Miglior album Canzone Italiana degli anni settanta secondo DeBaser.

Qui sotto c'è la classifica "Miglior album Canzone Italiana degli anni settanta" secondo gli utenti di DeBaser. Se vuoi partecipare anche tu, prepara la tua classifica dello stesso tipo!

Vangelo [εὐαγγέλιον] è la buona novella o il lieto annunzio, la parola che reca con sé un futuro radioso. di più


Passano gli anni e quelle frasi ritornano, quei personaggi sedimentano nelle nostre memorie, e ogni tanto ci piace tornare a incontrarli. Ognuno di loro possiede una stagione dei nostri cuori, mi accorgo - ogni volta un po' di più - che vivono in noi, fanno parte delle nostre storie. Sono… di più


Di lui Mario Luzi, uno dei principali esponenti della poesia italiana del 900 ha detto: "De André è veramente lo chansonnier per eccellenza, un artista che si realizza proprio nell’intertestualità tra testo letterario e testo musicale. Ha una storia e morde davvero". "Ha una storia e morde davvero", e la… di più


Grande pianista, grande autore, grande creatore di atmosfere: è questo, e forse altro, l'astigiano Paolo Conte. Difficile non amarlo, impossibile parlarne male. di più



Se un giorno il mondo si libererà del Pensiero Unico, del modello di società basato sul denaro, sull'immagine e sulla competizione, il compito più difficile, più ancora che ricostruire un po' di giustizia sociale e un'equa ripartizione delle ricchezze, sarà quello di ricreare dal nulla il senso di appartenenza al… di più


Era il lontano 1976 quando Guccini pubblicò questo album, che trovò luce dopo un paio di anni di gestazione, dato che la stesura dei primi brani risale al '74. Un disco variegato che, a differenza delle ultime produzioni, non segue un filo conduttore che fa da legante tra i pezzi. di più


Chi è il Signor G? O meglio, cosa può essere? di più


Ho notato con un pochino di delusione che tra le 5300 de-recensioni di questo sito ve n'è una sola su Giorgio Gaber. Per ovviare a questa lacuna, provvedo subito ad inserirne una io, scusandomi in anticipo con chi ama questo artista unico (e in questo caso l'abusato aggettivo ci stà… di più


Sono popolate di animali le canzoni di questo album, a cominciare dalla filastrocca - ispirata a un canto pasquale ebraico - che dà il titolo al disco: "Alla fiera dell'est, per due soldi un topolino mio padre comprò". Una filastrocca, e poi una favola - quella degli aironi: "a un vento… di più




Disco allucinato e visionario, "Pollution", del 1972, rappresenta l'apice della sperimentazione elettronica di Franco Battiato. Dalla struttura complessa e pressoché profetica, il nuovo lavoro di "Süphan Barzani" - questo lo pseudonimo del Battiato artista espositore delle più recenti tele - non fa che proseguire il discorso già intrapreso in "Fetus"… di più


وَلَقَدْ خَلَقْنَا ٱلْإِنسَـٰنَ وَنَعْلَمُ مَا تُوَسْوِسُ بِهِۦ نَفْسُهُۥ ۖ وَنَحْنُ أَقْرَبُ إِلَيْهِ مِنْ حَبْلِ ٱلْوَرِيدِ di più


Questo si che è un album particolare... di più


Siamo nel 1974: Edoardo Bennato pubblica il suo secondo album (o LP per usare il "linguaggio dell'epoca"), "I buoni e i cattivi" appunto. Già dalla copertina si intuisce che siamo di fronte ad una sorta di concept album sulla eterna dicotomia buoni-cattivi e che tale differenziazione non sia poi sempre… di più


Seduto in ufficio davanti ad una scrivania, aria disincantata con lo sguardo fisso sull obiettivo. Così appariva nel lontano 1977 Edoardo Bennato sulla foto di copertina di uno dei più bei concept-album della musica italiana. di più


Solitamente descrivere con un modesto punto di vista, dischi impegnati e sofferti come quelli che molti esponenti della canzone d'autore di casa nostra, ci hanno propinato nei “seventies“, non è particolarmente semplice in quanto la decriptazione di alcuni testi, risulta assai faticosa e talvolta tediosa, ma allo stesso tempo affascinante.… di più


E' sempre stato così: per avere successo e seguito sapersi vendere conta più del valere effettivamente. Per dire al giorno d'oggi si dibatte e si scrivono fiumi di parole sulle finte crocifissioni inscenate sul palco dalla "trasgressiva" Madonna mentre la morte, dopo trent'anni e più di vera via crucis nella… di più


Il nuovo lavoro di Roberto Vecchioni è uscito nelle ultime settimane, accolto fra squilli di trombe in un improbabile trasmissione dedicata alle previsioni del tempo. Io però volevo parlare di questo "Ipertensione" datato 1975; insomma del nuovo lavoro non mi importa poi molto. di più


La Vita mi ha dato la peculiare fortuna di abitare sotto una montagna...protettrice di venti avversi, in una collina rialzata grazie alla quale riesco a vedere la costa e di conseguenza il mare. Una specie di conca per intenderci. Non viene giorno in cui non riesco a scorgere il sole… di più


La canzone che fece scoprire al grande pubblico il Prof. Vecchioni è uno dei pochi successi commerciali che corrispondono ad un certo valore artistico. E che valore! "Samarcanda" è un gioiello della musica italiana, un testo bello e curato (pensate solo alla consonanza di R in tutta la prima strofa).… di più


Spulciando in DeBaser nella pagina di Vecchioni dopo sua la vittoria a Sanremo, ho notato un vuoto tra “Calabuig” e “Montecristo” e mi sembrava doveroso provvedere al più presto, a dare la mia interpretazione, a questa ennesima perla vecchioniana, in uno dei suoi più rosei periodi discografici. di più


Venerdì sera uno degli speaker della web radio di cui sono speaker anch'io, ha tirato fuori dal cappello a cilindro della musica prog italiana la Premiata Forneria Marconi. La trasmissione è interamente dedicata alla musica prog (italiana e straniera) e la puntata in questione, come prima puntata, è stata dedicata… di più


Il rock progressivo, il romanticismo fatto musica, la musica come opera d'arte, quando il tempo non era un problema, quando gli intrecci di flauto chitarra tastiere bassi batteria creavano un nuovo mondo, quando ci si truccava quasi si stesse perennemente recitando una parte in teatro, quando si faceva più di… di più


1974. Djivas, oltre che essere un motore ritmico inesauribile, introduce nella band l’uso del basso anche come strumento melodico. Gli intrecci tra basso e chitarra e tastiere donano al sound della PFM una particolare spinta emotiva. Questa caratteristica unita ad una, sembrerebbe, inesauribile vena compositiva, mi portano a pensare che… di più


Personalmente trovo abbastanza vergognoso l'atteggiamento di quasi completa indifferenza da parte dell'industria discografica italiana verso questo grande personaggio che, oltreché essere un cantautore di grande poetica e sopraffino musicista, ha dato una spinta decisiva alla scena milanese della canzone e del cabaret. Gli album più vecchi del nostro cantautore-medico non… di più


28° Enzo JannacciFoto Ricordo
Album - 14 settembre 2005

Per parlare di certi dischi bisogna attendere l’ispirazione. Erano diversi giorni che mi frullava in testa l’idea della recensione di questo album, ma il momento giusto, per un motivo o per l’altro, non arrivava mai. di più


Demetrio: «Senti Eugenio non siamo qui per sciacquarci i coglioni, ma per fare dell'ottima musica. Vuoi continuare ad incidere album per bambini?[1] o diventare come quell’altro? Qui si fa la muffa, io me ne vado. Ho già parlato con Sassi». di più


Ritorno con piacere a parlare di un cantautore italiano, su consiglio del caro Dislocation: Eugenio Finardi, il "ribelle col codino" (che allora neanche aveva) di Milano, si lancia in un'avventura così complicata e "difficile" da analizzare in maniera completa come l'album "Diesel" nel 1977, forte di due album pubblicati, di… di più


Stupisce il fatto che, navigando in rete, si trovino così poche informazioni, ma soprattutto (clamoroso), alcun'analisi critica del quarto album di Eugenio Finardi, Blitz, pubblicato per la Cramps nel 1978 e suonato dai Crisalide. Eppure stiamo parlando dell'album che contiene la celebre Extraterrestre, parabola fantascientifica sull'egoistico tentativo di crearsi una… di più


32° PoohParsifal
Album - 31 agosto 1973

Sono poche le parole utili per descrivere Parsifal. Ispirato all'omonimo capolavoro wagneriano, i Pooh sfruttano tutte le loro capacità strumentali (il ricco angolo tastiere da gruppo progressive di Facchinetti, le chitarre distorte di Dodi Battaglia, un D'Orazio più tecnico del solito ma comunque non brillante e Red, il nuovo bassista,… di più


Negli anni '70 il rock progressivo italiano è stato dominato da gruppi come PFM, Banco, Orme e Area. All'ombra di questi colossi si è però sviluppato un sottobosco di gruppi meno famosi ma non per questo meno degni di nota, tra cui Biglietto per l'Inferno, Latte e Miele, Pholas Dactylus,… di più


"E nella voce di James, nella sua aspra vocalità, risuona una secolare maledizione, la lacerazione di ferite che non trovano lenimento né conforto né comprensione da parte di una città cieca e distratta, che al melodismo più volgare e dozzinale volge le sue attenzioni." di più


I Napoli Centrale sono uno dei gruppi migliori che si siano mai visti (e sentiti) in Italia. di più


Anno 1974. Francesco è un giovane e promettente cantautore romano dalla barba rossa, con un un principio di tristezza in fondo all’anima, come dirà qualche anno dopo, ed ha l’attivo due dischi: il primo con l’amico di sempre Antonello, nel quale giocava ancora con i seni piccoli ed il cuore… di più


"Santa voglia di Vivere e Dolce Venere di Rimmel"  di più


1976. "Automobili". All'indomani di "Anidride Solforosa" Lucio Dalla e Roberto Roversi decidono di intraprendere un ambizioso progetto discografico e teatrale imperniato sulla realtà dell'automobile; il duo bolognese lavora assiduamente alla stesura di un prodotto che, ben accolto nei teatri d'Italia da critica e pubblico, deve fare i conti con gli… di più


Non sei obbligato a perdonarmi Lucio se pochi giorni fa dopo il festival di San Remo, in un commento ti ho scherzosamente detto di levarti quel topo morto dalla testa e non sei obbligato a perdonarmi se in un eccesso di zelo, senza neppure ascoltare il brano tuo e del… di più


Ho raccontato già questa cosa da queste parti, se non ricordo male, ma non so quanti in quella occasione hanno avuto modo di leggerla.. di più


Appartenenti a quella schiera di gruppi di fugace apparizione del Prog Rock Italiano anni'70, il Balletto Di Bronzo è quello rimasto non del tutto dimenticato. di più


L'anno di pubblicazione questo disco è il 1972, ma è certo che Gianni Leone, eccentrico musicista partenopeo abbia avuto in testa e nelle dita quest'opera già da alcuni anni. E questo, data la qualità, l'originalità della musica in questione ha dello straordinario. Anche perchè l'autore, all'epoca era poco più che… di più


"Arbeit macht frei", frase tristemente nota, di cui tutti, credo, conosciamo il lugubre e crudele significato negli anni in cui il folle sogno nazista voleva cambiare radicalmente le sorti del mondo per assoggettarlo ai voleri di un pazzo visionario che non ha pagato all'umanità, purtroppo, il prezzo del suo insensato… di più


Questa ennesima recensione (magari poi mi limito un poco) prende le mosse dall'ennesimo acquisto di una superba ristampa in vinile 180 gr., incisa direttamente da rimasterizzazioni di ultima generazione, che una volta messa sul piatto a volume adeguato ha replicato in modo notevolissimo (ma non del tutto inatteso) un'incisione del… di più


La sperimentazione nel campo musicale è come una forma di estremismo, può portare grandi consensi o può definirti come "tecnico, ma fine a stesso". Indubbiamente non a tutti piace ascoltare attentamente ogni singola nota o passaggio, ma se non siete fra i tutti, se non li conoscete ancora, sarà Vs.… di più


Demetrio Stratos è e rimarrà Il cantante più vocalmente dotato di tutti i tempi. Gli A.R.E.A. sono e rimarranno uno dei migliori gruppi di tutti i tempi, nonchè Il Migliore Gruppo Italiano di tutti i tempi, il migliore, senza dubbio, ma dico in generale, non nel prog, il migliore degli… di più


Le Orme vanno considerate come uno dei più grandi gruppi italiani rock d’ogni tempo. di più


Avevo cinque anni e abitavo porta a porta con i miei nonni. Essendo così vicino, era all'ordine del giorno andare a fargli visita. Mio zio, al tempo non aveva ancora una vita autonoma e come era solito fare, era comodo sulla poltrona ad ascoltare musica. Io, come ogni bambino di… di più


L'equilibrio armonioso di due pianeti gemelli si è spezzato. Felona, "una nuova festa oggi come ieri", Sorona "da giorni ormai lontani persi nel tempo", non ha spazio per "nere paludi". Questo è il racconto che ci propongono le Orme, con molta grinta e semplicità. In questo disco, il gruppo dà… di più



Durante gli anni del boom i meridionali si trasferivano, per ovvie ragioni lavorative, nelle grandi città del Nord Italia (Milano, Torino) ma, in maniera del tutto lecita, non riuscivano a provare simpatia per metropoli di proporzioni enormi (almeno secondo loro) e, ogni anno, dovevano ritornare a fare una capatina al… di più


Non poteva mancare, da parte mia, la recensione del primo disco del Banco: si tratta di un lavoro fondamentale per la corrente del progressive italiano, che dimostrò, come molti altri "colleghi", di avere qualcosa da dire anche ai blasonati colleghi tedeschi ed inglesi. di più


Da un po' di tempo qualcuno rosicchiava i miei quaderni di poesie. E in che modo poi!! Ogni volta mancava un verso e la volta dopo il successivo. Fino a che tutta la poesia era completata. Sembrava opera dei denti di un topino. di più


Banco Del Mutuo Soccorso - Io Sono Nato Libero (1973)


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1970 Lucio battisti, dopo il suo album d'esordio "Luci Battisti", porta in Italia sonorità mai sentite prima, testi ricchi di vicende narranti di poca fedeltà coniugale e amori fugaci di più


Quante volte nei tediosi pomeriggi di sporadici fine settimana, ci è capitato di ingombrare i centri commerciali e di buttare l’occhio nei cassoni dei compact disc, gettati al loro interno come cozze in un secchio dopo essere state strappate al loro angolo di scoglio. Chi conosce a memoria le discografie… di più


Dov'è? Vorrei saperlo con tutto il cuore. Non un messaggio, non una parola, non un sussulto, niente. Dove sarà andato? Forse ha scalato la collina dei ciliegi per planare su boschi di braccia tese, figlio dell'immensità che possiamo quasi toccare Forse è caduto, cercando nella terra un motivo che lo… di più


Ssssst!... Silenzio... Si vola... di più


"Ma perchè loro due sono amici? Sono un uomo e una donna, di solito quando un uomo e una donna stanno insieme si vogliono bene"."Lorenzo mio, un uomo e una donna non è detto sì debbano amare per forza, a volte l'amore è un piccolo e malfidato ladro che agisce… di più


Gli anni 60 crescono, maturano e con loro quegli stessi ideali che nel decennio successivo troveranno terreno fertile. Quegli stessi ideali ciechi, biechi e torvi che da un momento all’altro deflagreranno senza lasciare nulla di concreto. Gli anni 70 si portano alle spalle il peso di quelle ideologie sublimante e… di più


"Attenzione, avvertiamo i passeggeri di avere una sgualdrina a bordo, siete pregati di allacciare le cinture di castità e di non fumare, grazie". di più


Il "concerto grosso" è una forma musicale barocca sei-settecentesca nella quale un gruppo di solisti si alterna all'orchestra sinfonica in un continuo "botta e risposta". L'idea di concepire un concerto grosso nel quale ai solisti fosse sostituito un gruppo, venne nel 1971 a Luis Enrique Bacalov che molti anni dopo… di più


A distanza di 2 anni dal suo primo album, "Ingresso Libero", che passò inosservato, e a un anno solo dal suo primo successo, "Ma il Cielo è Sempre Più Blu", una delle sue canzoni più famose, nel 1976, l'allora ventiseienne Rino Gaetano si ripresenta con uno dei suoi migliori album,… di più


Si dice che Rino Gaetano si presentò alla casa discografica con una chitarra e alla domanda "suonami qualcosa", lui rispose: "Non so suonare". Intanto questo ragazzo, morto tragicamente in un incidente stradale, aveva talento. di più


Questa non doveva essere una rece ma data la lunghezza e la quantità di roba era impossibile relegare questo scritto a un solo ascolto...e poi oggi è il compleanno di Ivan. di più


E’ appena il caso di spendere qualche parola su uno dei dischi più belli della canzone italiana: “Agnese dolce Agnese” di Ivan Graziani, pubblicato nel 1979. Abruzzese, lupo del Gran Sasso, talentuoso chitarrista, artista irregolare impossibile da etichettare e capace come pochi di raccontare tante storie di provincia. Storie di… di più


“ORA CHE HO VISTO VENT’ANNI PASSARE,
SCRITTO CANZONI 
PERSO IL MIO NOME
GLI OCCHI LA BOCCA
LA MIA VERA VOCE.”
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Come glielo spieghiamo ai francesi che il più grande chansonnier è italiano? Questa è la volta buona che si "incazzano" definitivamente, ma non ci si può fare niente, faranno due fatiche e alla fine dovranno accettare l' evidente realtà: il livornese è il migliore, migliore per sempre. di più


Piero Ciampi: chi era costui?
Quanti oggi ne hanno sentito parlare? Quanti oggi ne hanno ascoltato le canzoni?
Pochi, troppo pochi. Il cognome ci rivela la sua terra, Livorno. La sua terra ci rivela la sua indole: anarchico e comunista, bevitore incallito, girovago e bestemmiatore. di più


Era il 1977 e la Napoli di quell'anno non la immagino, non ci riesco, ma ne immagino i volti. I capelli ricci di ragazzi avvolti in total-jeans da brividi, le Superga bianche a macchiarsi d'asfalto, le vespe blu che schizzano nel traffico, tutti poi riuniti nei film di Troisi. Questi… di più


A Napoli negli anni a cavallo tra '70 e '80 nasce e si sviluppa quel movimento artistico chiamato "Napolitan Power", opera di artisti del calibro di Enzo Avitabile, Tullio De Piscopo, Tony Esposito, e soprattutto James Senese e Pino Daniele; non una rottura con il passato, piuttosto una fusione tra… di più


Occorre fare uno sforzo notevole per entrare appieno nel lavoro d’esordio dell’artista napoletano (di origine gallese). “Aria” è un lavoro che suonava fuori dal tempo già nell’anno in cui fu realizzato e che per essere ascoltato, oggi (se i dischi li sentite, lasciate perdere), richiede una buona dote di fantasia,… di più


Ottimo esordio per una delle formazioni più originali del panorama italiano. di più


Il Jazz-Rock è un genere che si forma nei primissimi anni '70 partendo dall'esperienza artistica di Miles Davis, questo è risaputo. Inoltre sappiamo anche che questo genere in pochissimo tempo si è diffuso, grazie anche a band e musicisti di livello assoluto. di più


Come suonano lontane le note introduttive di quest'album. di più


76° Fabio ConcatoZio Tom
Album - 13 settembre 1979

Ho sempre avuto un debole per la canzone di casa nostra, soprattutto quella dei cantautori meno blasonati. Fabio Concato, nonostante qualche successo sparso qua e là durante la sua carriera, non si può dire che che sia una figura molto considerata nella cerchia dei "Mostri sacri" del cantautorato. di più


"Storie di sempre" è il primo lavoro di Fabio Concato. Quando uscì io avevo solo un anno e non posso non pensare ad una colonna sonora migliore per quei filmini in super-8 che si accartocciano assieme ai primi inciampi, fra le braccia dei miei genitori. Piccoli fotogrammi, precisi, a scatti,… di più


Il progressive italiano è stato amato e snobbato al tempo stesso da molte persone, ed è spesso stato apprezzato di più all'estero che qui. Gruppi come Locanda delle fate, Metamorfosi, Pierrot Lunaire, Pholas Dactylus e Garybaldi non sono certamente passati alla storia come altri gruppi (cito solo PFM, Le Orme… di più