed assolutamente fondamentali per la storia della musica?Ad esempio, il numero di capolavori usciti nel ' 67 basterebbe per riempire la storia della musica di un intero lustro, e… di più


Di ogni forma musicale, il momento che preferisco è quello della particolarità, sentire cioè un fraseggio di suoni che mi sorprendono. E proprio "particolarità" è il termine giusto per descrivere "Brilliant Corners", uno splendido disco di jazz ma anche un manifesto di libertà artistica. Non sto parlando di spunti puramente… di più


La prima volta che ho ascoltato questo disco sono rimasto folgorato dalla sua Subdola bellezza.    Il pianismo di Lennie Tristano è una creatura molto difficile da descrivere, tante sono le sue facce e le sue sfumature. Ma il suo ascolto è un'esperienza che definirei "sciamanica", intendendo con questo termine… di più


... poi c'è quel sax cólla sua caciara della Creazione, e tutti quegli accordi scritti coll'inchiostro simpatico che fortunatamente spariscono nel santo rumore dell'immediato, nel suo non mettere in fila i vuoti a perdere, nel suo debellare funzioni, nel piacere immenso di essere veliero in balia della tempesta e non… di più


O Dio del Metallo Progressivo, dammi la forza di celebrare degnamente questo immortale, potente, straziante, roccioso, emozionante, soffertissimo CAPOLAVORO. di più




Credo che la via maestra per amare - amare una persona o un genere musicale - sia averne il desiderio puro e disinteressato (sottolineo DISINTERESSATO). Dopodiché occorre un pizzico di intelligenza e di fortuna per trovare l'incontro "giusto". Questa breve introduzione morale/filosofica per dire che ritengo questo album una maniera… di più


34° Pharoah SandersKarma
Album - 7 novembre 1969

"Probably the best tenor player in the world." Questo disse Ornette Coleman di Pharoah Sanders, forse esagerando un po', ma come biasimarlo. Basta infatti ascoltarlo per pochi secondi per restare affascinati dalla sua intensità e dalla profondità spirituale con cui forse solo il grande John Coltrane può competere. di più



Sudore. Campi di cotone. Sudore su pelle d'ebano, chini, gli occhi di felino si sollevano furiosi sul padrone, padrone che si porta una di loro nella sua casa, la violenta, la strattona e il vestito bianco che si strappa, l'occhio che vede, viscido e sudato, il caldo che acceca, un… di più


37° King CrimsonLizard
Album - 11 dicembre 1970

Mia moglie continua imperterrita a stare male. Tutti i giorni, oggi in particolare. E’ qui accanto che geme sommessamente, si contorce ogni tanto, cambia posizione dal divano alla poltrona alla sedia, si rolla una sigarettina e se la fuma, accende la tele azzerando l’audio quando c’è la pubblicità, la rispegne,… di più


38° Art BlakeyMoanin'
Album - 14 marzo 2007

Art Blakey è un artista statunitense nato nel 1919 e deceduto nel 1990. E' un batterista il cui stile ha contribuito alla crescita del genere jazz-hard bop. Blakey è fondatore, tra le altre, dei Jazz Messengers, con Horace Silver. di più


"So che dire di ascoltare free jazz fa cool quanto dichiarare di aver preso la lebbra" di più


Nel 1965, anno di uscita di “Song For My Father” nel mondo del Jazz c’erano già state delle rivoluzioni tali da rimanere attoniti. Come schegge impazzite da un proiettile che si disintegra in mille direzioni divergenti erano schizzati via il free jazz, il post-bop, il modale, la third stream e… di più


41° The ClashSandinista!
Album - 12 dicembre 1980

Quando un pomeriggio di tanto tempo fa misi le mani per la prima volta su questo album triplo dei Clash del 1980, già dal primo ascolto mi accorsi che mi trovavo innanzi a qualcosa di mai concepito prima, a qualcosa che avrebbe stravolto il panorama musicale che caratterizzava il periodo… di più



The Sophisticated Giant: quale miglior definizione per l'altissimo, filiforme ed elegante tenorsassofonista Dexter Gordon. Una stupenda e fondamentale figura del jazz, incarnazione magnifica di ispirazione, genio e stile, così come del più completo campionario di eccessi e sregolatezze, onnipresente corona spinata della sua arte. Dex fu uno dei più influenti… di più


Un giorno cercando un disco Blue Note che non fosse "Out To Lounch" -che già possedevo- scovai su internet "Point Of Departure"; leggendone i musicisti credevo che fosse una raccolta o qualcosa del genere. di più



La scuola di Canterbury è stata prolifica di artisti, ognuno caratterizzato da un proprio stile particolare, anche se il sound restava inconfondibilmente quello. Il progressive dei Caravan fondeva rock, jazz e psichedelia in un delicatissimo connubio di armonie e visioni, e d’ altronde già dal paesaggio incantato grigio e rosa… di più



Scrivere che "Spiritual Unity" è stata la prima incisione che Albert Ayler effettuò con musicisti che non si vergognavano di suonare con lui può essere visto come uno sfoggio di cinismo, ma non gratuito: una forte intesa musicale basata su un'attitudine comune col contrabbassista Gary Peacock ed il batterista Sunny… di più


49° Miles DavisMiles Smiles
Album - 26 settembre 2007

Dei dischi studio di Davis, dopo “Kind Of Blue”, il più grande è “Miles Smiles”. Gli altri numerosi capolavori Davisiani stanno un gradino sotto. E se da un punto di vista puramente melodico il capolavoro del '59 resta inarrivabile, il disco arancione rappresenta un traguardo ugualmente epocale da un punto… di più


50° Anthony BraxtonFor Alto
Album - 25 luglio 1974

Se avete dei vicini di casa malati di cuore, o malati di nervi, o anche semplicemente inclini a chiamare il 113, lasciate perdere l'ascolto ad alto volume di questa "roba"... fatelo solo se le condizioni lo consentono o siate predisposti al peggio! Direte: "perchè tante precauzioni? In fondo si tratta… di più


Come dice il recensore di "Mingus Ah Um" - che, come avranno capito i lettori assidui di De-Baser, mi sta simpatico - il 1959 fu uno di quegli anni musicalmente inestimabili, e che potrebbero giustificare l'assenza di nuove uscite discografiche per un lustro. di più


Il contributo di Thelonious Sphere Monk alla nascita e allo sviluppo del jazz moderno è incalcolabile. di più


Fu grazie a quella strana barba mezza bianca che lo riconobbero. Era sparito da venti giorni. Lo ripescarono nelle gelide acque dell’East River, a Brooklyn davanti al molo di Congress Street. Era il 25 novembre del 1970. di più


54° Tim BuckleyHappy Sad
Album - 12 aprile 1969

Cara Laura, mi duole pensare che siano passati ormai due anni dall'ultima volta che ci siamo visti e soltanto il fantasticare sui tuoi riccioli d'oro fa piangere il mio cuore. Ho saputo che ultimamemte sei triste, avvilita; guardi fuori dalla finestra e cerchi di capire quale sia il tuo ruolo su questa sfera spigolosa chiamata… di più



È tutto nella copertina: il Duca al timone, Roach a coglierne ogni cenno, Mingus lì dietro, col fremito torvo del genio. Progetto bizzarro, questo "Money Jungle". di più


Percorrendo gli interminabili rettilinei delle ampie strade dell'Andalusia o della Mancia si possono incontrare, in posizione strategica, alla sommità di collinette brulle, enormi sagome di tori neri. Da lontano sembrano miraggi, ma alla fine del rettilineo ci attende una realtà rassicurante e un po' deludente: sono solo cartelloni pubblicitari di… di più


Quattro autentici marziani, e non solo come musicisti. di più


Si fa presto a dire musica estrema, e son più le volte che la usa a sproposito che quelle a ragione. di più


Un'avventura. Ammetto di avere un fissa per strumenti come il basso, il contrabbasso, il sax baritono, i primi tasti a sinistra nel piano, il tubax, il big beat "pompa", il sousafono, e qualsiasi altro strumento che abbia un suono e una natura da "basso". Oltre all'avvolgente calore che solo un… di più


Io l’estate del 2004 me la ricordo piuttosto bene: avevo da poco compiuto 15 anni, ero riuscita a chiudere l’anno scolastico (V ginnasio) con la rispettabile media dell’8, e nel sinedrio delle virago del mio dojo brillavo per essere quella che era riuscita nell’impresa di battere il fratello maggiore con… di più



Parliamo di "Bright Size Life", il primo album da solista dell'appena ventunenne Pat Metheny, la leggenda sorridente del Missouri. La  line up vede la partecipazione illustre di un giovanissimo Jaco Pastorius e del batterista Bob Moses; la formula del trio dona leggerezza e freschezza al sound: a Pat l'esclusiva sulle… di più


Morire a 42 anni, alcolizzato marcio, debolissimo, cieco ed instabile è parte di un infame destino che spetta al genio di Bud Powell, magniloquente pianista del jazz be-pop anni '40 e '50. Fa male ascoltare la sua incredibile musica, che oggi rappresenta un più che convincente standard di brillante testimonianza… di più


Siamo nel lontano marzo 1964. I campi da gioco sono ancora calcati da Pelè e, soprattutto, dal carioca Garrincha (il più grande e geniale calciatore di tutti i tempi dopo Maradona, ma forse questa è un'altra storia...) Il Brasile, entrato prepotentemente nell'immaginario collettivo grazie alla vittoria degli ultimi due mondiali… di più


66° Jethro TullThis Was
Album - 25 ottobre 1968

L'eccelso spesso trova nella sua forma d'arte un punto in cui la venerazione è indispensabile. di più



Wayne Shorter: uno dei più grandi compositori mai vissuti; perfetto conoscitore della teoria tradizionale e insaziabile innovatore. Un musicista capace di raccontare immagini, eventi, culture con le sue composizioni. Esaminando ogni suo lavoro risulta chiaro il suo metodo creativo; ha già in mente un'idea ispiratrice prima di posare la penna… di più


La serata del 15 Maggio 1953 alla Massey Hall di Toronto, rappresenta il culmine della parabola Be Bop. di più


Del disco, di questo disco dalla copertina mefistofelica, con un Miles bianchenero truce in primissimo piano, s'è già detto tutto e il contrario di tutto. Qualcuno parlò, e parla ancora, di capolavoro, altri di capolavoro mancato, altri ancora del Miles "che non è più quello di una volta", ed altri… di più



72° John ColtraneAscension
Album - 6 giugno 1965

Se "A Love Supreme" era il dono di Coltrane a Dio che lo aveva ispirato, il successivo "Ascension" è un'immensa discesa negli inferi da cui il grande John, insieme a una decina di grandi musicisti, cerca di risalire per vedere la luce... di più



Disco meraviglioso e non poteva essere altrimenti con una formazione del genere. di più


No, non centra nulla con il mio bat-nickname. Dopo il successone di Speak No Evil il grande Wayne Shorter, uno dei più grandi e rivoluzionari sassofonisti sulla piazza, ritorna a farsi sentire con un album stupendo, "Adam's Apple", esattamente un anno dopo l'uscita del suo precedente successo. di più


Ma cosa ne sa un nero americano dell’africa? di più


C'è un elemento che accomuna chi suona Jazz a chi, alle prese con la danza popolare, arriva al momento del Contrè: lo scambio dei ruoli. Nel ballo, dame e cavalieri si scambiano le posizioni. Nel Jazz, ora sei sideman, ora sei leader, ora ancora sideman. di più



Eravamo abbastanza giovani, e come tutti i giovani eravamo talebani. Il solito discorso degli incendiari a vent'anni e dei pompieri a quaranta. Retorico, noioso, ed abbastanza vero... Oggi guardo a quest'operazione con occhi disincantati, divertiti ed ammirati. Allora, ovviamente, m'incazzai. E con me quelli che suonavano con me. Tutti cresciuti… di più




82° Miles DavisNefertiti
Album - 13 ottobre 1968

"Nefertiti" è probabilmente il frutto migliore del periodo del secondo quintetto del principe delle tenebre, registrato nel 67' e pubblicato l'anno seguente rappresenta l'ultimo lavoro acustico di Davis prima della svolta elettrica cominciata con i successivi "Miles In The Sky" e "Filles De Kilimanjaro" e portata a compimento con opere… di più


disco bellissimo che conferma ancora una volta, qui in maniera potente, la grandezza del suo compositore di più



Album ambizioso e sofferto, che all’uscita (1979) fece storcere il naso a molti dei vecchi fan senza riuscire a conquistarne abbastanza dei nuovi e in pratica vendette assai meno degli album precedenti. di più


86° Miles DavisAgharta
Live - 15 novembre 1975

Come tutti sanno Miles Davis è un musicista fuori dal comune, poetico, comunicativo, creativo, sperimentatore e via di questo passo; in poche parole un artista completo. Questa sua completezza e voglia di rimanere sempre al passo coi tempi, senza mai copiare, bensì rielaborando e mescolando il passato ed il presente… di più


"The Bridge": il ponte. Un ponte vero e proprio, il Williamsburg Bridge, dove pare che Sonny Rollins fosse costretto ad esercitarsi per non disturbare i vicini. Ma anche il ponte inteso come simbolo del superamento di un periodo travagliato, all'insegna dell'incertezza, tale da tenerlo per ben due anni completamente inattivo.… di più


Una voce meravigliosa, che fa sognare. Voto: 8,5 di più



"Conference Of The Birds" risale al 1972. 6 tracce, tutte composte da Dave Holland. Ecco un contrabbassista che ha sempre agito in secondo piano. Proprio come in questo album. di più



Dopo la stroncatura dei due commessi di Aiazzone, per il primo magnificat mi sembra giusto ripartire da un altro duo, più o meno della stessa epoca. Qualcuno me l’ha anche chiesto esplicitamente, aho facce capi che te piace(va). Quindi Everything but the girl sia. Che poi il mio approccio con… di più


Cominciare una vera e propria recensione che sappia render merito di quanto successo quella sera di luglio del '56 è praticamente impossibile. Onestamente, bisogna saper riconoscere dei veri e propri limiti oggettivi. Non tanto perché quanto espresso dalla Big Band durante l'intera esibizione è intraducibile in forma scritta: i solchi… di più



Questa volta la copertina la offro io... di più


Questo è sicuramente uno dei miei dischi preferiti. Adoro il viaggio, l'idea stessa di fare le valigie, mettersi in marcia verso una meta nuova mi rinvigorisce e rigenera. Purtroppo nella vita non ho potuto viaggiare quanto avrei voluto, anzi a dirla tutta sono riuscito a muovermi molto poco, almeno con… di più



Bazzicando tra il jazz e i suoi immediati dintorni è praticamente impossibile non imbattersi in Armando Anthony Corea, detto "Chick". Ma sarebbe meglio dire in uno dei tanti Chick Corea esistenti: dal jazzista ortodosso ma già un po' latineggiante degli esordi a quello già aperto verso il rock del fondamentale… di più


Aprile è un mese adatto. Adatto per riscoprire, riscaldare, ricordare. Gli anni passano veloci, e quando si superano i trenta, il mondo corre. Tutto corre. E tu sopra il mondo. Ti sembra quasi di sentire l’aria tra i capelli, per la velocità. Tra la mattina e la sera c’è un… di più